capitolo 2
Mi destai dal mio torpore,strizzai i miei occhi a causa dell'immenso vigore della luce del sole. Il suo intenso splendore dimostrava chiaramente che non era l'alba -come avevo credevo-ma piena mattina . Apri le palpebre e misi a fuoco la finestra aperta difronte il mio letto,decorata con un fine e leggiadro tessuto bianco ,sotto di egli ,un divanetto color crema. Tuttavia la mia attenzione fu concentra sulla fotografia deposta sul comodino accanto . Raffigurava me e Ian all'età di 7 anni coperti di vernice e un radioso sorriso a 360 gradi , guardando la foto con maggiore attenzione si poteva scorgere dietro il Central Park che faceva da sfondo. Sbadigliai ancora assonnata e mugolai contrariata al risveglio delle attività vitali del mio corpo . Mi alzai e ubbidendo alla richiesta della mia pancia -avevo un leggero languore - mi diressi in cucina .Lucas era di spalle,dinanzi ai fornelli, la t-shirt bianca aderiva perfettamente alla sua schiena,delineando magnificamente il contorno e il movimento delle sue spalle ,le gambe invece erano fasciate da una tutta grigia . Solo i capelli ,incredibilmente disordinati davano la certezza all'ipotesi che anche lui si fosse appena svegliato .
"Buongiorno "sbadigliai di nuovo,-segno che ancora non mi ero svegliata del tutto - ,lo scorsi muovere la mano in segno di saluto e mi sedetti a tavola. Un pezzo di legno a forma circolare sul quale erano disposti già cereali e focacce calde,ridacchiai leggermente alla vista della scatola che conteneva i chicchi d'avena,gli stessi che mangiavamo da piccoli . "Sai dovresti cambiare gusti"agitai la scatola quando lui si girò ,con una teiera fumante di latte caldo ,la posò sul tavolo ,si sedette e se lo versò nella ciotola
"ho sempre mangiato questi e poi ti piacevano,li mangiavi in quantità industriale "mi guardò e aprì la scatola,riempiendo tutta la sua ciotola, sbuffai prendendo anch'io il latte "si ...ma quando avevo 8 anni!"Protestai e accavallai le gambe ,voltando il capo . Sapevo che il mio atteggiamento poteva sembrare alquanto altezzoso ma mi irritava l'idea di bambina che lui aveva ancora di me . Gli diedi un'occhiata mentre sospirava -quasi spazientito dai miei atteggiamenti - e mangiava silenziosamente un cucchiaio della sua colazione ,ciò non faceva altro che aumentare la mia irritazione. Era troppo chiedere di non essere considerata come una bambina?.
"Beh io li mangio ancora e non vedo quale sia il problema"alzò il volto verso il mio ,sorridendomi fanciullesco ,le labbra ricurve in un espressione lieta . Sbuffai e mi arresi ,contagiata da quell'espressione quasi bambinesca a cui era -stranamente- impossibile dirgli di no. "Mi passi i cereali ?"il suo sorriso si ampliò, mi passò la scatola e la presi senza guardarlo,non volendo incrementare il suo ego da sbruffone!Aveva 24 anni ma si comportava comunque come un bambino,sospirai e iniziai a mangiare anch'io.
Un pacifico silenzio ci accompagnava ,calando su di noi. Uno di quei silenzi quotidiani che ti facevano beare di quel momento,per niente imbarazzante o pauroso anzi era piuttosto rilassante e benefico. Lieto e tranquillo. Nessuno parlava ma in quel momento nessuno aveva il bisogno di farlo. Vivevamo quel piccolo attimo nei nostri pensieri senza danneggiare l'altro o quella quieta,culla delle nostre idee. I miei occhi furono rapiti -per un attimo-dall'esterno,quel dedalo di edifici era un puro labirinto che si estendeva per tutta la città . Era una delle bellezze di quella metropoli ma in realtà il vero splendore stava nei suoni,in tutto ciò che componeva quella quotidianità che presto sarebbe stata anche la mia realtà . Mi girai e notai il suo sguardo, Lucas mi stava guardando intensamente,indugiando sulla mia figura con attenzione. I suoi occhi sembravano così rapiti da me e io non riuscivo a comprendere perché ....in un attimo mi sentì in soggezione, ero così a disagio a causa delle sue iridi dello stesso color del miele più puro , rabbrividì. Mi morsi il labbro e mi agitai appena sulla sedia,degluitì . D'un tratto percepì una martellare incessante,nel petto . "Se c'è qualcosa che non va ,dimmelo.."la mia voce anche se titubante in realtà uscì altamente infastidita,quasi scortese,in fin dei conti non stava facendo nulla di male ma quella sua attenzione....
