Capitolo 2
Corro senza seguire una traccia precisa, cerco qualche indizio ma non trovo nulla. In lontananza intravedo alcune costruzioni. Almeno ho trovato la città. Vado verso di essa esasperata, l'idea di denunciare quel ragazzo è la prima che mi viene in mente. Mi fermo all'improvviso. C'é una specie di mercato davanti ai miei occhi, alcune bancarelle sono interrotte da case con una forma strana, altre da venditori di cavalli e altro. Dove mi trovo? Devo essere molto lontana da casa. Inizio a camminare tra esse notando la quantità di gioielli che la maggior parte dei venditori prova a rifilare alle signore non abbastanza ricche, a giudicare dai vestiti che indossano
<< signorina, perché non prova questa collana? Le starebbe benissimo, credetemi >> propone una signora mostrandomi una catenina d'oro (naturalmente finto) con una piccola rosa d'argento. Sebbene i gioielli non mi interessino minimamente non riesco a smettere di guardare la collana. È affascinante il modo in cui ti rapisce la sua bellezza
<< è molto bella >> dico prendendola in mano
<< vero, vero? È appartenuta alla regina, è un oggetto inestimabile. Immagini che è l'unico in tutto il paese! >>
<< è magnifica, ma non posso comprarla, non ho abbastanza soldi con me >> rispondo riporgendola alla proprietaria della bancarella. Sono un po' triste, come se stessi buttando via una parte di me. Tutto questo è troppo strano. Forse è un bene non essere riuscita a comprarla, più tempo le sto vicino e più qualcosa in me cambia
<< se non le dispiace, signora, pago io quell'oggetto >> dice una voce alle mie spalle porgendo con una mano il denaro alla donna. Incuriosita mi giro a guardare quella persona, restandone meravigliosamente affascinata. Un ragazzo alto, con una strana uniforme da generale e con capelli così particolari si trova al mio fianco, possibile sia tutto questo un sogno?
<< ecco a voi, lady >> dice porgendomi la collana facendo un leggero inchino in avanti
<< non c'era bisogno di prenderla per me. Non ho un particolare interesse verso la collana, dovete credermi signore >> rispondo mentendo
<< Mia cara lady, si vedeva come guardavate la piccola collanina. Mostravate tutto il desiderio attraverso gli occhi, perciò prendetelo come una sorta di regalo, va bene? >> insiste sorridendo. È davvero così che la guardavo? Titubante afferro la collanina e l'ammiro per qualche secondo. Inizio a sorridere senza rendermene conto
<< siete troppo innocente, lady, dovreste stare attenta altrimenti lo stregatto vi ingannerà >> dice ridendo
<< stregatto? Quindi voi lo conoscete? >>
<< tutti lo conoscono, è la leggenda più popolare qui in città. Ed è anche un buon metodo per spaventare i bambini, così imparano a non cacciarsi nei guai. Ma, scusate, venite per caso da un'altra città? Non vi ho mai vista da queste parti. Una ragazza così bella me la ricorderei bene >>. Devo inventarmi qualcosa, se questa persona fa parte delle guardie e mia sorella ha denunciato la mia scomparsa, non dovrei fidarmi molto
<< si, in verità io sono canadese! Sono venuta qui solo per una visita temporanea >>
<< quindi non vi fermerete per molto? >> chiede curioso
<< chissà, prima però devo trovare una cosa >>
<< di che si tratta? Magari posso aiutarvi io >> dice facendomi un leggero sorriso
<< mi prendereste per pazza se ve lo dicessi >> rispondo avviandomi verso il bosco per la seconda volta
<< e chi non è pazzo in questo mondo? Abbiamo tutti una vena di follia dentro di noi, lady. C'é chi la rende nota, chi la mostra ogni tanto e chi la vuole nascondere a tutti i costi. Non c'é nulla di strano nell'impazzire, mi creda >> dice camminando al mio fianco
<< lo stregatto mi ha rubato l'orologio da taschino di mio padre, e adesso lo devo trovare per farmelo restituire >>
<< lady non esiste lo stregatto, ve l'ho già spiegato >>
<< da quando in qua non esisto? Non sapevo di essere una di quelle leggende che usano per spaventare i bambini, Hoshi >> urla una voce sopra le nostre teste. Dal ramo di un albero scende il ladro che mi aveva rubato l'orologio. La faccia dell'uomo affianco a me è stupefatta, deve essere molto sorpreso
<< tu... eri morto. Ti abbiamo visto tutti morire per mano della regina! Come fai ad essere qui? È tutto così strano >>
<< la regina ha ucciso solo una mia illusione, pensava che se mi aveste creduto morto non l'avreste ostacolata >> dice per poi girarsi dalla mia parte e lanciarmi l'orologio
<< non pensavo fosse di tuo padre. Anche se non sembra sono uno che crede molto ai principi della famiglia. E, se vuoi un consiglio, non ti fidare del caro generale. Anche se dice tante belle parole, non ci penserebbe due volte a buttarti in prigione solo perché sei ritenuta folle dalle altre persone >>
<< Vernon, sai che non è così >>
<< non hai nessun diritto di dire il mio nome, caro generale >> detto questo lancia un ultimo sguardo furioso al generale e scappa via
<< di cosa stava parlando? >> chiedo all'uomo ancora sconvolto
<< non preoccupatevene. Se mi volete scusare, lady, ho delle faccende da sbrigare. Spero di rivedervi presto >> dice prendendo la mia mano e baciandola per poi correre verso la direzione dello stregatto. Troppe cose strane nello stesso giorno, probabilmente impazzirò davvero
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