TERZA PERSONA:
Elsa si trova nel palazzo di ghiaccio,sul balcone triste e lacrimante.
Vuole sentire ancora quelle braccia cingerle la vita;
vuole ancora guardare i suoi occhi di ghiaccio e annegarvi dentro;
vuole ancora accarezzare il suo volto dai lineamenti perfetti e sentire quel brivido percorrere la sua schiena ogni volta che lo sfiora;
vuole ancora danzare con lui come facevano un tempo nello stesso palazzo,volteggiare fra le braccia di lui e sentirsi protetta e amata come mai l'avevano fatta sentire gli altri;
cosa più importante,vuole ancora che le sue sottili e rosee labbra si incontrino con quelle di lui,fredde come il ghiaccio,morbide come la neve e perfette come lui.Le sue labbra sapevano d'inverno,come quelle di lei,e,ogni volta che si univano si percepiva l'amore tra di loro e che niente e nessuno sarebbe riuscito a rovinare quell'amore che dava l'idea della perfezione,ma non era scontato il fatto che quella magia sarebbe finita,tutti i momenti passati insieme,belli o brutti,si erano dissolti come neve al sole.
Nessuno credeva che quel cuore di ghiaccio si sarebbe sciolto solo per merito dell'amore di lei,e,nessuno credeva che quel cuore ne avrebbe congelato un altro scegliendo un'altra donna e vivere senza di lei,Elsa,la donna che gli ha rubato il cuore,la donna che si è sacrificata per per anni,solo per far vivere lui,lei,il suo VERO amore,tradito e rimpiazzato con una sconosciuta.
Lei,tra le lacrime cerca di farsi coraggio e di vivere anche senza di lui.
Cosa che mai riuscirà a fare.
Come può lei vivere se a mancare è proprio la sua ragione di vita?La risposta è semplice,non può,non può vivere senza di lui,senza Jack Frost,senza il SUO Jack Frost.