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Missioni e svago

ATTENZIONE! piccolo spoiler per chi non ha letto il manga.

Aprii gli occhi per scoprire la fonte del mio fastidio. Ieri sera ci eravamo scordati di chiudere le persiane e il sole filtrava attraverso le tende. Come mai c'era già il sole? Guardai la sveglia sul comodino di fianco al letto, indicava le sei del mattino. Alle 10 sarei dovuto andare in missione, in teoria in queste due settimane non dovevano essercene, ma a quanto pare era urgente. Persona era venuto a chiamarmi nel pieno della notte per avvisarmi ed era piuttosto adirato. Per fortuna quella notte Mikan dormiva come un sasso, dopo la visita di Sign. Orso e la sua scenata si era addormentata subito. Stavo sudando, iniziava a far caldo pure in montagna, decisi di alzarmi per andare a fare una doccia. Mentre mi alzavo guardavo Mikan dormire, sembrava un angelo. Lei era tutto per me, lei era la mia luce, il mio sole, il mio mondo. Guardai la sedia dove ci sarebbe dovuto essere Signor Orso, ma non c'era, probabilmente era andato a far legna. Mi feci una doccia gelata, perché a dirla tutta ero piuttosto preoccupato per la missione, volevo distrarmi e non pensarci. Inoltre dovevo pensare anche a un modo per stare lontano da Mikan senza che lei sospettasse qualcosa. Uscii dalla doccia gocciolante e mi avvolsi un asciugamano alla vita. Mikan stava ancora dormendo, sembrava esausta, doveva rigenerarsi. Ecco, ho trovato!!! Era perfetto come piano e lei sarebbe stata occupata tutto il giorno. Vidi Mikan stringere le palpebre, segno che stava per svegliarsi. Mi sedetti accanto a lei, nonostante fossi ancora bagnato e con solo un asciugamano addosso.
<< Natsume? - sbadiglio - che ore sono? >> e aprii quegli occhi che sembravano a volte nocciola a volte cioccolata fusa. Sarei rimasto a fissarla per ore, ma non volevo sembrare un ebete.
<< Sono solo le sette e trenta, mutandine col pizzo lilla. >> sorrisi vedendo le sue gote dipingersi di rosso.
<< Natsume! - disse tirandomi un cuscino in faccia -Come fai a saperlo? >>
Amavo quando faceva così, davvero non si ricordava? Gli avrei rinfrescato la memoria...
<< Come faccio a saperlo? >>, fece un cenno d'assenso, << Non ti ricordi ieri sera? Quanto faceva caldo? Abbiamo anche mandato via il povero Sig. Orso perché ti vergognavi.... >> ora la faccia di Mikan era bordeaux, infatti si nascose sotto le coperte per non farsi vedere. Io mi misi a ridere di gusto.
<< Comunque ho qualcosa da dirti, principessa. >> a quelle parole degli occhi sbucarono da sopra le coperte.
<< Ho avuto un idea grandiosa, so che sei stremata e per rilassarti un po' ho pensato che ti avrebbe fatto piacere passare una giornata con le tue amiche alla Spa, a farvi fare manicure, pedicure, massaggi, saune e bagni termali. Che ne dici? >> speravo davvero che abboccasse, per il suo bene.
<< E' un idea grandiosa!! Non vedo l'ora!! >> era così eccitata che si mise a saltare sul letto. A un certo punto smise e mi si avvicinò.
<< Ma tu? - chiese preoccupata - cosa farai? >>.
<< Non ti preoccupare, troverò qualcosa da fare, forse andrò a fare una passeggiata nei boschi. >> dissi evasivo.
<< ok, ma fai attenzione... >>
<< Bhè, veramente sei tu quella che si caccia sempre nei guai! >> grazie a questa battuta ricevetti un'altra cuscinata in faccia seguita da una linguaccia.
