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Marzo


Dire che la situazione tra me e Rose è stata imbarazzante per un po', un bel po' in realtà, è dire poco, ogni volta che la vedevo mi tornava in mente il bacio che ci siamo scambiati e le mie guance si arrossavano subito.

Inizialmente ho pensato, furbamente, che l'idea migliore fosse quella di evitarla ed è stato proprio ciò che ho fatto, se non Rose non avesse preso la situazione di petto io di sicuro avrei continuato nel mio piano di " fugga " da brava serpe.

Una sera mi ha tirato un'imboscata supportata da Albus e mi non sono riuscito a scappare, non l'ho mai sentita urlare così, o per lo meno, non contro di me, dire che era imbufalita è poco, era davvero incazzata nera, mi ha sbraitato tutti gli epiteti possibili immaginabili, ad un certo punto ho pensato che mi avrebbe messo le mani al collo strozzandomi ed anche se è piccolina qualcosa mi suggerisce che potrebbe farmi molto male.

Alla fine siamo arrivati alla conclusione che siamo solo amici, il bacio che c'è stato era solo per farmi capire come sarà e cosa dovrò fare la prossima volta che mi capiterà di dare un bacio ad una ragazza, una che mi piacerà davvero, Dominique ovviamente.

Oggi la matta urlatrice, come chiamo Rose, nella mia testa, da quando abbiamo chiarito, mi ha dato appuntamento al settimo piano nella stanza delle necessità ed è proprio dove mi sto dirigendo ora.

Quando arrivo la trovo già all'interno ad aspettarmi, la stanza è molto confortevole, il caminetto con un bel fuoco caldo scoppiettante acceso, tre divanetti li difronte con un tavolino giusto al centro.

<< Scorpius... Spero che tu sia pronto perché in questo mese che ci rimane lavoreremo sulla tua sicurezza con le altre persone in generale e con le ragazze nello specifico. Devi essere sciolto, ma soprattutto devi saperti muovere e approcciare con gli altri per poter conquistare una ragazza come Dominique, lei ama stare in mezzo all'attenzione, non è una solitaria, vuole sempre stare in mezzo alle persone >> Rose richiama la mia attenzione in questo modo.

<< Va bene, è lei che voglio e farò quel che serve per poter essere adatto a lei ma, tanto per sapere, come pensi di fare? Con te penso di essere abbastanza sciolto, non vorrai chiedere ad un'atra ragazza di aiutarci vero? No perché sarebbe davvero troppo imbarazzante, non farlo >>

<< Non preoccuparti, non ho chiesto a nessuna ragazza di aiutarci, faremo tutto da soli, non ci serve nessuno >>

<< Si ma noi abbiamo già confidenza >>

<< Infatti non dovrai allenarti con me, ma con lei >> e mi indica un punto dietro di lei spostandosi, ed è allora che la vedo.

" DOMINIQUE!!! MA È COMPLETAMENTE IMPAZZITA! ODDIO ROSE COS'HAI COMBINATO!! "

Guardo allarmato prima Dominique e poi Rose ed è così che mi accorgo che si sta trattenendo dallo scoppiare a ridere.

<< Rose... cos'hai combinato... ? >> inutile dire che la mia voce è intrisa di panico-

<< Ahahahahaha >> scoppia a ridere piegandosi in due, senza un apparente senso logico.

" Che mi abbia preso in giro tutto questo tempo? Che si sia finta mia amica per prendersi gioco di me per quasi sei mesi? Non ho capito niente di lei? Ho sbagliato ad avere fiducia in lei ed ascoltare Albus? "

Di botto smette di ridere e torna in una posizione eretta e composta, il suo sguardo è corrucciato e mi guarda male mentre io continuo ad essere nel panico più totale.

<< Sei davvero un idiota, sono davvero tentata di urlarti contro e spaccarti la faccia >> parla piano ma ho capito perfettamente ciò che ha detto ed è proprio arrabbiata.

<< Io? Te hai portato qui Dominique ed hai detto tutte quelle cose davanti a lei! Cos'è volevi prendermi in giro? Bhè sei stata brava perché io mi fidavo di te! >>

<< Se non chiudi quella boccaccia che parla a vanvera giuro che ti crucio e smettila di pensare tutte queste idiozie, non ti ho preso in giro, non ho mai finto, mi conosci, sono così come mi hai vista in questi mesi e non hai sbagliato a darmi fiducia, tanto meno ad ascoltare Albus. Fino ad ora ti ho aiutato e continuo a farlo, quella, non è la vera Dominique, non te ne rendi conto da solo? >>

Torno ad osservare Dominique, effettivamente non si è mossa di un millimetro, neanche un muscolo facciale ha fatto il minimo movimento, è in piedi con la divisa in ordine e mi rivolge un bel sorriso, è statica, a guardarla per bene sembra una statua.

