12. Questo è un ricatto
"Senti non sai quanto mi costa essere qui adesso."- comincio.
"Ti sarei grato se ti muovessi."- m'interrompe tagliente.
"Puoi darmi un passaggio?"- sputo chiudendo gli occhi per paura della sua reazione.
"Dove?"
"Al bowling."
"Quando?"- chiede ancora con viso inespressivo.
"Tipo, ora."
"Perché?"- è esasperante.
"Perché degli amici mi hanno invitata, ma perché t'importa?!"- rispondo irritata.
"Amici? Chi, Liam?"- chiede retoricamente palesemente divertito.
"Si, qualche problema?"- chiedo a mia volta incrociando le braccia. Non sopporto questa sua presunzione, cos'è? Un interrogatorio?
"Come mai lo chiedi a me, fiorellino?"- mi risponde con un'altra domanda lanciando un'occhiata al mio vestito senza rispondere alla mia.
"Perché non so dov'è e sei l'unico disponibile! Hai finito di farmi domande?"
Inaspettatamente mi risponde chiudendomi la porta della sua stanza in faccia. Benissimo. Mi sa che dovrò dare buca a Liam e gli altri. Probabilmente ci resteranno male. Sospiro sconsolata voltandomi per raggiungere le scale con l'intenzione di andare a mettere il mio pigiama e guardare qualche noiosissimo film pensando a cosa dire a Liam domattina per scusarmi. Ma alle mie spalle sento nuovamente la porta riaprirsi e chiudersi velocemente. Ne esce un Harry vestito con una t-shirt a caso e una giacca di pelle nera.
"Allora? La smetti di sbavarmi dietro e andiamo?"- esordisce dopo avermi superata e aver sceso i primi scalini.
"Io non ti sbavo dietro."- rispondo raggiungendolo.
"Si come no, muoviti prima che cambi idea."
Difficilmente riesco a stare al suo passo mentre scende le scale e percorre il vialetto. Le sue gambe lunghe gli permettono di fare di un suo passo quattro dei miei e mi ritrovo con una certa stanchezza appena raggiungiamo il garage con le auto. Non saprei neanche definire di che marca sia ognuna di essa e non ci tengo a scoprirlo effettivamente.
"Ma cosa ti frulla in quel cervello? Vuoi salire?"- mi richiama malamente Harry, seduto già a bordo di un grande furgoncino nero, Range Rover è scritto sulla fiancata, leggo mentre noto che il ragazzo seduto alza gli occhi al cielo. Meglio che mi sbrighi, è davvero tardi.
***
"Mettiamo in chiaro una cosa."- rompe il silenzio all'interno del veicolo mentre riesco a vedere l'insegna del bowling in lontananza. -"non credere che ti abbia accompagnata per pura gentilezza."- dice facendo un ghigno furbo, dovevo aspettarmelo.
"Che vuoi dire?"- chiedo a disagio quando la macchina si ferma.
"Voglio dire che sei in debito con me."- non so dove vuole arrivare e proprio in questo momento mi sto pentendo di avergli chiesto aiuto.
"Cosa vuoi? E' un ricatto?!"- sbotto cercando di far finire il prima possibile questa discussione, non mi piace per niente.
"Lo saprai a tempo debito, vuoi che ti venga anche a prendere, fiorellino?"- mi schernisce ancora lasciandomi di stucco. La sua sfrontataggine supera ogni fottuto limite e la sua mania di superiorità mi fa salire un istinto omicida che riesco a reprimere solamente stringendo gli occhi in due fessure. L'unica cosa che voglio è uscire fuori da qui.
"No, mi riporta Liam."
"Non mi dici neanche grazie!?"- mi urla da dentro l'auto, ma posso percepire, anche non guardandolo, il suo ghigno divertito.
Senza guardarmi indietro scendo dall'auto dirigendomi a passo svelto verso l'entrata del locale e non vedo l'ora di lasciarmi alle spalle quell'individuo. Per fortuna ben presto i miei occhi si riempiono di quelle luci blu, rosse e gialle. E' abbastanza affollato e in un primo momento mi sento spaesata. I rumori dei vari strike e dei birilli che cadono provocano un certo baccano, ma riesco a ritrovare la strada non appena vedo Liam, Rachel, Ashton e Veronica seduti in un tavolino in fondo alla sala, probabilmente mi stanno aspettando.
"Scusate il ritardo."- dico dopo averli raggiunti.
"Talìta, finalmente! Che fine avevi fatto?"- mi chiede Liam facendomi posto sulla panca.
"Non sapevo dove fosse questo posto e ho dovuto chiedere un passaggio a Har-"- mi blocco ricordando che Liam non vorrebbe sentire quel nome, l'ultima cosa che voglio è rovinare la serata. -"da Hartur, si, un ragazzo che vive vicino casa."- invento sul momento gesticolando nervosamente con le mani.
"L'importante è che sei qui dolcezza."- mi strizza l'occhio Ashton facendo alzare gli occhi al cielo a Veronica che mi guarda divertita. A quanto pare Ashton è uno di quei ragazzi che si divertono a lusingare le ragazze ma con scarso successo. Penso che mi divertirò con loro.
"Che aspettiamo, giochiamo a bowling!"- ci incita Liam. -"Veronica mi devi ancora una rivincita."
"Io la rivincita te la concedo, ma perderai ugualmente, come sempre."- discutono i due, seguiti da Ashton, mentre si dirigono nella nostra pista.
Restiamo solo io e Rachel al tavolo. Come pensavo è un tipo molto timido e indossa ancora uno dei suoi cardigan colorati. Ne avrà una miriade probabilmente. Ma quello che noto di più è il suo sguardo verso la pista e ci metto poco a capire che sta fissando Liam. Non sono pratica in questioni amorose, ma qualcosa mi dice che non gli è tanto indifferente.
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Eccomi! arrivata qui non so mai cosa dire a parte "spero vi sia piaciuto" e "commentate" lol comunque sia spero vi sia piaciuto e cmmentate xD grazie a tutte quelle che la stanno leggendo:)
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