Erano le nove quando salutai mikan per andare nel bosco. Mancava ancora un'ora all'appuntamento, ma non me la presi comoda, non avevo intenzione di arrivare in ritardo e farmi fare una ramanzina da Persona. Mi diressi all'interno del bosco, tra selciati e cespugli. Di tanto in tanto sentivo gli animali muoversi attenti al mio arrivo. Mi sentivo osservato, ero quasi arrivato al punto di incontro, ma mancava ancora un quarto d'ora. Arrivato al punto prescritto sentii qualcuno muoversi deciso verso di me. Ero fin troppo rilassato, sapevo che era Persona che mi stava mettendo alla prova, "sorprendendomi di soppiatto". Aspettai il momento esatto per colpire, feci finta di niente e Persona ne approfittò per saltarmi alle spalle. Proprio quando stava per arrivarmi addosso mi girai di scatto e con grande velocità annullai le distanze tra noi colpendolo violentemente con una sfera di fuoco. Lo scontro lo fece scaraventare via di almeno una decina di metri. Sapevo di non avergli fatto un graffio, lui sapeva come difendersi. Si alzò da terra incurante dei vestiti che da neri erano diventati marroni e in faccia aveva dipinto il suo solito, ma fastidioso ghigno.
<< Sei fin troppo prevedibile. >> gli dissi sostenendo il suo sguardo.
<< Sono felice che tu sia arrivato in anticipo, ti dico già che quella di oggi non sarà una missione, faremo una riunione, io, te e un'altra persona. >>. La sua voce non traspariva emozioni, ma dal suo viso non spariva quel ghigno.
<< Una riunione? >> chiesi stupito, e io che mi preoccupavo di arrivare in fin di vita davanti a mikan.
<< Esatto, caro il mio Natsume... >> odiavo quella voce, odiavo quella persona mille volte di più rispetto a Persona. Dalla radura emerse una figura, troppo piccola per essere un uomo, ma troppo malvagio per essere un innocente. Se perfino il preside delle elementari è venuto fin qui vuol dire che è successo qualcosa di grosso, oppure qualcosa di terribile deve ancora succedere.....
<< Vedi Natsume - iniziò il preside - negli ultimi mesi abbiamo registrato un calo nelle tue attività extracurricolari, la degenerazione è iniziata da quando frequenti la studentessa Mikan Sakura. >> La situazione si stava mettendo male, cosa centrava ora Mikan?
<< Lei per te è un peso, un ostacolo e tu non ce la fai a scavalcarlo. Sei il miglior agente che abbiamo in questo campo e tu lo sai, se tu fallisci l'intera scuola fallisce, e ora non sei più in forma come lo eri un tempo. Non esegui più gli ordini, salti le assemblee. Ebbene, io non tollero questo comportamento, bisogna eliminare il problema. Non farò altri giri di parole Natsume... tu e Sakura non vi dovete più vedere, è un ordine, dovete spezzare il legame che c'è tra voi. >>.
Ero rosso, no anzi nero, cieco dalla rabbia. Avrei voluto spaccare ogni cosa, distruggere tutto, non esisteva non glielo avrei permesso.
<< Che cosa???!! col c***o!!!Non esiste!!...ahhh!! >> iniziai a urlare come un forsennato e non perché ero arrabbiato, ma perché Persona stava usando il suo alice su di me, mi stavo contorcendo dal dolore.
<< Natsume - iniziò Persona - non ti devi mai rivolgere in quel modo ai tuoi superiori, inoltre quello che il preside delle elementari ti stava chiedendo non era un consiglio ma un ordine. E gli ordini non si discutono, chiaro?! >> la tortura finì, e io rimasi ansimante a terra.
<< Inoltre - adesso era il preside a parlare - abbiamo bisogno che tu stia lontano dalla signorina Sakura perché abbiamo ricevuto delle informazioni segrete sul suo conto e dobbiamo tenerla sotto controllo. >>
Persona mi rivolse un sorrisetto << Hai tempo fino alla fine di questa settimana, quando tornerete all'accademia non dovrete stare più insieme. Ricorda Natsume, questa sarà la tua missione più grande. Non puoi fallire, se non farai come ti diciamo delle persone subiranno dei guai.... Sai Natsume, Aoi parla spesso di te. E' convinta che un giorno tu riuscirai a vincere e a salvarla, peccato che lei non possa uscire dalla sua stanza segreta. >> detto questo sparirono nel nulla col teletrasporto. Respiravo a fatica, sdraiato a terra stringevo tra le mani l'erba per trattenere la rabbia, la paura, la vergogna e tutte le altre emozioni che in quel momento mi travolgevano. E in quella quiete formata dalla natura, un urlo straziante si levò in cielo e poi tutto fu buio.

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