<< Quello che vedi è solo un manichino con la forma di Dominique e la sua voce, ora è immobile ma con un incantesimo la renderà " viva ". L'ho creata con la magia della stanza delle necessità e la mia magia apposta per te, con chi meglio puoi fare pratica se non con la persona che ti mette più in difficoltà di tutte se non proprio quella per cui stai facendo tutto questo? >> la guardo e so che non si aspetta una risposta da me, appena incrocio i suoi occhi Rose sposta subito lo sguardo sul manichino << Penso che sia meglio se io vado via, non preoccuparti, il manichino prenderà vita appena io uscirò da questa stanza e lei sa perfettamente cosa deve fare, è stata creata solo per questo per farti far pratica con per flirtare ed io non ho tutto questo tempo da perdere, ho delle cose da fare anche se sono sicura che sarebbe esilarante vedere cosa combinerai. Così non avrai nessun imbarazzo con un'altra ragazza della scuola com'è capitato a Febbraio, sono sicura che puoi capire da solo come stanno andando i tuoi esercizi con lei, non hai bisogno che io ti dica come stai andando, ogni giorno verrai qui a fare pratica, fino a quando non ti riterrai abbastanza sicuro di te, troverai sempre la stanza così con tutto al suo interno, anche il manichino >> parla tutto d'un fiato girando attorno al manichino per poi prendere la sua borsa ed avviarsi verso l'uscita << Buon lavoro >> ed esce, non sono riuscito a dire niente.

Proprio come mi ha spiegato, " Dominique " prende subito vita, continua a sorridermi ed io arrossisco immediatamente, è difficile guardarla e tenere a mente che non è davvero lei, ovviamente tutto va uno schifo, proprio come con la mia prima uscita con la Feral ed io me ne torno al mio dormitorio dopo un ora abbastanza abbacchiato ma domani tornerò ed a forza di provare sono sicuro che andrà un po' meglio. Mi sento un po' stupido a fare questo tipo di esercizio ma se Rose crede che così io possa farcela lo farò, non mi ha mai deluso ed ogni cosa è stata fatta per me.

" Merda, devo scusarmi al più presto con Rose, sono sicuro che abbia ascoltato i miei pensieri e le mie parole sicuramente non hanno aiutato la mia situazione, praticamente le ho detto che mi ha ' tradito ', che si è presa sempre gioco di me e che non avrei mai dovuto fidarmi di lei. Sono un disastro, come si fa ad essere così idioti! Mi è stata di grande aiuto, ha ascoltato tutte le mie lagne, mi è stata amica ed ha fatto di tutto per venirmi incontro ed io che faccio? La deludo e la ferisco, perché sono sicuro di averlo fatto, l'ho visto chiaramente quel lampo di delusione misto a dolore negli occhi "

<< Complimenti amico, non so come tu ci sia riuscito ma hai fatto infuriare come non mai mia cugina, non l'ho mai vista in vita mia così furibonda, come diavolo hai fatto? No perché l'ho vista arrabbiatissima un sacco di volte, ma mai a questi livelli >> mi domanda dandomi una pacca sulla spalla mentre entriamo nella nostra stanza e ridendo delle mie sventure.

<< Non ridere Albus, la cosa è seria, questa volta credo proprio di essermi cacciato in un guaio enorme, questa non me la perdona facilmente >>

<< Racconta al tuo migliore amico cos'hai combinato questa volta? >> senza perdermi in troppe chiacchiere gli racconto ogni cosa di quel che è successo, di cosa ho pensato e di quel che ho detto.

<< Sei un idiota fattelo dire. Questa te la dovrai cavare da solo, non credo proprio che ti aiuterò, auguri, quella è peggio di un ungaro spinato che protegge i suoi piccoli al momento >>

Con queste parole mi lascia in camera a riflettere su come muovermi, " sicuramente devo chiederle scusa, magari strisciando ed implorando il suo perdono. Forse dovrei scrivere a mamma, lei è una donna, saprà sicuramente consigliarmi sul come agire "

Prima di andare alla guferia scrivo la lettera da spedire a mamma nella speranza che mi risponda al più presto altrimenti vedrò di arrangiarmi, sicuramente devo agire prima di domani, al massimo per stasera, con il consiglio di mia madre o no, cercherò di chiarire la situazione scusandomi e giustificandomi.

Affido la lettera al mio gufo e mi avvio in biblioteca, è ancora presto quindi ho ancora molto tempo per studiare, cosa che faccio immergendomi completamente in essa, sono seduto al tavolo vicino alla finestra così che il gufo possa trovarmi facilmente nel caso mi cerchi quando sono ancora qui.

Ed infatti, non saprei proprio dire quanto tempo dopo, però di sicuro dopo svariate ore, vedo il mio gufo che picchietta contro la finestra a fianco a me, mi alzo velocemente, anche per evitare che disturbi gli altri, apro la finestra ed afferro la lettera e guardo il volatile andare via verso la guferia per poi richiudere la finestra ed accomodarmi al tavolo.

