Anonimo
Passò un'altra stagione; anzi ne passarono due. Arrivò quel terribile 10 luglio 2015. Ero con mio fratello, quando mi arrivò quella chiamata che cambiò il mio futuro. Tre giorni dopo sarei stato in viaggio per Monaco. Come potevo dirti che dopo più di tre anni di relazione avrei dovuto lasciarti andare? Perché non volevo obbligarti a trasferirti con me in Francia; non avrei mai potuto farlo. Tu mi vedevi strano in quei giorni. Il 12 luglio fu il nostro ultimo giorno insieme. Passammo una giornata in giro per Milano; cenammo insieme e andammo a casa tua, dato che tuo fratello avrebbe dormito dalla sua ragazza. Sapevo che stavo per farti del male; ma pensavo che fosse la soluzione giusta. La nostra serata si concluse con il coronamento del nostro amore; ci amammo per tutta la sera. E fu durante la notte, mentre non riuscivo a dormire, che scrissi quella lettera che fu l'ultima cosa che ti feci sapere sul mio conto*. A distanza di quasi 3 anni, mi pento di aver fatto quella scelta. Avrei potuto parlartene subito; avrei potuto ascoltarti; avremmo potuto trovare una soluzione insieme. Ma no; sono stato un coglione.

margheritaa_
Non trovarti nel letto la mattina dopo e trovare una busta bianca al tuo posto è stato straziante. Non sai quante paranoie mi sono fatta. Sai quanto ci ho messo a leggere la lettera? Tre giorni; tre fottuti giorni in cui ogni canale parlava del tuo trasferimento a Monaco. E io, che forse avevo diritto di saperlo per prima, ero all'oscuro di tutto. Non voglio rimuginare sul passato. Ma quella giornata la vorrei dimenticare. Veramente, Ste ricominciamo da qui. Ti prego

*Cara Maggie,
Ti scrivo questa lettera con la consapevolezza che, dopo di essa, io avrò tue notizie solo da tuo fratello. Allora, da dove inizio? Non lo so neanch'io. Sto scrivendo tutto questo mentre dormi, ignara di quello che succederà quando ti sveglierai domani mattina. Penserai di trovarmi nel letto a coccolarti; ma no, non sarà così. Due giorni fa mi è arrivata una chiamata importantissima per il mio futuro: era la dirigenza del Milan che mi informava sul fatto che sarei andato in prestito al Monaco per una stagione. Ero un insieme di emozioni: ero tristissimo nel dover lasciare Milano e il Milan; ero felicissimo perché altre squadre al di fuori del Milan mi avevano notato; ma mi rattristai subito quando mi venne in mente il tuo volto. Non volevo lasciarti da sola; ma non volevo, non potevo obbligarti a lasciare tutto per seguire me. E ho scelto la via dei codardi. Sai, non riesco neanche a pensare quello che ti sto per scrivere. Perché so che starò male, come starai male anche tu. Ma permettimi di scegliere per entrambi questa volta: dimenticati di me. Lasciami andare. Costruisciti una vita tutta tua. Non stare dietro a me; potrei non tornare più. Elimina tutti i miei contatti. Ma non scordarti dei nostri momenti in cui ci siamo conosciuti, amati. Questa lettera la potrai bruciare se ti farà sentire meglio; ma ti prego, non fare cazzate di cui potresti pentirti. Ricordati che sto facendo tutti questo per te; soffrirai i primi tempi, ne sono consapevole. Ma soffrirò anch'io perché so di essere un codardo.
Ricordati che ti amo, mia piccola rossonera. Sarò sempre il tuo bomber.
Sempre tuo, Stephan