Non capirò mai perché l'uomo inventi cose che nocciono gravemente alla salute, le mette in commercio, le sponsorizza, fa in modo che non si possa vivere senza e poi: sorpresa!! Ci stiamo uccidendo tutti! Direi veramente incomprensibile. A 13 anni ho provato la mia prima sigaretta. Da nessuna parte c'era scritto che faceva così male. Sì è vero, già si cominciava a parlare di effetti collaterali non proprio belli, ma in fin dei conti fumavano praticamente tutti e nessuno, ai miei occhi, stava male. Oggi alla soglia dei quarant'anni ancora fumo. Ho smesso varie volte, la più lunga astinenza è durata più di due anni, ma sono comunque ricaduta nella trappola. Haimè oggi so che il fumo fa male, non potrei non saperlo visto che ovunque se ne parla, ovunque viene scritto e ogni volta che ti accingi a tirare fuori dal pacchetto quel rotolo di carta che avvolge il tabacco, non puoi non leggere la scritta "Il fumo nuoce gravemente alla salute!" "Il fumo ostruisce le tue arterie" "Il fumo uccide" .... AIUTO!

Ma chissà perché dopo un attenta analisi dei rischi e sapendo con coscienza che quella sigaretta potrebbe essere quella che mi darà il colpo di grazia, chissà perché nonostante abbia letto tutto il libro dichiarato come il miglior metodo per smettere di fumare e dove vengono messi in luce tutti i mezzucci che le industrie di tabacco mettono in atto per provocarti la dipendenza da nicotina, chissà perché alzo le spallucce e con un velo di rimorso di coscienza mi porto alla bocca quel piccolo cilindretto di carta e accendo la mia tanto desiderata sigaretta.

Forse perché il tumore che ha ucciso mia suocera è nato dentro di lei indipendentemente dal fumo. Una donna di sani principi, mai stata fumatrice, mai bevuto, mai nulla... 4 mesi e puff... svaniti in un lampo sessantadue anni di vita morigerata.

Forse perché mio padre, fumatore doc, la vita ha deciso di abbandonarlo alla soglia dei sessantasette anni per colpa di un fegato malato e stanco a causa del cibo ingerito nel corso degli anni e dei grandi dispiaceri della vita.

Forse perché a 62 anni, sabato scorso il fratello di mio padre è cessato di esistere in un lampo, stroncato da un infarto nel bagno di casa e il fumo... il fumo che centrava?

Sì, ovviamente starete gridando a gran voce "per quelli citati da te ce ne sono altrettanti che invece il fumo li ha consumati e uccisi!" Tutto vero ma io per il momento ... alzo spallucce e proseguo con il mio rischio calcolato, però, nei miei prossimi quarant'anni, metterò in cantiere di smettere di fumare, ma non perché il fumo fa male (e questo comunque è accertato statisticamente e scientificamente, anche se io voglio far finta di negarlo o di porre fatalismo alle coincidenze della vita: la cosa migliore sarebbe non fumare!), ma semplicemente perché non mi piace pensare a me stessa tutta curva, raggrinzita con la mano tremolante e ingiallita avvicinare un'orrida sigaretta alla bocca e fare la figura della povera vecchia matta e disperata.