Metto di lato tutti i libri e le pergamene, apro la lettera ed inizio a leggere.

" Caro Scorpius,

Sono contenta che tu mi abbia scritto per un consiglio ma fattelo dire figliolo, sei proprio un coglione, scusa il gergo ma non ho trovato una parola migliore per descriverti, forse avrei dovuto usare sciocco o babbeo ma non avevano lo stesso effetto.

È ovvio che tu abbia deluso e ferito Rose, non ci si poteva aspettare altro dopo che le hai rivolto quelle parole ed ha ascoltato i tuoi pensieri, solo una persona a cui non importa assolutamente nulla di te non l'avrebbe fatto.

Comunque se vuoi farti perdonare basterà scusarti sinceramente e spiegarle perché ti sei comportato così e cosa ti ha spinto a reagire in quel modo. Vedrai che capirà, Rose mi sembra proprio una ragazza intelligente, al massimo ti terrà il muso per qualche giorno ma poi si risolverà ogni cosa, non temere.

Con questo ti saluto ed anche tuo padre ti manda un imbocca al lupo.

Mi raccomando Scorpius, si sincero con lei,

Mamma. "

Mi ha scritto proprio ciò che pensavo di fare, raccolgo tutta la mia roba e mi avvio alla ricerca di Rose, giro tutto il castello ed il giardino, ovviamente alla fine la trovo quando torno per appoggiare le mie cose in camera, dopo quasi un ora che la cerco in lungo ed in largo, saltando, molto stupidamente, anche la cena (senza che me ne renda conto ).

Mi ignora volutamente, con un sospiro prendo coraggio, mi avvicino a lei ed afferrandola per un polso la trascino nella mia stanza visto che mi ostacola con tutte le sue forze cercando di liberarsi dalla mia presa, puntando i piedi a terra ed urlandomi contro ma alla fine la spunto io.

Chiudo la porta alle mie spalle e la guardo mentre mi urla << Fammi uscire immediatamente, io non ho nulla da dirti e tanto meno tu, dopo tutto hai sbagliato a fidarti di me >>

<< Ti prego smettila, sta zitta ed ascoltami un paio di minuti >>

<< Non voglio ascoltarti e tanto meno avrai altri due minuti del mio tempo, spostati immediatamente o giuro che ti schianto >> continua ad urlare e questa volta sfodera pure la bacchetta.

<< Temo proprio che dovrai farlo perché ho bisogno di parlarti per chiederti scusa, mi dispiace immensamente per ciò che è successo, vedere la copia di Dominique mi ha fatto entrare nel panico più totale, ero così nel pallone che non riuscivo a ragionare. Ho detto e pensato un sacco di cazzate, lo so, perché io mi fido di te, ripongo in te una fiducia totale, credo così tanto in te che se un giorno dovessi perderti non credo che riuscirei a riprendermi facilmente. Per me è difficile ma tengo davvero a te, proprio come tengo ad Albus se non ancora di più, e ciò non sarebbe possibile se non mi fidassi di te. È stato il panico e la paura a farmi pensare e dire quelle cose, davvero, non volevo, sono davvero mortificato e non puoi capire quanto mi dispiaccia ma è davvero così >> concludo continuando a guardarla, il suo sguardo non è cambiato mentre le parlavo, il suo visto è impassibile, mi guarda come se non avessi detto assolutamente.

" Non mi perdonerà così facilmente e sicuramente non lo farà ora. Posso solo lasciarla andare e continuare a scusarmi tutti i giorni fino a che non mi avrà perdonato. Mamma l'aveva detto che mi avrebbe tenuto ancora il muso "

Così mi faccio da parte e mentre si allunga impugnando la maniglia mi avvio verso il mio letto, non ho voglia di vederla uscire.

<< Sei proprio un coglione... >>

Il tempo di girarmi alle sue parole che me la ritrovo addosso, mi è salutata in collo stringendo anche le gambe al mio bacino, questo gesto mi ha sorpreso così tanto che, impreparato, a causa dell'impatto cadiamo insieme sul mio letto con Rose completamente avvinghiata a me ma anch'io, senza che me ne rendessi quasi conto, la tengo stretta.

<< Sei proprio debole, non riesci neanche a restare in piedi se una ragazza ti salta in braccio >> mormora con una voce strana, capisco subito che sta piangendo perché la sento singhiozzare contro di me.

<< Eh certo che siamo cascati, non mi aspettavo che mi assalissi così. Ehi... Non piangere, mi dispiace >> inizio ad accarezzarle i capelli cercando di calmarla ed alla fine restiamo così fino a quando si addormenta.

Con delicatezza le tolgo le scarpe, i calzini ed il maglioncino per poi metterla sotto le coperte, chiudo le tende, mi metto il pigiama e la raggiungo sistemandomi accanto a le che, sentendomi, si avvinghia subito a me ed io non me lo faccio alcun problema nel sistemarmi meglio e tenermela stretta.

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