Era un giorno come tanti altri, ero chiuso in camera mia spaparanzato sul letto con il mio telefono, la noia nell'aria era quasi una presenza tangibile; avevo aperto e chiuso la stessa app almeno tre volte nel giro di una decina di minuti senza fare nient'altro di produttivo.

Ad un tratto sentii dei passi in casa, mi fermai ad ascoltare; non era possibile che ci fosse qualcuno in casa, i miei genitori sarebbero rimasti fuori fino a tardi e comunque avrei sentito la chiave scattare nella serratura se fossero tornati.

Aprii un poco la porta e sbirciai nella sala; all'inizio non vidi niente, poi qualcosa di rosso attirò la mia attenzione, guardando meglio mi accorsi che si trattava di una cascata di capelli rossi come il sangue che copriva una giacca altrettanto rossa con un taglio mal cucito sulla schiena.

Ci misi qualche secondo a realizzare di chi si trattasse.

"Grell..."

Grell Sutcliff era in casa mia e girava tranquillo nel mio salotto guardandosi in giro, che ci faceva lì? E soprattutto perché?

Dopo lo shock iniziale altre domande arrivarono al mio cervello, assieme alle prettamente ovvie risposte; Per esempio che ci faceva in Italia visto che avrebbe dovuto essere assegnato alla sede degli shinigami in Inghilterra?

Potrebbero averlo trasferito, ma allora che ci faceva in casa mia? Magari dovevo morire, ma non credevo di avere tutta quella fortuna.

L'altra opzione, molto più credibile, era che fosse scappato perché ne aveva combinata una delle sue e che William lo stesse cercando.

Un brivido freddo mi scese lungo la spina dorsale, questo poteva voler dire che William era nei paraggi, ma dall'atteggiamento super annoiato di Grell capii che lo aveva seminato da un pezzo, magari l'altro non l'aveva nemmeno visto andarsene e lo stava ancora cercando in Inghilterra.

Mentre il mio cervello processava tutto i miei occhi puntarono ai capelli di Grell e li persi totalmente la concentrazione.

"Sembrano morbidissimi, magari potrei provare ad accarezzarli..."

"Imbecille ma che ti dice il cervello??"

Mentre ancora litigavo con me stesso mi ero però già messo in movimento e mi avvicinai a lui.

Mi nascosi dietro a una parete, ma ero abbastanza vicino da potergli toccare i capelli anche solo allungando il braccio.

Alla fine cedetti e provai a toccare una ciocca di capelli, per poi ritrarre il braccio di scatto: erano morbidissimi!

Sbirciai da dietro il muro, ma lui era ancora li fermo e non dava segno di essersene accorto, allora riprovai e mi ritrovai ipnotizzato ad accarezzare i suoi capelli.

Solo dopo un po' mi accorsi che non solo non ero più nascosto, ma che Grell non si stava muovendo affatto, era rimasto perfettamente immobile da quando mi ero andato a nascondere dietro il muro.

Alzai lo sguardo pietrificato, lui mi stava guardando dall'alto da sopra la spalla con uno sguardo divertito in quei bellissimi occhi giallo-verdi.

-Ti devono piacere proprio tanto i miei capelli mh?-

Io risposi in modo molto brillante.

-Uuuuuh-

Grell scoppiò a ridere e si girò del tutto verso di me squadrandomi da capo a piedi.

-Mmmh immagino che questa sia casa tua, ragazzino, beh scusa per l'intrusione, mi era sembrato un bel posticino in cui nascondermi; mi chiamo Grell Sutcliff e tu sei?-

Così si stava davvero nascondendo.

-I-io mi chiamo... umh; Shade, chiamami Shade-

-Shade eh? Carino come nome.-

Si vedeva che non se l'era bevuta, però non fece domande e a quel punto mi sentii autorizzato a chiedere spiegazioni.

-Se posso chiedere, hai detto che ti stai nascondendo, da chi e sopratutto perché?-

-Oh non ti preoccupare non è niente di importante, sai il lavoro di shinigami, dio della morte per intenderci, è davvero stressante; per cui ho deciso di prendermi una pausa e sono scappato!-

"..."

"È davvero un pirla."

"Taci."

Mi massaggiai le tempie e cercai di calmarmi e ragionare i modo razionale.

-Quindi i tuoi superiori adesso ti staranno cercando, vero?-

-Mmmh, solo William in verità, credo; è sempre lui che mi controlla quando sono sotto sorveglianza, cioè quasi sempre da quando sono diventato uno shinigami...-

"Meraviglioso ora spunterà anche lui di sicuro."

-Ma non ti preoccupare perfino lui ci metterà un sacco di tempo per capire che sono scappato in Italia!-

Cercai di calmarmi e mentalmente gli diedi ragione, nessuno probabilmente avrebbe mai pensato che Grell sarebbe arrivato a scappare fuori dalla zona del suo dipartimento.

Guardai in giro e notai che la finestra della sala era stata aperta, probabilmente era entrato da lì; andai a chiuderla e mi girai, ma lui era già sparito.