Capitolo 6 (parte 1)
Capitolo 6
<< Coco Pops! >> praticamente urlo ma vengo subito distratto dall'arrivo di Logan << Ehi! Wolverin, come va bello? >> lo saluto anche se continuo a lanciare occhiate verso la ragazza all'ingresso del locale che mi guarda come se fossi pazzo, è evidente che non si ricorda di me, come potrebbe? Non ha neanche alzato lo sguardo dal telefono al supermercato.
Logan sbuffa sonoramente << Non ho ancora visto il film, per cui non puoi chiamarmi così se per me non ha ancora senso >>
<< Tranquillo Wolverin, la tua ignoranza in materia non durerà ancora a lungo, conto di rimediare nel giro di una settimana al massimo >> torno a guardare la ragazza che ha realmente catturato la mia attenzione sorridendole << Ciao Coco Pops >>
<< Come prego? >> sussulta e sembra decisamente sconvolta ed alterna lo sguardo da ma ed un punto accanto a me che suppongo sia Edward.
<< Ma sì dai, l'altro giorno al supermercato. Ti ho preso la scatola di cereali e tu non mi hai prestato la minima attenzione >> le spiego sorridendole.
<< Ok... Scusatemi ma devo ammettere che sono un po' confusa >> insiste la ragazza.
A questo punto interviene Sophia prima che possa uscirmene con qualche nuova spiegazione << Erin, ti presento Jay, uno dei gemelli di Edward. Ricordi...? Ti avevo detto che ne aveva due >>
Erin le lancia un'occhiataccia prima di rimproverarla << Per la miseria! Sophia! Non mi avevi detto che sono identici >>
Sophia la liquida come se nulla fosse << Non mi avresti mai creduta se te l'avessi detto >>
<< A me non ha creduto >> si intromette Logan.
<< Ehi nanerottolo tu avevi detto che si assomigliano moltissimo >> lo punzecchia subito.
<< E quindi? È vero, si assomigliano moltissimo, sono uguali >> le fa notare l'ovvio facendomi ridere.
<< Tecnicamente ha ragione lui >> intervengo facendomi battere il cinque da Logan.
<< Va bene, lasciamo perdere, mi sembra una battaglia persa in partenza >> continua a guardare prima me e poi Edward mentre si sfila la giacca per poi fissare lo sguardo in quello di mio fratello << Tu avresti certamente potuto dirmelo >>
Edward si limita ad alzare le spalle << Non è qualcosa che mi ricordo di dire ogni volta che conosco una persona e poi... Sophia ha ragione, normalmente non ci crede mai nessuno, meglio vederlo con i propri occhi >>
Erin si ritrova ad annuire con sguardo concentrato << Forza Logan, dammi la giacca e vatti a lavare le mani >> lo aiuta prendendo lo zaino ed allunga la mano pronta a ricevere quel che ha chiesto << Quindi anche Clayton è uguale a voi due, giusto? >> domanda per sicurezza lanciandoci un altro sguardo.
<< Se vuoi posso farti una foto così puoi controllarla ogni volta che pensi di non vederci bene >> scherzo facendo ridere tutti, anche lei.
<< Perché no, non sono ancora certa di non essere impazzita o di vederci doppio, potrebbe essere un buon promemoria >>
E se prima ne avevo avuta la percezione e pensavo di cercarla adesso sono certo.
<< Pensavamo di fare una serata tra uomini appena possibile, così che i piccoli possano vedere gli X-MEN ma, soprattutto, il piccolo Wolverin capisca le origini del suo nuovo e fichissimo soprannome >> spiego concentrandomi sulla ragazza davanti a me.
<< Una serata tra uomini? >> domanda perplessa.
<< Ma si, te ne stavo parlando ieri sera via messaggio ma io l'ho chiamata tra maschi >> interviene Sophia.
<< Ecco, questa mi sembra una definizione più veritiera perché ci sarà anche qualche uomo ma non lo sono di certo ancora tutti >> commenta guardando apertamente Logan che alza gli occhi al cielo << Sei tu che vuoi fare sempre il pignolo con me >> lo incalza punzecchiandolo.
