Dopo il lavoro Xia Yao si diresse verso l'auto parcheggiata di Yuan Zong con un viso impassibile.

Appena Yuan Zong abbassò il finestrino dell'auto lanciò all'interno del veicolo la casetta di legno e la statuina di creta.

«Portati via i suoi stupidi giocattoli!»

Yuan Zong aprì la minuscola porticina della casa di legno e delicatamente tirò fuori il piccolo "Xia Yao", con la mano ruvida accarezzo gentilmente la zona anatomica in basso.

«Vuoi che lo tenga per usarlo?» chi chiese con voce bassa.

Con un solo disgustoso gesto e quella bocca impertinente Yuan Zong era riuscito a far infuriare Xia Yao.

«Tieni lontane le tue sporche mani dal mio corpo!»

Yuan Zong si comportò come se non gliene potesse importare di meno. «Se non la vuoi che ti interessa cosa ci faccio?»

Xia Yao digrignò i denti e alla fine si lanciò attraverso il finestrino di Yuan Zong e cercò con tutta la sua forza di sottrarre la statuina di argilla dalle mani di Yuan Zong. Quest'ultimo si allontanò intenzionalmente in modo che Xia Yao fosse letteralmente costretto a strisciare nell'auto. Ciocche setose accarezzarono il mento di Yuan Zong e misero alla prova il suo autocontrollo. Tutto ciò che voleva era trascinare Xia Yao nell'auto, abbracciarlo stretto, baciarlo fino a sottrargli il respiro e strofinare il mento sulla sua testa.

Xia Yao riuscì a riprendersi la statuina e Yuan Zong gli disse, «se sorridi per me, solo un po', potrei prendere in considerazione l'idea di fargli un piccolo paio di pantaloni.»

«Nei tuoi sogni!» esclamò Xia Yao tenendo giustamente la statuina per sé, poi con atteggiamento glaciale proseguì, «Preferisco lasciarlo nudo piuttosto che sorridere per te.»

«Okay, allora è meglio che tu lo tenga chiuso nella sua casetta legno se non vuoi che se ne vada in giro come mamma l'ha fatto.»

Xia Yao grugnì e accettò la casetta di legno.

***

Venerdì pomeriggio appena Xia Yao entrò nell'ufficio vide Chang Tian e Xiao Hui tutti presi da un video.

«Che state guardano?»

Solo quando fu vicino abbastanza poté vedere il viso di Yuan Zong apparire sullo schermo.

«Stanno intervistando tuo cognato» disse Chang Tian.

Xia Yao sbuffò e ritornò alla sua scrivania per giocare ai videogames tagliano fuori tutti i rumori molesti. Mentre giocava Xiao Hui gli diede un colpetto sulla spalla.

Xia Yao si tolse le cuffie e chiese: «che c'è?»

«Tuo cognato è uno dei dieci uomini più eminenti del paese» disse semplicemente Xiao Hui.

«Lui?» Sulla faccia di Xia Yao si dipinse una smorfia di antipatia. «Non vedo che ci sia di straordinario in quell'uomo.»

Aveva la testa straordinariamente dura? Era straordinariamente capace nel trovare scorciatoie? O forse era straordinariamente gay?

«Da quanto ha fondato la compagnia fino ad ora ha donato centinaia di migliaia di dollari. Non molto tempo la gente sul web parlava di una famiglia molto povera che è stata capace di vendere i propri organi per il loro figlio malato. Alla fine, è stata la sua compagnia a pagare per l'operazione del bambino.»

«Perché hanno i soldi per farlo!»

Però, anche se aveva detto quelle parole, nel suo cuore Xia Yao era comunque commosso da quella storia. Mentre alcune persona sostenevano che Yuan Zong fosse un uomo onesto, Xia Yao lo aveva sempre visto come un idiota non degno di fiducia. Ma dopo aver sentito ciò, scoprì che quel Yuan Zong forse era semplicemente incapace di esprimere i propri sentimenti e che, in fondo, era un brav'uomo.

Smise di giocare e andò a prendersi un drink.

Dagli altoparlanti sentì dire all'intervistatore: «Come pensa che la sua compagnia possa svolgere un ruolo di guida nel campo dell'addestramento di guardie del corpo?»

Yuan Zong rispose impassibile. «Perché non sono eccessivamente ambizioso.»

Xia Yao quasi soffocò mentre beveva. Non ambizioso? Poteva immaginarselo! Se le cose stavano davvero così allora bisognava riscrivere il significato di quella parola nel dizionario!

«Ho sentito dire che la morte di suo padre è stata un duro colpo, non è vero?» chiese ancora il conduttore.

«È vero, mia madre morì quando io ero solo un bambino e mio padre ha cresciuto da solo me e mia sorella.»

Xiao Hui lanciò un'occhiata a Chang Tian. «Non c'è da sorprendersi che sia così interessato ai ragazzi di sua sorella, dopo la morte di sua madre gli è rimasta solo lei.»

Chang Tian ridacchiò e si voltò a fissare Xia Yao.

«Xia Yao, davvero, dovresti accettare Yuan Ru! La sua famiglia è una favola! Non dovrai nemmeno sopportare il fatidico "incontro con i genitori"!»

Xia Yao fulminò i suoi colleghi con lo sguardo.

Nel frattempo Yuan Zong continuava a parlare dal computer: «Quello è stato il periodo più brutto della mia vita. Sarei dovuto rimanere nell'esercito ma, a causa dei mie problemi familiari, sono dovuto tornare a casa. Ho dovuto fare il carpentiere, il falegname, anche il meccanico... a volte, nei periodi più duri, mangiavo solo una volta al giorno.»

Xia Yao rimase in un silenzio attonito. La sua mente tornò alla casetta di legno che aveva avuto modo di osservare bene. i dettagli all'interno erano ancora più dettagliati di quelli all'esterno. Xia Yao aveva pensato che Yuan Zong l'avesse comprata e che l'avesse fatta lui non gli era nemmeno passato di mente.

Con questi pensieri, il suo odio verso Yuan Zong si affievolì. Dopo tutto quell'uomo si era costruito la sua carriera con le sue sole mani, lavoro duro e diligenza, era molto lontano dall'essere uno di quei principi viziati.

«Wow! Tuo cognato è davvero talentuoso! Sento che dovrei presentargli mia cugina!»

Sentito ciò, Xia Yao perse la calma e afferrò la manica di Xiao Hui. «Ti prego, fallo il prima possibile! Se davvero diventano una coppia mi metto in ginocchio e mi inchino tre volte di fronte a te.»

«Ti preoccupi molto per lui» gli rispose contento Xiao Hui contento.

Xia Yao, preso alla sprovvista, finì per sputargli in faccia quello che stava bevendo. Il povero ragazzo si sentì come se gli fosse stato spruzzato sul viso un chilo di aceto mentre un torrente di lacrime gli rigava il viso.

Mentre i tre ragazzi scherzavano tra di loro una chiamata mise fine ai giochi.

«C'è un'emergenza, prendete subito il vostro equipaggiamento!»