Capitolo 4 (Prima parte)
Sam's pov
Ed ecco che inizia anche l'ora di scienze. Purtroppo questa materia non mi piace più di tanto, ma non posso fare nient'altro che studiarla e cercare di prendere bei voti.
"Buongiorno ragazzi! Oggi è il primo giorno di scuola per tutti, ma abbiamo due nuovi alunni..." comincia a parlare la professoressa, dopo aver controllato la lista degli alunni "Date il benvenuto a Sam Rawer e..." lascia la frase in sospeso aumentando la tensione in me "Zayn Malik."
Strabuzzo gli occhi, stupita da questa sua affermazione e rimango a bocca aperta, ancora scandalizzata e incredula di fronte alle parole della nostra insegnante, mentre il moro si fa spazio nell'aula.
"Ragazzi presentatevi alla classe" ci incita la signorina Martinez, così da brava alunna quale sono mi alzo e mi dirigo alla cattedra senza fare tante storie.
"Ciao a tutti! Il mio nome è Sam Rawer, tra due mesi circa compio diciassette anni e sono nata in italia, ma sono di origine americane. E niente, di me posso dire che pratico boxe da sei anni, è la mia più grande passione" detta l'ultima parola mi giro da Zayn perché sento delle risate da parte sua, che mi fanno leggermente arrabbiare.
Lui mi raggiunge dopo poco e si posiziona al mio fianco, però con una mossa del bacino - da deficiente che non è altro, posso aggiungere - mi spinge in modo da farmi quasi perdere l'equilibrio.
Noto tutta la classe ridere senza farsi vedere dal professoressa - contrariata dal gesto del moro - che non sopporta le risate fatte per sminuire un compagno.
"Piacere, sono Zayn Malik e ho diciotto anni. Come la mia nuova compagna di classe pratico la boxe, ma al contrario suo io faccio sul serio." dice tutto fiero, guardandomi con aria da superiore.
Sono rossa dalla rabbia, tengo i pugni serrati per cercare di fermare l'istinto omicida nei suoi confronti, ma è una cosa difficile e richiede un'estrema concentrazione.
Faccio per avvicinarmi a lui, ma la nostra insegnante ci interrompe sul più bello.
"Calmate i vostri bollenti spiriti. Siamo a scuola perciò vi consiglio di tenere le vostre questioni irrisolte al di fuori... " annuisco debolmente e, dopo aver lanciato un ultimo sguardo a Zayn, me ne torno al posto.
"Allora, dopo queste presentazioni, possiamo dare inizio alla lezione..." la voglia di ascoltare la professoressa-nonostante il mio impegno costante-manca al momento per via del nervoso che regna ancora nel mio copro a causa del moro.
Decido di parlare con Mary, seduta di fianco a me, così che possiamo conoscerci un po'.
"Allora di dove sei?" domando alla bionda, con tono basso "Vengo da Parigi, per questo il mio nome è Marianne, ma non dirlo a nessuno perché non lo sopporto. Chiamami sempre e solo Mary.." mi confessa ridendo, coinvolgendo pure la sottoscritta.
"Sarò una tomba! Quanti anni hai?" continuo con il mio interrogatorio, senza entrare molto nel personale perché ci siamo appena conosciute e non vorrei affrettare le cose.
"Diciassette da poco più di una settimana" mi informa sorridente "Auguri, anche se in ritardo, allora!"
Mi ringrazia e passo così alla prossima domanda.
"Sei fidanzata?"
"No, felicemente single. In piu non ho una migliore amica, nessuno sa apprezzarmi. Meglio soli che mal accompagnati!" canzona, abbozzando un sorriso forzato.
"La mia migliore amica abita in Italia, però non so nemmeno se definirla tale dato che non mi ha né chiamata né mandato un messaggio per chiedermi come sto da quando me ne sono andata..." le spiego prima di lasciar uscire un sospiro dalle mie labbra .
"Che mi dici della tua famiglia?" domanda di punto in bianco cambiando discorso, notando il velo di tristezza nella mia voce "Mio padre è americano mentre mia mamma è italiana, non ho fratelli o sorelle. Che mi dici della tua?" appena le pongo la domanda, vedo che manda giù un groppo di saliva.
Abbassa lo sguardo sul quaderno.
Penso di aver toccato un tasto dolente della sua vita, per questo motivo smette di parlare con me e comincia a seguire la lezione.
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Dopo cinque lunghe ore di scuola sono arrivata finalmente a casa.