<< A parte questa piccola parentesi, pensavo che, con il tuo permesso, potremmo organizzarci per venerdì sera. Sabato non c'è scuola o lavoro per noi adulti che saremo con i ragazzi e voi potreste avere una serata intera per riposarvi, dopo tutto, resteremmo tutti a dormire da Clay quindi non vi dovreste preoccupare di niente >>
<< A dormire tutti da Clay? E la povera Juliet? >> domanda subito Sophia ricordandomi un dettaglio che stavo dimenticando.
<< Rettifico, volevo dire che staremo da Andrew >>
<< Andrew? >> chiedono contemporaneamente Edward e Sophia, il primo con espressione scettica e la secondo con una certa preoccupazione.
<< Ma certo! Andrew, lui ha una sala cinema nel seminterrato e poi gli ho già parlato della serata ed ha detto che partecipa anche lui quindi... >>
<< Ehm... Scusatemi?! Giusto per essere certa di aver capito bene, state parlando del fratello di Faith? >> Erin richiama la mia attenzione.
<< Esattamente quell'Andrew, uno dei fratelli di Faith e, se proprio vogliamo essere pignoli, nostro fratello perché lo sai vero noi siamo un'unica famiglia? >>
<< Si giusto, quasi dimenticavo che vostra madre ha avuto il coraggio di fare sei figli anche se, ad oggi, mi mancano anche un paio di voi >>
<< Per Clay non ti ci vorrà ancora molto mentre temo che per una presentazione con il giovincello di famiglia dovrai aspettare ancora un po', Nathan non abita esattamente da queste parti in questo periodo >> spiego.
<< Il militare... >> Erin indica Sophia << mi ha raccontato qualcosa in grandi linee anche se la vostra famiglia mi confonde ancora un pochino ma prima o poi riuscirò a raccapezzarmi in tutti questi particolari >>
<< Avrai sicuramente tempo e modo. Domenica dovreste venire a pranzo, sono certo che mamma sarebbe contentissima se tu e Logan vi uniste a noi >> mi affretto ad invitarla eccitato anche solo dalla prospettiva di averla lì con noi.
<< Oh non credo che sia il caso ma grazie per l'invito >>
<< Jay ha ragione Erin, mamma sarebbe davvero felice se vi uniste a noi >> Edward mi appoggia subito anche se l'ho visto lanciarmi un'occhiata strana.
<< Ok, diciamo che ci penserò? >> Erin è decisamente titubante sulla questione e noi non possiamo certamente insistere anche se vorrei farlo.
<< Quindi posso partecipare alla serata tra maschi venerdì sera? >> l'intromissione di Logan mi fa scoppiare a ridere perché è palese la tensione mischiata all'eccitazione dell'eventuale responso.
<< Vatti a lavare per bene le mani e potrei decidere di farti partecipare a questa famosa serata >>
Logan praticamente si lancia verso il bagno facendoci ridere.
<< Giusto per la cronaca ma chi sareste a questa serata? >> ci interroga Erin sistemando dietro al bancone le giacche, la borsa e lo zaino.
<< Noi gemelli, i bambini ed Andrew >>
<< Dovremmo chiedere anche ad Oliver secondo me >> interviene Edward.
<< Vero, Oliver >> concordo indicando mio fratello.
<< In una volta sola sarà circondato da più uomini di quanti ne abbia avuti intorno in una vita intera >> commenta Sophia guardando Erin << Conosco tutti quanti e sono certa che Logan si divertirà tantissimo e poi... cosa potrebbe mai succedere, i bambini sono due mentre gli adulti dovrebbero essere in cinque >>
<< Va bene, Sophia vi conosce tutti e si fida ed io ripongo la mia più totale fiducia in Sophia quindi... >> le si apre un sorrisetto prima che possa finire la frase << per venerdì potete contare anche Logan anche se non glielo dirò fino all'ultimo secondo quindi, non diteglielo perché penso di usare questa cosa a mio favore per i prossimi giorni >>
Ci troviamo nuovamente tutti a sbellicarci.
