Capitolo 7
Keira
Ha quasi ucciso Ryan.
Non lui direttamente ma scommetto che ha mandato lui Nate ed Alexander a pestarlo.
E ora per colpa sua mi ritrovo su una poltrona d'ospedale a sperare che il mio migliore amico si riprenda cercando di scacciare i miei pensieri.
È tutta colpa sua
Ne sei sicura?
Non doveva tornare
Ma ti senti?
Io lo odio
Non ti credi neanche tu
Grazie cervello per giustificarlo sempre, sei molto d'aiuto.
Infondo lo sai che lo ami ancora
Ma cosa cazzo sto pensando.
Ry sta lottando contro la morte e io penso a Vic.
Che amica di merda.
"Keira Allen, è lei?" mi risveglia da i miei pensieri un'infermiera.
"Si, come sta Ryan?"
"Per fortuna si sta riprendendo ma ha rischiato grosso, poi vi spiegherà meglio il dottore"
Tiro un sospiro di sollievo ringraziandola.
"Se vuole può venire a vederlo"
"S-si, certo" quasi balbetto tanto che sono ansiosa di sapere come sta il mio Ry.
Ma non appena mi giro tutte le mie buone intenzioni si infrangono.
Appoggiato al muro c'è lui a braccia conserte che mi fissa inespressivo.
L'ansia inizia a divorarmi. Le mani prudono, le gambe stanno per cedere e il collo non fa che espellere sudore. Non voglio parlarci ma non voglio neppure che la passi liscia dopo quello che ha fatto oggi.
Devo affrontarlo.
"Scusi ma credo di essermi dimenticata il telefono al bagno, non è un problema se la raggiungo dopo vero?"
"Niente affatto, la camera del suo amico è infondo a destra, quando vuole può andarci" mi rivolge un sorriso caloroso salutandomi.
Guardo Vic e posso giurare di aver visto un mezzo sorriso incurvarsi nelle sue labbra quando mi vede avvicinarmi, ma è bravo a mascherarlo.
Solo ora guardandolo meglio, noto un particolare che prima mi era sfuggito.
Quel tatuaggio
Tempo fa...
"Perché quel giorno mi hai salvata?" chiede Keira al suo nuovo amico.
"Di certo non volevo lasciarti morire in mezzo alla strada"
I due avevano legato nel giorno stesso in cui lui l'aveva sollevata da terra ed ora erano inseparabili.
Il giorno dopo dell'incidente, Keira, continuò a presentarsi in quel piccolo vicolo sperando di incontrare di nuovo Victor.
Lui faceva lo stesso, così passavano le giornate chiccherando e giocando.
I giorni passavano e i bambini dai 9 e 11 anni legavano sempre di più.
"Vic, Vic ricordi?"
"Cosa pasticciona?"
"Oggi è un anno che ci conosciamo"
"Come potrei dimenticare il giorno migliore della mia vita"
I bambini si guardano e si sorridono innocenti.
"Dobbiamo fare qualcosa, è un giorno speciale" Keira inizia a pensare una lista di cose da poter fare per quell'occasione.
"Io avrei una bella idea bimba, vieni con me"
"Tauggi?" prova a leggere la scritta che si trova su un tendone la piccola.
"Un giorno ricordami di continuare a insegnarti a leggere, qui c'è scritto tatuaggi"
Purtroppo Keira aveva saltato molti anni di scuola per colpa dei vari conflitti tra i genitori in cui i tre fratelli erano costretti a ripulire la casa da alcol e sangue. Ma non appena Vic lo scoprì, inziò a spiegarle come leggere e scrivere.
"Urano e Gea, siete sicuri?" i due bambini annuiscono. Al tatuatore non importava l'età dei clienti, ma solo i soldi, così fece come richiesto dai due.
"Perché hai deciso proprio questo tatuaggio Vic?"
"Parli sempre della mitologia greca, e sei stata tu a insegnarmi tutto quello che so. Qualche giorno fa mi hai spiegato che l'origine del mondo è dovuta a Urano e Gea, così ho deciso questo per ricordarci che qualunque cosa accada, resteremo sempre insieme "
La bambina si getta tra le braccia del suo amico iniziando a riempirlo di baci.
"Sempre insieme" suona quasi come una domanda quella di Keira.
"Sempre insieme" conferma Victor.
Oggi
"Urano, lo hai ancora" sussurro per sbaglio
"I tatuaggi sono per sempre, anche se volessi non potrei toglierlo" risponde freddo.
Stupida io che ho pensato che potesse importargli ancora qualcosa di me.
Ma infondo neanche a me frega di lui quindi non dovrei stare qui a chiedermi ancora cosa saremo stati se non fosse successo quel che è successo.
"Perché lo hai fatto" vado al punto
"Io non ho fatto proprio niente"
"Oh andiamo ma non dirmi cazzate lo so che sei stato tu a mandare quei due"
"Te lo ripeto, non ho fatto niente"
"E ti aspetti che ci creda?"
Si stacca dal muro avvicinandosi a me. Devo alzare la testa per poterlo guardare negli occhi mostrando lo sguardo più omicida che mi riesce.
"Cosa vuoi sentirti dire Keira? Che sono stato io a mandare Nate e Alex perché non volevo che il tuo amichetto si avvicinasse a te? Sappi che non è così, non me ne frega un cazzo di te e di quello che fai"
"Sinceramente? no. Sapevo di non interessarti da tempo ormai, volevo solo sapere se avresti ammesso ciò che hai fatto o se avresti negato come sempre. Ho capito che le mie ipotesi erano corrette e ora, visto che non fai altro che mentire, non ho tempo da perdere qui"
Mi volto e vado in direzione della camera di Ryan sentendo il suo sguardo bruciare addosso. Non credevo che rispondergli sarebbe stato così facile, anche se mentirei dicendo che le sue parole non hanno scosso nulla in me.
È perché ciò che ha detto era proprio quello che volevi sentire
Sono così disperata che mi ritrovo a mandarmi a fanculo da sola.
Apro la porta ma Ry non c'è. Strano, l'infermiera aveva detto che era qui.
Un ipotesi negativa ma allo stesso tempo quasi certa, si fa spazio nella mia testa.
Per raggiungere questa camera da dove mi trovavo prima ci vogliono quasi 5 minuti, ma io mi sono fermata a pensare e c'è ne ho messi 10.
E se lui l'avesse...
Spazio autrice
Come state?? Piaciuto??
Spero di sì e non prendetevela troppo con Victor per quello che ha fatto fino ad ora, non avete ancora visto nulla✨
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate stellina e commenti.
Baci e grazie del supporto ♡
(Ps:per chi volesse fare amicizia, vi lascio il mio tik tok:
Molett3_)
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