Quella mattina ti svegli con un pensiero costante che ti tamburella nella mente: lei.
Lei e solo lei.
Pensi a lei mentre ti guardi allo specchio e vieni ammaliato dalla tua stessa bellezza.
Pensi a lei mentre ti vesti.
Pensi a lei mentre scendi le scale del tuo dormitorio per arrivare alla sala comune di Slytherin.
Non la vedi dalla sera prima.
L'unico momento in cui non la pensi è la notte.
Perché la notte la sogni.
Sei dolce e generoso, quando sei con lei.
Ti da la forza per continuare le giornate in quello stupido castello.
Ti da la forza per sputtanare meglio San Potter, Lenticchia e la Mezzaseg- Mezzosangue, scusate.
Sali le scale che portano fuori dai sotterranei e ti fondi in Sala Grande.
Eccola.
Lei è lì.
Lei è al tavolo di Serpeverde e aspetta solo te.
Ti fiondi lì e quasi ti butti seduto sulla panca.
Pansy Parkinson, accanto a te, ti saluta con la voce stridula, da racchia.
La ignori, troppo intento a guardare lei.
Scrolli infastidito la Parkinson che ti si è aggrappata al braccio e tenta di baciarti.
Schifo.
Ti fa schifo quella ragazza. Non è nient'altro che un fastidio.
Poveri signori Parkinson.
Sopportare quella ragazzina viziata.
Sospiri disgustato, mentre afferri lei e corri fuori dalla Sala.
Hai occhi solo per lei.
Verde.
È verde come... verde come gli occhi di Potter, forse?
No, i suoi occhi sono verde smeraldo. I suoi occhi fanno schifo al cavolo.
La tua amata è verde come... come Slytherin, ecco!
Siete fatti uno per l'altra.
I tuoi occhi color ghiaccio sono fissati su di lei, mentre corri verso il Lago Nero.
Un enorme albero è posto vicino allo specchio d'acqua.
Quello è il tuo albero.
Ron.
Lo hai chiamato Ron, quell'albero.
Non Ron come quel Weasley.
Ron perché l'albero che avevi dietro Malfoy Manor da piccolo si chiamava Ron.
Si chiamava così perché, da piccola, tua zia Andromeda ci aveva intagliato Ron.
Forse un suo vecchio amore, chi lo sa?
Comunque, quello era il tuo albero e si chiamava Ron.
Solo tu sapevi si chiamasse così.
Tu e Blaise, il tuo migliore amico.
Ti arrampichi su un ramo e fissi lei.
Piano ti avvicini a lei.
Avvicini le tue labbra.
Piano...
Molto piano.
Dieci centimetri...
Sospiri, perché desideri solo lei.
Otto centimetri...
La vuoi, più di ogni altra cosa al mondo.
Sei centimetri...
Ci sei quasi. Le tue labbra sono quasi su di lei.
Quattro centimetri...
Il suo profumo ti offusca la mente.
Due centimetri...
Ti basterebbe un gesto veloce e le tue labbra sarebbero su di lei.
Un centimetro...
La riesci a sfiorare.
In un attimo metti fine alla distanza che vi separa.
Le tue labbra sono su di lei.
E la addenti.
Con i tuoi denti bianchissimi addenti la Mela.

Spazio della drogata psicopatica e problematica, anche chiamata autrice:
Ecco a voi anche la Drapple.
Ho deciso che farò una specie di collana di racconti.
Sarà la serie ''Amore a prima vista" e racconterà su coppie assurdamente assurde (sappiate che la prossima è Hermione+libri)
Che altro dire?
Ah si.
L'albero lo ho chiamato Ron per un motivo preciso.
Quando ero piccola ero una specie di scimmietta che si arrampicava ovunque. Soprattutto sugli alberi.
E c'era questo albero nel mio parco giochi preferito che io amavo.
Sul tronco c'era intagliato "Ron", quindi per me si chiamava Ron.
Ancora oggi ci passo davanti e molto spesso ci salgo.
E in più in un gdr su Harry Potter io ruolavo praticamente sempre con *sale su Ron*
lilylunapotter02 e parole_bianche possono confermare.
Che altro dire?
Mmh boh, vi avviserò alla prossima storia di "Amore a prima vista"
All the love xx
Accio_Firebolt_