"stavo solo guardando i tuoi occhi,alla luce del sole il tenue verde che li ornano viene illuminato maggiormente ,assomigliando quasi alle iridi di tua madre . "Schiusi la bocca e annui ,le mie capacità linguistiche erano andate-odiosamente- a farsi benedire . Arrossii e chinai lo sguardo sulla mia ciotola ma al contempo stesso scrutai ogni suo movimento,mentre si alzava e si dirigeva al lavandino ,quelle parole erano state dette con una serietà e un vigore così forte ma farmi sussultare . Avevo sempre desiderato avere gli occhi di mia madre e contemplavo maggiormente la bellezza del sole quando realizzata -come adesso-i miei desideri ....
"sei libera dopo?Vorrei portarti con me ."Spalancai la bocca sorpresa mentre cercavo di placare il ventaglio di euforia che all'improvviso mi contagiava . Di certo non era la prima volta che uscivo con lui,l'avevamo fatto anche negli anni passati ma questa volta sembrava differente . Forse perché adesso ero cresciuta,lui lo era , non c'era più la famiglia e per questo poteva sembrare diverso . Scossi la testa e mi maledii da sola,sembravo una bambina inesperta , eppure avevo già avuto un ragazzo e per di più era un'uscita tra nipote e zio!"Va bene"accennai a un sorriso .
La sua altezza sovrastava di appena la mia,le sue spalle erano così larghe e robuste a differenza delle mie,più basse e esili . Stavamo camminando affianco e ogni tanto i nostri gomiti o le nostre braccia si sfioravamo ,in tal modo potevo costatare direttamente la loro durezza e il calore scaturito da essi . La magia,tuttavia era fatta dal sole che rendeva dello stesso color dell'oro quei capelli -adesso pettinati-,baciandone le punte . Intrecciai le mani dietro la schiena e sorrisi come una bambina, il mio spirito fanciullesco sembrava d'un tratto riemerso ,libero e giocoso "dove mi stai portando?"ero in fervida trepidazione ,lui rise beffardo
"fidati e non guardarmi così!"alluse al mio sguardo ironicamente poco speranzoso . Assunsi una faccia innocente ma lo sfidai con lo sguardo "non lo conosci ma ti piacerà" le sue labbra vennero illuminate da un radioso sorriso ,feci una smorfia beffarda . Conoscevo ogni luogo di Manhattan ed era impossibile che mi avrebbe portato in un posto a me sconosciuto ma era una sorpresa e stavamo parlando di Lucas Hanson,niente era dato per scontato .
Sentì il cellulare suonare, la foto di Emily ,mentre dormiva con il viso sereno e buffamente imbronciato comparve sul mio display,risposi.
"Ehi Emily"la salutai continuando a rimanere con gli occhi su 'mio zio' che stava più avanti ,potei anche costatare -grazie alle persone che passavano- di come fosse alto rispetto alla media normale . Dall'altra linea sentì sbadigliare,segno che la mia amica si era appena svegliata ,dovevo proprio ammettere che era piuttosto mattiniera....
"buongiorno Marianne, sei già sveglia?."Percepì un fruscio ,come lo scostare delle lenzuola e una flebile camminata ,segno che si era alzata . Come da programma ,la udì aprire la finestra e si sentirono anche i battenti della porta spalancarsi
"si,sto camminando dinanzi alla NBC , Lucas mi sta portando in un posto sconosciuto" lo scorsi girarsi e farmi accenno di segno,ubbidì mentre lo scorrere dell'acqua-dall'altra parte della linea- riempiva le mie orecchie " mhm.... mattiera,comunque tienimi ben informata, mi interessa molto ciò che fai"avanzai e ridacchiai ,ormai era palese l'interessamento della mia amica per qualcun altro che di certo non ero io... .
"Si certo,ma sappi che non mi chiamo Lucas" mi avvicinai al soggetto interessato affiancando e imboccando insieme a lui una stradina che portava nella parte periferica e un pò più deserta della città,lo guardai sospettosa "Ehi!Non è colpa mia se tuo zio è uno schianto!"sogghignai alla sua protesta,oggettivamente ....beh lo era e anche soggettivamente ma comunque era troppo grande per lei! Aprì la bocca per replicare ma la richiusi quando dinanzi ai miei occhi si presentò quello spettacolo, mi girai verso Lucas sbigottita e .... .
Spazio pubblicità
L'amore una cosa imprevedibile ma meravigliosa di helenadreamer97
Allora dove l'avrá portata Lucas?Curiose e.e ?Spero che vi sia piaciuto ,a brevo penso di pubblicare anche il capitolo 3 . Passate anche sulla mia pagina fb "le Store di Astrad"per curiosità
Grazie a tutti ♥
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro