Axel POV

È da un pò che sto in un angolo della mia "stanza" aspettando qualcosa... Il problema è che non sò nemmeno io cosa, ma sento che succederá qualcosa di interessante, me lo dicono persino le voci che in questo periodo sono state molto assenti facendomi sentire parecchio sola.
Ecco che arriva il solito tizio a sfottermi "ciao SARAH" grr odio quel nome e lui lo sá benissimo "senti pezzo di merda evita di chiamarmi cosí" "ascoltami bene troietta tu non sei nella posizione di ordinarmi nulla chiaro?!" ok ora basta! E pensare che ero di ottimo umore ed avevo deciso di essere buona, bene addio psiche sana benvenuta psiche disturbata, sfoggio il sorriso piú psicopatico che mi riesce e vedo la sua espressione cambiare posso sentirla la paura che si insinua nella sua mente che meravigliosa sensazione posso sentire la sua gola seccarsi il suo stomaco stringersi dalla paura! aw ma guarda cerca di mante nere un'espressione sicura, povero illuso "aw cosa c'è? Ora non parli piú? Hai paura? Vuoi tornare da mammina?" dico con voce sadica e acuta "paura di te? Tsk quando mai?" dice mostrandosi sicuro ed io per tutta risposta gli rivolgo uno sguardo penetrante e mi avvicino lentamente a lui poggiando bene le piante dei piedi e il palmo delle mani sul pavimento dicendogli "non mentire a me io sò che ai paura" inizio a infilare le unghie tagliate di rado in tutti questi anni nell'imbottitura di cui l'intera stanza è rivestita continuo a camminare lentamente lasciando graffi profondi nell'imbottitura "io SÒ che hai paura, posso fiutarlo nell'aria posso vederlo nella tua anima posso sentirlo tramite il tuo respiro rotto posso PERCEPIRLO sento la paura che si sta insinuando nella tua mente è una sensazione inebriante per me dammi piú paura" sono ormai di fronte alla porta, mi alzo in piedi continuando a guardarlo negli occhi "dammi un coltello voglio infilarlo nella tua carne vedere nei tuoi occhi la consapevolezza di star morendo ed infine voglio vedere la luce della vita abbandonarli" haha sta iniziando a tremare haha quanto vorrei avere la possibilitá di ucciderlo, ma non cel'ho quindi devo chiudere i giochi in un'altra maniera "buh" sussurro, lui fugge via alla velocitá della luce ed io scoppio in una risata sadica che si fa mano a mano piú forte

Jeff's POV

Vengo DOLCEMENTE svegliato da una ginocchiata nelle costole... Tsk brutti bastardi alla fine mi hanno preso... Mi buttano fuori dalla macchina e mi trascinano verso una struttura parecchio mal andata sono ancora lievemente rincoglionito poichè per catturarmi mi hanno sparato una freccia sedativa nella chiappa destra. Dopo qualche piano di salita arriviamo all'ultimo ed io mi sono completamente svegliato fra gomitate nelle costole e calci nelle palle da parte degli agenti, improvvisamente vedo un uomo scappare terrorizzato nella nostra direzione e sento una risata sadica diffondersi per tutto l'edificio , quell'uomo sembrava una di quelle persone che non si lascia spaventare da niente e da nessuno, cosa può averlo terrorizzato tanto? Poi posa lo sguardo su di me e...non ci credo... SI È RICOMPOSTO possibile che l'origine di quella risata faccia piú paura del sottoscritto? E soprattutto... Dovrei averne paura anche io? "Stai bene?" chiede uno degli agenti all'uomo "sí, sí sto bene" risponde lui posando poi lo sguardo su di me "dove lo portiamo?" chiese l'agente "seguitemi" e si avvia verso la direzione da cui è scappato... Questo sognifica che mi sta portando dalla persona che gli ha causato tutto questo terrore? Da un lato sono curioso di sapere di chi si tratti... Dall'altro... Ho come la strana sensazione che quel qualcuno stia aspettando proprio me...