Preparo il pranzo velocemnte e mentre addentro il mio panino faccio un salto su Facebook.
*Zayn Malik ti ha inviato la richiesta di amicizia*
Rimango allibita davanti a questa notifica. Prima di accettarla decido di andare a vedere il suo profilo: se come lottare di boxe non avrà successo, sicuramente potrebbe fare il modello.
Ha un fisico a dir poco perfetto e andrebbe sprecato, a parer mio.
Dopo essermi accorta di quello che la mia mente ha cominciato a pensare riguardo al moro, rilascio una risata e scuoto la testa.
Mentre navigo tra le varie foto il nome di Taylor, la mia migliore amica si fa spazio sul display.
"Ehi Tay... " anche se non mi ha cercato fino ad oggi non riesco a fare l'arrabbiata. È stata pur sempre al mio fianco da quando siamo nate e certe cose non possono finire così.
"Sam, tesoro come stai? Mi manchi un casino! Senza te qui è tutto uno schifo. Scusami se non ti ho cercato prima ma sono uscita con Sara e non ho avuto tempo..." il mio cuore perde vari battiti.
Sara ha sempre cercato di dividerci e ora con la lontananza ci sta riuscendo.
"Beh si giusto, è diventata la tua migliore amica ora... " sussurro offesa, trattenendo le lacrime che minacciano di uscire dai miei occhi "No, ma ci stiamo avvicinando..." confessa abbassando la voce.
"Oh perfetto! Divertiti allora, perché noi abbiamo chiuso." sbotto spazientita, prima di iniziare a piangere "No Sam, asp-"
"Hai fatto la tua scelta, stammi bene." ribatto tra i singhiozzi, mettendo fine alla chiamata.
Dopo tutto il tempo passato insieme, mi molla così? Siamo sempre state insieme, abbiamo fatto le peggior cazzate, abbiamo superato gli ostacoli in due eppure a lei non è bastato.
Cerco di riprendermi dopo un pianto liberatorio e mi asciugo le lacrime.
Il mio cellulare vibra, facendomi intuire l'arrivo di un messaggio su Facebook...
Zayn Malik: Hei piccola:)
Sam Rawer: Ciao.
Zayn Malik: Come va?
Sam Rawer: Bene fino a quando non ho letto il tuo messaggio.
Zayn Malik: Tranquilla ne riceverai molti. Ecco il mio numero, 07987654322... ti aspetto!
Sam Rawer: Non mi serve, tranquillo
Zayn Malik: Vedremo...
Fisso il numero e - non so per quale motivo - finisco per salvarlo nella rubrica.
Passo sopra a questa mia ultima azione e mi alzo dal letto, per andare a farmi una doccia così da eliminare tutto lo stress accumulato durante questa giornata.
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Oggi è la prima lezione che terrò al corso pomeridiano di canto della scuola e sono emozionata.
Sono stata spronata ad iscrivermi da Mary, dopotutto sono riuscita a raccontarglielo.
Quando arriva nell'aula magna - dove si terranno le lezioni - non credo ai miei occhi: c'è anche Zayn.
"Giorno piccola" mi saluta sorridendo "Sto cominciando a pensare che mi stai pedinando, non è così?" domando acida, mentre alzo gl'occhi al cielo.
"Ma che hai? Sei sempre così?" chiede infastidito dopo essersi avvicinato a me "No tranquillo, solo con te." spiego convinta, lanciandogli uno sguardo vendicativo.
1-0 per me.
"Beh vedi di cambiare." ecco che sgancia la bomba.
Ho sempre saputo di non essere abbastanza per nessuno, dovevo trasformarmi in altre mille Sam totalmente diverse da quella vera proprio come voleva Adam...appena comincio a pensare a lui mi salgono le lacrime agl'occhi, ma Zayn mi riporta alla realtà asciugandomi una lacrima.
"Ehi, che hai?" dice con tono affettuoso sta volta, mentre si avvicina a me sempre di più "Lascia stare, cosa ne capisci te di sentimenti? Niente, ecco la risposta." sbotto mentre le lacrime ricoprono le mie gote arrossite "Più di quanto immagini." ribatte dopo poco, facendomi rimanere di stucco.
"Te non sai amare..." continuo, mentre scuoto la testa a destra a sinistra per un paio di volte "Sì, ho amato anche io, una volta sola..." dice con voce spezzata.
Vedo scendere una lacrima che riga il suo viso ma lui la raccoglie subito, cercando di non farmela notare.
Forse siamo più simili di quanto sembra.
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