Capitolo 13
Lucas pov
Accelerai in curvata,osservando il percorso dinanzi a me ,le ruote aderivano bene sull'asfalto,il manubrio era molto agevole da guidare ed il motore era dotato di una gran velocità. Sebbene un motivo per il quale ero lì era tastare il nuovo prototipo,era solamente la voglia di correre che mi spingeva ad aumentare la velocità . Dovevo correre,volevo correre. Un rombo di adrenalina mi investii ,pompando il sangue a mille,quella sensazione ,quel brivido che mi percorse era ciò che mi serviva per scuotermi e liberare la mia mente. Per un volta tanto,non desideravo pensare a nulla e nessuno,né a Ethan,Juliet,Marianne o a chiunque altro,c'eravamo solo io e la strada. Strinsi il volante , il vento che mi sfiorava il volto,muovendo quei piccoli ciuffi di capelli che fuoriuscivano dal casco . Diedi un'occhiata ai miei lati,constatando che ero circondato da due macchine che cercavano in tutti i modi di farmi sbandare oppure di superarmi, schiusi le labbra in una smorfia, se non c'era un po' di competizione che rendeva la situazione difficoltosa ,a cosa serviva gareggiare?Feci un cenno con la mano ad entrambi che mi ricambiarono altrettanto, benché fosse un allenamento non poteva essere preso alla leggera,soprattutto se avevo dannatamente bisogno di un po' di sfida. La mia mente era completamente divisa:da un lato c'era il ritorno di Juliet che inesorabilmente aveva portato alla luce tanti ricordi, come la nostra storia e non avrei mai immaginato che la sua presenza avesse avuto un tale impatto su di me,dato che per mesi mi ero creduto possibile di dimenticarla . Poi c'era Marianne,che non mi lasciava mai via di scampo, per quanto mi rimproverassi di non dover pensare a lei, come in boomerang ritornava di nuovo. . Ero dannatamente combattuto e non comprendevo neanche io su cosa ,era un miscuglio che mi soffocava ,ed era proprio per questo che ero qui
"Avanti Lucas,muovi quel sedere, Stephan ti ha appena superato!"la voce di Nick,mi risuonò nelle orecchie a causa dell'auricolore ,portai la mia attenzione dinanzi a me, confermando quello che effettivamente aveva detto il mio amico, la Ferrari mi aveva appena superato ,beh non lo sarebbe stata per molto. Premetti sull'acceleratore e provai a raggiungerlo "sei sul serio spaventato perché mi ha superato?"gli domandai mentre davo uno sguardo attento alla strada dinanzi,potevo recuperare
"certo che no,ma ogni tanto devo fare la parte del preoccupato così ti sprono perché sono tuo amico"cambiai la marcia e sfoggiai un ghigno mentre prendevo la curva ,per superare l'avversario . Mi tenni forte quando cercò di mandarmi fuori strada ma guadagnai terreno , sorpassandolo, udii l'esclamazione di Nick e tagliai il traguardo . Non appena mi fermai,mi tolsi il casco ,i miei occhi furono abbagliati dall'intensità del bagliore del sole e li coprii con la mano mentre i miei capelli erano una massa terribilmente disordinata. Scorsi la sagoma indistinta del mio amico che mi aspettava con le mani in tasca e un mezzo sorriso sul viso,mi avvicinai "voglio una parte della scommessa "
"pensi seriamente che io abbia scommesso?Mi offendi,sono un uomo d'onore"si portò la mano sul cuore,teatralmente, sebbene avesse potuto vincere l'oscar per l'interpretazione da attore professionista non ci credevo per niente,Nick che non scommetteva?Era come togliere a un cane il suo osso,inarcai un sopracciglio,incrociando le braccia al petto "Era un allenamento ,quindi non una gara ufficiale e c'era Sebastian ,ogni volta che sei con lui ,fate ogni sorta di scommesse!Quindi non prendermi per il culo"lo vidi infilare la mano in tasco e frugare in cerca di qualcosa, feci un sorrisino non tanto per avere i soldi-di cui non mi importava niente- ma più altro per vederlo arrendersi . Roetò gli occhi,sbuffando divertito , sapevo che anche a lui piaceva farsi stuzzicare "io non capisco perché ti sto dando questi soldi sei ricco e sei a capo di un'azienda enorme" prese i soldi e me li porse "sei uno stronzo,non dovresti chiedere soldi al tuo migliore amico!"imprecò,dandomi un pugno sul braccio
"un migliore amico che lavora come socio nella mia azienda ,inoltre lo faccio per il tuo bene,altrimenti prendi troppo la mano"mi diressi verso le tribune per sistemare la tuta e il casco . Piegai il braccio e guardai l'orologio,tra un 'ora avrei dovuto accompagnare Juliet a comprare delle cose per il nuovo appartamento , non capivo se dovesse fermarsi qui stabilmente ,dato che stava cercando una casa, oppure se desiderasse solo un luogo dove stare quando tornava dai suoi viaggi . In quel momento mi sentivo un vero imbecille, questo di certo non era il modo perfetto per dimenticare la propria ex, d'altronde erano centinaia gli uomini che portavano l'ex amore della loro vita in giro,bravo Lucas ,sei un cretino!Grugnii,maledicendomi per come mi eri stavo comportando. Non faceva bene né a me e neanche a lei, se teneva ancora a me,amichevolmente.Ma che diavolo mi stava prendendo?!
