capitolo 9
Ethan lasciò la mano ,guardandomi leggermente imbarazzato . Si grattò il capo ,indeciso sul da farsi ,chiaramente dispiaciuto "mi dispiace, ti ho preso all'improvviso e-" quelle parole gentili andavano quasi a scontrarsi con l'uomo serio e dalla posizione aulica di poco fa, ma dovevo ammettere che questo lato di lui era carino"va bene,accetto"lo interruppi decisa . In fondo ,Ethan era un bell'uomo e nessuno mi impediva di uscire con lui . L'alone di imbarazzo che albergava nell'aria si dissipò e le sue labbra si piegarono in una linea felice,leggermente maliziosa "allora ti passo a prendere alle 7,Marianne" galantemente si avvicinò alla porta e mi accompagnò fuori . Appena la porta si chiuse con un piccolo cigolio mi accorsi di star sorridendo con un'ebete.Non era da tutti i giorni ricevere un appuntamento galante da un uomo,quale il capo della McLuhan Industries e per di più ero pienamente soddisfatta della intervista,cosa di cui sperai vivamente che lo fosse anche Sabine. Risi quando lessi il suo nome sul display del cellulare, quella donna era veramente incredibile "dimmi che sei riuscita a concludere,e che hai una bella intervista in mano pronta da essere portato nelle fauci dei pezzi grossi"dal suo tono austero ,riusciva a trasparire una tacita richiesta bisognosa ,alla quale fui felice di rispondere " si, ho concluso tutto e sono pienamente soddisfatta ,è stato un bel lavoro."
Percepii alcuni mormorii di sottofondo seguito dal movimento di una penna sulla carta "grazie al cielo, ci hai salvato, sono anche contenta che tu sia soddisfatta del tuo lavoro . Una brava giornalista deve prima essere fiera del proprio lavoro e sopratutto del proprio risultato . Infine mandami una copia del lavoro il prima possibile"non sapevo se fosse la mia fervida immaginazione che si ampliava verso orizzonti inesplorati ma fantasticavo sull'idea che Sabine stesse sorridendo . Tuttavia concordavo a pieno, una persona doveva sempre essere fiera del proprio lavoro ,ciò non era arroganza ma giusto un pizzico di autostima che sempre serviva. "Va bene ,boss"staccai e mi diressi immediatamente a casa .
Ethan giunse appena in tempo ,a causa del fax dell'intervista avevo perso un po' di minuti che erano risultati più bisognosi del previsto.Scesi giù per le scale e scorsi Alexandra guardarmi seduta sul divano,mentre i suoni dei cartoni erano un sottofondo non poco caotico "devi uscire?Sei molto bella!"i suoi occhi indugiarono rapiti su di me,sorrisi avvinandomi "ti ringrazio, e dimmi tu cosa farai ?"mi chinai alla sua altezza "sto aspettando la nonna che mi porta al cinema!"spalancò la bocca in una linea di euforia "oh bene, divertiti e mi raccomando fai la brava"le accarezzai i capelli e mi diressi verso la porta. Due occhi color nocciola mi guardarono con verve ,un guizzo sorpreso li decorò quando si posarono su di me ,al contempo stesso il mio sguardo cadde sul suo completo sportivo, un elegante pullover nero che aderiva sul petto, jeans e un giubbotto del medesimo colore della maglia .Una mano in tasca gli conferiva un'aria carismatica da renderlo molto attraente
"sei bellissima!"la dolcezza e l'apprezzamento di quelle parole mi fece lievemente arrossire ,allungò la mano ,gliela strinsi con gioia mentre mi accompagnava alla sua auto.Una Alfa Romeo nera ,gentilmente mi fece entrare e il mio corpo poté bearsi della morbidezza di quei sedili ,dalle mie labbra fuoriuscì un respiro di piacere . Le luci claudicanti dei lampioni si riflettevano sulla strada illuminando tutto il resto ,creando delle forme colorate davvero magnifiche ,mi voltai verso Ethan "allora dove mi stai portando?"domandai curiosa. Lo vidi fare un ghigno divertito ,lo sguardo ancora fisso dinanzi a sé "conosci il locale la Zarza sulla 166 1st.Ave?"annuì,in quel posto ci ero stata un paio di volte con Emily negli anni addietro ma avevo saputo che era stato restaurato quindi era una completa sorpresa.
Il locale era un sexy lounge illuminato da candele ,con uno spazio rustico con le pareti color cioccolato e un arredamento d’ispirazione spagnola,intimo e sofisticato . Ethan si posò dietro di me ,allungò le braccia sulle mie spalle e mi tolse galantemente il giubbotto ,per poi condurmi al nostro tavolo.Presi il menù e lo ispezionai ,neanche fossi un critico gastronomico come Gordon Ramsay,solo che a differenza di lui avrei accettato volentieri tutto,dato i nomi che promettevano un piacere enorme per il mio palato. Risi quando Ethan mi lanciò un'occhiata buffa da dietro il menù ,ricambiai. Il cameriere si avvicinò e ci lanciò un'occhiata stranita quando vide il nostro "gioco " ,il mio accompagnatore poggiò il gomito sul tavolo ,voltandosi verso il cameriere "allora prendiamo un'aragosta, dei crocantes e da bere due sangrias make-your-own." Mi fece l'occhiolino e chiuse la lista delle portate ,successivamente si rivolse verso di me con un sorriso a 360 ° gradi
"allora,Marianne, indubbiamente non sai di qui,di dove sei?"rise quando inarcai un sopracciglio maliziosa "chi ti dice che io non sia di qui?" presi il bicchiere e bevvi un sorso di champagne . Notando il suo sguardo indagava su di me come un attento osservatore in cerca di informazioni "parli fluentemente la nostra lingua,e hai anche un buon accento,sicuramente avrai vissuto qui per qualche anno ma non sei di qui"la linea delle sue sopracciglia si piegò in un'espressione di soddisfatto vincitore,peccato che non aveva completamente ragione "mio nonno materno è americano,mia madre è metà americana e metà inglese,ma ha vissuto tutta la sua vita in Italia,dove sono nata"spiegai,ricordando quando ella mi raccontava che aveva scoperto solo in tarda età esistenza di mio nonno e che sua madre,d'origini inglesi-Anna- era morta alla sua nascita "invece mio padre è italiano anche se presumo che il suo trisavolo abbia origini straniere"conclusi . Prese il bicchiere e lo tenne in mano ,guardandomi " quindi sei una specie di cosmopolita"ridacchiai,giusto in tempo all'arivo dei nostri ordini. L'aragosta aveva un aspetto davvero invitante,costellata di mango e dadini mentre i crocanters , calamari croccanti insaporiti nel miele,infine le sangrias make-your-own erano bevande al rum di cocco e purea di pesca.
"Tu invece?Sei americano al cento per cento oppure cosmopolita come me?"presi un tovagliolo e mi pulii la bocca,il cibo era squisitamente delizioso, le mie papille gustative stavano facendo una festa nella mia bocca "mia nonna materna è canadese mentre mia madre di Washington ,invece mio padre di New York ,pensa che si sono conosciuti grazie a un taxi.Mia madre era qui per lavoro,purtroppo era appena arrivata e non conosceva bene la zona ,quello era l'unico taxi a disposizione al momento. Mio padre si offrii gentilmente di dividerlo"raccontò con una luce brillante negli occhi . Era molto legato alla sua famiglia ,si capiva. Dovevo dire che il senso d'ansia iniziale si era dissipato in un attimo,mi sentivo leggera e libera,a mio agio. Per di più Ethan era un uomo meraviglioso ed io ascoltavo la sua storia con vivo interesse . Sorrisi quando lui mi chiese dei miei "i miei si conoscono fin da piccoli, hanno vissuto praticamente insieme,tranne nei cinque anni in cui mio padre è andato a vivere a Milano, quando è tornato lui aveva 18 anni e mia madre 16, hanno iniziato a piacersi a quell'età,solo che per varie circostanze si sono allontanati per diversi anni . Dimmi sei figlio unico?"posai una mano sulla gambe,mentre con l'altra mi reggevo il viso curiosa .