"Devo sbrigarmi ,Juliet mi aspetta"posai il casco e mi tolsi la tuta ,Nick,mi guardò come se mi fossero spuntate le antenne,gli occhi sbarrati e lo sguardo incredulo . Avevo previsto questa sua reazione,per questo non l'avevo contattato prima, volevo -perlomeno- riuscire a prendere sonno,anche se poi non ci ero riuscito,comunque. Mi voltai vestendomi e percepii la sua mano sul mio petto, bloccarmi" so che Juliet é tornata ma sei impazzito ad uscire con lei?!Per quanto io le voglia bene non desidero piú vederti in quello stato,amico eri un morto vivente!"alzai il volto ,osservando i suoi occhi eterocromi ,guardarmi come se fossi impazzito unito ad un guizzo di preoccupazione mentre il nervosismo cresceva
"Un attimo come sai che Juliet é qui?Non mi dire che ti ha contattato! Nick,cazzo,perché non mi hai detto niente?!"sbraitai,passandomi una mano tra i capelli,incredulo,sapeva bene come io odiavo chi mi mentiva,soprattutto sei riguardava Juliet o altri della mia famiglia e adesso scoprivo che ero lo scemo del villaggio ignaro di tutto . "Senti mi ha contattato qualche ora prima della partenza chiedendomi come stavo,come stavi e che sarebbe tornata,ma non immaginavo subito!Non ti ho voluto dire perché sapevo che avresti reagito cosí ma ascoltami,Lucas se lei é ritornata, ci sarà un motivo e non penso sia solo per riposare oppure per la nostalgia"si allontanò ,lasciandomi momentaneamente da solo. Rimasi in silenzio,perché mai doveva sempre finire cosí?Perché non potevo avere un minuto di tranquillità ?
"Hai bisogno di una mano per abbottonarti la camicia?"ironizzò una voce alle mie spalle cosí dannatamente famigliare ,mi voltai verso di lei " Juliet".
Marianne pov
"Ethan,ciao,sono felice che tu sei qui"mi voltai verso di lui ,sorprendimi della sua figura in tuta e pullover ,l'avevo sempre incontrato in abiti professionali ed eleganti, ma dovevo dire che vederlo in questo aspetto non mi dispiaceva affatto . Quella massa deliziosamente rossa, ricadeva con un ciuffo di lato,enfatizzando quegli occhi marroni ,nocciola ,così dannatamente caldi . La maglia grigia aderiva così tanto al petto a causa del sudore, e per questo si osservava perfettamente la linea dei suoi muscoli sexy,come avrebbe Emily. Il respiro era appena affannoso e il viso era vivacizzato dal rossore, forse per la corsa,avevo letto su una rivista che faceva jogging. Era di certo,veramente uno schianto maschile,dovevo ammetterlo!."Oh,Signor McLuhan che piacere rivederla,non so se si ricorda di me ma ci siamo incontrati la prima volta,quando la mia amica le è venuta addosso "Emily allungò la mano,sorridendo cordialmente ma con uno sguardo che diceva'o ti butti tu oppure io', lo esaminò con lo sguardo e schiuse più radiosamente le labbra, oh si,Ethan aveva conquistato la sua approvazione . Soprattutto quando elegantemente le sorrise , stringendo la sua mano ,sembrò sciogliersi,i suoi occhi la guardarono per un istante per poi posarsi su di me,con più gioia, una punta di vermiglio colorò le mie guance ,mi voltai verso la mia amica,inarcando un sopracciglio quando la vidi prendere il giubbotto ed alzarsi "McLuhan è stato un piacere ma ora devo andare,arrivederci. Marianne ti chiamo dopo"si allontonò ,salutandoci con la mano mentre sorrideva furbamente ed io mi sentivo una povera cretina.
"Posso sedermi?"Ethan indicò la sedia al mio fianco ed annuii,con un rapido schiocco delle dita attirò il cameriere,che si stava occupando dell'altro tavolo "un frappé al cocco,Marianne ,tu desideri qualcosa?"si voltò verso di me,non sapevo perché ma percepii qualcosa di più inteso da quegli occhi,che andava ben oltre al guardarmi solamente. Rimanemmo così per un secondo ,le mie iridi inchiodate da quel nocciola profondo ,le labbra schiuse a metà e il povero cameriere che ci aspettava "no,ti ringrazio"scossi la testa,sia per rispondere che per acquisire momentaneamente la lucidità . Porse il menù al ragazzo delle ordinazioni e piegò un braccio sul tavolo "ho forse interrotto qualcosa con la tua amica?"i lineamenti squadrati del suo viso ,erano leggermente tesi per la preoccupazione, quella nota di premura mi fece sorridere. Da quanto c'era un uomo che si interessava così premurosamente a me?Ora c'era e se quello che Emily pensava era giusto,allora non potevo proprio lasciarmelo sfuggire .
"No,argomenti femminili di poco conto , tipo come riuscire a non soffrire quando ti fai le sopracciglia "ammisi, non era tutta la verità ma neanche una bugia, oltre alla storia con Lucas-diamine non dovevo pensarlo - io e Emily avevamo parlottato anche di questo .Lo scorsi serrare le labbra per trattenere una risata, ma per quanto non volesse offendermi il suo sguardo lo tradiva e sapevo che ben presto avrebbe ceduto. Infatti scoppiò a ridere sonoramente e anche se provai a rimanere offesa ,non riuscivo a essere dura dinanzi a quel viso ironico. "Ecco a lei"il cameriere posò il frappé e ci lanciò un'occhiata stranita prima di scomparire dietro ad alcuni tavoli .
"Mi piaci il modo in cui parli, la tua voce è pura allegria,Marianne, m fai sentire leggero...libero"le sue labbra si schiusero intorno al bicchiere mentre le sue iridi mi rapivano con lo sguardo ,quelle parole mi lasciarono incredibilmente sorpresa e potei percepire il battito accelerare nel mio petto ,deglutii ,valutando la possibilità oppure no di girarmi " alcuni pensano che sia odiosa"incrociai le braccia al petto, pensando ad una delle innumerevoli litigate che facevo con 'mio zio' . Sbuffai irritata, quale parola di non pensarlo,il mio cervello non aveva capito?Apparentemente nessuna.Sembrava che ogni cosa mi rinviava a lui .