"Ho una sorella sposata più grande di me di tre anni,adesso ha 28 anni ed una bambina di 4 anni,di nome Chloe"mi passò una fotografia, raffigurava una bambina che dormiva serenamente sul letto, la pancia in giù,il visino dolcemente di lati e dei boccoli biondi che scendevano sulle spalle ,era tenerissima!"Complimenti è una bambina bellissima!"gli restituii la foto . "Invece tu,Marianne?"si sporse leggermente verso di me ,in attesa "ho un gemello ,si chiama Ian, il maggiore mentre ho anche un altro fratello di 6 anni più piccolo di noi,James Ryan." Il resto delle serata passò piacevolmente,in modo liscio,tra battute ,risate e vari argomenti con la finalità di conoscerci ,il club era favoloso e lui bellissimo,questo era uno dei migliori appuntamenti che avessi mai avuto . Appena finito con il dolce, mi alzai "vado un attimo in bagno"presi la borsa e lo vidi annuire ,avanzai verso il bagno ,notando tuttavia una persona familiare.
Lucas pov
Il barista mi lanciò un'occhiata di rimprovero quando vide che mi sgolavo il terzo bicchiere di bourbon ,sbattendo con forza il vetro contro la superficie in mogano che costituiva il piano bar. Assottigliai lo sguardo adirato, le persone che si sedevano al mio fianco ,dopo un secondo cambiavano velocemente posto,molto probabilmente, spaventati. Questa doveva una giornata all'insegna del divertimento, in modo tale 'da prendere una boccata d'aria ' come la chiamava il mio amico . Tutto era andato liscio come l'olio,quando io e Nick eravamo arrivati in questo club rustico di New York.Appena eravamo entrati si era prefissata una serata piacevole e interessante,se non fosse stato per un solo ,minimo particolare. Ethan era qui. La cosa che però, mi aveva fatto imbestialire più di tutti non era stata la presenza di quello stronzo ambulante che si sentiva essere il padrone del mondo, e che mirava al crollo della mia azienda,ma la sua 'dolce compagna'. Dire che ero rimasto sorpreso quando avevo visto Marianne accanto a lui era un eufemismo .Ero pressoché incredulo. Non riuscivo a comprendere come fra tutte donne presenti a New York,Marianne e lui si fossero incontrati,come era odioso il destino!. Tuttavia la rabbia non mi aveva impedito di non contemplarla , era assolutamente bellissima , da togliere il respiro in quell'abito e con quei capelli. Per tutto il tempo non avevo fatto altro che seguirla con lo sguardo per poi decidere sensatamente di ignorarli. Marianne poteva fare ciò che voleva, e poteva uscire con chi voleva,ciò che provavo era solo rabbia , ero suo zio e dovevo pur 'indirizzarla' verso un ragazzo perbene,invece di Ethan!.Il mio umore già poco animato era diventato nero e pessimo, immaginando quello schifoso farle qualcosa,più e più volte ero balzato dallo sgabello ,per prenderla ma ogni volta mi bloccavo. Per quanto potesse essere stronzo,non potevo accusarlo di trattare male le donne,oppure di essere un pervertito,di questo potevo esserne sicuro . Però la cosa che mi fermava ogni volta,che mi impediva di andare lì per portarla con me,neanche fossi un cavernicolo, era la reazione che avrebbe avuto Marianne. Il nostro rapporto era già in bilico,una tale azione avrebbe definitivamente chiuso il nostro legame.
"dovresti finirla di bere così tanto,guardarti,Lucas sei tutto un fascio di nervi"Nick posò una mano dietro la mia schiena constatando la linea contratta e tesa che avevano preso le mie spalle ,incrociò le gambe,il fianco appoggiato al piano bar e lo guardo fisso su di me. Il mio viso doveva essersi sicuramente incupito , né ero cosciente, sinceramente ero venuto qui per divertimenti ,e non per affogare i miei pensieri nell'alcool. L'incontro con quei due ,non avrebbe ostacolato il mio intento,anzi lo avrebbe amplificato. Mi ricomposi,o meglio cercai di farlo e feci un sorriso forzato "ma che dici?Sto solo pensando a come potremmo divertirci"quegli occhi eterocromi,sembravano scavarmi dentro e strapparmi l'anima. Il marroncino ti scrutava ma il vero colore tagliente,che faceva paura a guardarlo era quello ambra, era a dir poco letale. Deglutì ,apparentemente terrorizzato ma risi quando Nick sorrise e mi diede una schiaffo divertito sulla spalla . Si voltò anche lui e ordinò come me un bicchiere di bourbon, picchiettò le mani sul tavolo ritmicamente lento "sai Lucas, penso che il tuo umore nero è dovuto a Marianne" proruppe e mi diede un'occhiata.
Lo strattonai appena cercando di destarlo da quella idea,se avesse scoperto che Marianne era qui la mia serata si sarebbe rovinata in un batter d'occhio "sai dovresti farti una ragazza,stai diventando un cupido,ma mi spiace per te,Marianne non è minimamente un problema!"mentii buttandola sul ridere. Il mio amico si sedette e giocò con il bicchiere,per poi voltarsi verso di me "scusami,allora devo aver compreso male,di certo Marianne non starà invadendo i tuoi pensieri,perché dovrebbe?"annuii concordante e alzai il bicchiere pronto per fare un brindisi con il mio migliore amico "Sai,Lucas,ho appena incontrato Marianne, stava andando in bagno ,e devo dire che era uno schianto con quel vestito!"sogghignò divertito
"brutto bastardo!"diedi sfogo ai miei pensieri, la ragazza accanto si girò indignata per poi allontanarsi. Nick era lo stronzo per eccellenza,sarebbe stato perfetto per il ruolo di un cattivo, diamine!. Digrignai i denti momentaneamente teso,per poi sospirare ,rilassando i muscoli "è con Ethan"affermai pensando che questo particolare-apparentamene irrilevante- fosse indispensabile da dire. Lo scrutai mentre spalancava la bocca sorpreso per poi scrollare mascolinamente le spalle " beh io non lo avrei mai scelto per un appuntamento ma non si può dire che non ha fascino ." Lo fulminai con lo sguardo ,alzò le mani in un segno pacifico
" si può sapere da che parte stai?"diedi una fugace occhiata dietro le mie spalle ed osservai Marianne tornare al suo tavolo,sorrideva e appariva molto felice. Mi rigirai ,più che deciso a non farmi incupire la vita da loro " sto dalla tua,ma Marianne è una bellissima ragazza,per di più ha cervello,quindi saranno molti i ragazzi che ci proveranno con lei. Devi agire il prima possibile"mi incitò "ma che diavolo dici?!E' mia nipote,quale agire!"sbuffai irritato ,come poteva minimamente pensare che dovevo farmi avanti con lei,era inconcepibile!
"va bene,va bene,se lo dici tu"finii il suo bicchiere e si alzò ,non mi sembrava pienamente convinto della cosa ma per ora non ero in vena"senti io vado a divertimenti ,quando non avrai più quel muso lungo raggiungimi!"detto questo,lo vidi scomparire tra le folla. Sospirai e picchiettai le dita sul piano bar indeciso sul da farsi , accanto a me il cigolio dello sgabello -a cui non diedi molta importanza- era segno che qualcuno si stava sedendo, due braccia maschili si posarono sul tavolo del bar ,voltai lo sguardo per ignorarlo"ciao Lucas."
Quella voce mi destò bruscamente,era bassa e incredibilmente spavalda da far venire voglia di tirare un pugno al suo proprietario ,cosa che in quel momento ero più propenso a fare ,dato che conoscevo bene a chi apparteneva. Voltai lo sguardo ,costatando l'uomo che con un sorriso arrogante mi stava davanti "ciao,Ethan...".
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Non devi avere paura. Non con me ,non più di ___alice
I promessi sposi (larry) di JustinBieberwrites
Scusate il ritardo ma ho corretto tutti i dialoghi della saga Amami, ti prego :),allora secondo voi cosa succederà tra Ethan e Lucas?Sento odore di tensione!xD Fatemi sapere i vostri pareri che spero sia numerosi *-*
Vi invito a passare sulla mia pagina di Instagram "le_storie_di_astrad" per curiosità e anticipi, per chi non c'è l'ha esiste la pagine di fb " le storie di Astrad"
Grazie mille a tutti!
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