"io la trovo bellissima"mi sorrise ,inclinando il capo irresistibilmente "ti andrebbe di accompagnarmi?"si alzò ,ampliando la linea delle sue labbra "voglio portarti a fare un giro ma prima dovrei cambiarmi,sai non sono molto presentabile in tuta"si diede un piccolo sguardo per poi prendermi la mano,trascinandomi con lui "la mia casa non dista molto da qui,ci metteremo cinque minuti."Mi condusse dinanzi ad un palazzo, o per meglio dire un grattacielo per quanto fosse alto,era una torre in West 42nd Street nella periferia di Midtown west. "Abiti qui?Sul serio?"lo guardai con una misto di fascino e di incredulità , era uno dei palazzi più belli che avessi mai visto ,sfoggiò un ghigno maschile compiaciuto e mi fece l'occhilino . Lo seguii fin quando non ci fermammo dinanzi ad una porta e lo vedi prendere le chiavi,conducendomi in un lussuosissimo appartamento al terzo piano con splendida vista dell'Empire State Building e l'Hudson River . "Tu mettiti comoda,io nel frattempo vado un attimo a lavarmi,torno subito" in men che non si dica,scomparse,avanzai vero il soggiorno mentre le mie orecchie udirono lo scorrere dell'acqua . Il divano era sommerso di fogli, riviste automobilistiche ,disegni di motore ed ogni sorta genere di carte,poste e quotidiani , scostai alcuni riviste per sedermi e allìimprovviso il mio sguardo ricadde su una rivista femminile di playboy , la osservai incuriosita . La domanda sorgeva spontanea ,a cosa serviva una rivista femminile,soprattutto del genere ad un uomo?Allungai la mano e la presi
"vedo che ti interessa"sobbalzai per lo spavento ,mi voltai verso di lui,cosciente del fatto che fossi rossa in viso e che la situazione era piuttosto equivocante ma niente fu come vederlo,appoggiato alla porta con un sorrisino sul volto mentre il petto era scoperto,ed era ciò su cui ricadde involontariamente il mio sguardo . Posai la rivista piuttosto imbarazzata ,seguendolo con lo sguardo mentre si avvicinava al frigo in cerca di qualcosa. Aveva delle spalle larghe e robuste ,virili,cosí come il petto da urlo,in linea con il suo addome " la rivista é di mia sorella ,l'ha lasciata qui ,quando é venuta ieri" ecco,questo spiegava tutto,contenni una risata sotto un sorriso da ebete per la traiettoria dei miei pensieri ,veramente sciocchi " perché sorridi in quel modo?" si avvicinò a me,con uno sguardo piuttosto interessato
" io... Pensavo fossi gay" sparai e lo vidi fermarsi ,scrutandomi un attimo come se fossi lunatica e infine sfociare in una risata " sai ho visto la rivista ,se era maschile potevo capirti,ma era femminile,mi é ,cosí,venuto questo dubbio" spiegai mentre tentavo di non rendermi ancora più ridicola ma era inutile , sospirai lievemente. "Mi dispiace deluderti ma sono al cento per cento etero e posso anche dimostrartelo"sgranai gli occhi quando me lo ritrovai vicinissimo a me , a tal punto che i nostri respiri si univano , le braccia erano distese ai lati del mio corpo,bloccandomi sul divano .Per quanto ci fosse uno spazio considerevole tra i nostri petti, dato che mi ero scontrata ancora di più contro lo schienale ,percepivo il calore del suo corpo ,il suo sguardo era fisso su me in modo tale da prosciugarmi la gola e farmi avvampare . Involontariamente arrossì , lui era a petto nudo a pochi millimetri da me ed io ero ferma, inerme contro un divano , con l'agitazione che mi logorava ,eravamo così vicini a tal punto che i suoi capelli mi solleticavano il volto ,aprii d'istinto la bocca,non sapendo neanche cosa dire
"me lo ricorderò"non mi capacitai nemmeno io per la fermezza della mia voce ,a tal punto che mi sorpresi . Piegò le labbra con un accenno di malizia e si allontonò , prendendo la camicia che aveva posato sulla sedia-precedentemente- ,se la infilò mentre io provavo a scacciare lo scombussolamento iniziale insieme al rossore per riacquistare la padronanza del mio corpo .Mi alzai, constatando come le mie gambe fossero molli e per poco non ebbi paura di cadere ma per fortuna ciò non accadde "andiamo?"Ethan aprii la porta indicandomi l'uscita ,mi avvicinai , traballando inizialmente ,mi prese la mano conducendomi all'ingresso dell'edificio "dove mi porti?"domandai
"ora lo vedrai"sorrise ed avanzammo proprio quando alcune voci ci interruppero,non perché si fossero rivolte verso di noi ma per la famigliarità di esse,alzai lo sguardo ,paralizzandomi quando dinanzi a me si presentarono le figure di Juliet e Lucas felice e ridendo per arrestarsi anche loro ,perfino Ethan si bloccò alla loro visione
"Juliet"fu l'uomo al mio fianco a parlare,lasciandomi completamente sbigottita "Ethan".
Spero che il nuovo capitolo vi sia piaciuto, come potete vedere Ethan si sta facendo molto avanti, Marianne deve stare attenta, ma soprattutto come è possibile che egli conosca Juliet?Lo vedremo nel prossimo capitolo, per sapere qualcosa in più,leggete l'anticipo che posterò presto sulle mie pagine di fb "Le storie di Astrad" e Instagram"le_storie_di__astrad"
Grazie mille a tutti
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