È così che ci trova Logan quando rientra << Come mai ridete? >>
<< Cose da adulti tesoro >> lo rassicura Erin.
Ed a questo punto il locale inizia ad affollarsi per cui io ed Edward ci ritroviamo a dover prendere posto, Logan si unisce a noi e, mentre mangia, ci racconta i suoi progressi a scuola oltre a fare i compiti. Dice che preferisce fare così quando passa il pomeriggio al locale così dopo può dare una mano, a quanto pare gli piace cucinare ma le zie non gli fanno fare niente da solo anche se conosce tutte le loro ricette a memoria.
Alla fine dobbiamo rientrare in cantiere, Sophia è così gentile da prepararmi un sacchetto con diversi contenitori che sarò felicissimo di aprire e scoprire le delizie che ci sono all'interno. Mentre siamo in macchina chiamo subito Andrew per informarlo delle novità.
Inutile dire che non è molto felice del fatto che sarà casa sua ad essere distrutta ma non ci mette neanche troppo tempo ad accettare la cosa, poteva andare decisamente peggio. Una volta concordato con mio fratello per la serata, chiamo Oliver invitandolo e lui accetta subito dicendo che porterà la birra così da mitigare l'umore di Andrew. È meno di un anno che ci conosce ma sa già come prendere quel brontolone di mio fratello.
Quando arriviamo in cantiere, incrociamo Clay che aggiorniamo e, prima di separarci Edward ci blocca entrambi.
<< Stasera andiamo al locale di Mason. C'è bisogno di fare una chiacchieratina tra gemelli >>
Non dobbiamo neanche rispondere, non ce n'è bisogno, è come un tacito accordo, quando ci sono affare o chiacchieratine tra gemelli non ci si può tirare indietro, se uno ha già un impegno lo disdice, ci siamo sempre l'uno per l'altro prima di ogni cosa. Beh prima di ogni cosa per me, per loro non è più proprio così ma so di essere subito dopo Max e Juliet per Clay e Sophia per Edward e va bene così, è giusto.
Il pomeriggio passa in fretta, a lavoro c'è sempre un sacco di cose da fare, riesco a prendermi giusto un momento di pausa in cui praticamente mi ingozzo come un animale, cosa a cui, per fortuna, gli operai sono abituati ed infatti non ci fanno neanche più caso.
Sophia praticamente mi vizia, ormai mi conosce troppo bene ed anche se mangio tutto sa i miei punti deboli ed oggi ha colpito nel segno, mi ha messo un'ottima frittata di spaghetti ed un paio di ciambelle paradisiache.
A fine turno Edward mi riaccompagna a casa dopo esserci messi d'accordo con Clay per ritrovarci da Mason nel giro di un'ora così da dare il tempo anche a noi di tornare a casa e poterci lavare con calma senza dover fare le corse.
Infatti, appena entro a casa, sistemo alcuni documenti prima di spogliarmi e buttare tutto direttamente in lavatrice con altri panni che erano già dentro, pronti per il lavaggio di oggi. Avvio il carico e dopo aver acceso un po' di musica in camera da letto, mi infilo in doccia, sospirando di piacere per l'effetto dell'acqua calda dopo una giornata di duro lavoro. Adoro questo momento della giornata, è un tocca sana, mi rilassa e mi ridona energia per la serata, anche se prima ero stanchissimo.
Come sempre mi prendo il mio tempo, la doccia è un rituale per me, nessuno deve o può permettersi di rovinare questo momento. Lascio scorrere l'acqua che non lava via solo il sudore e la sporcizia, elimina pure la stanchezza. Mi ritrovo a gorgheggiare la melodia della canzone che viene riprodotta in camera mia, non riesco a ricordare il titolo ma anche se è bellissima, al contempo, è piuttosto triste, malinconica.
Dopo diverso tempo e parecchie canzoni, chiudo l'acqua uscendo dalla doccia ed infilandomi l'accappatoio. In casa mia, dei miei familiari, con mia madre sono l'unico che preferisce non usare un semplice telo, tutti gli altri trovano che sia più comodo, hanno anche cercato di convincermi ad usarlo, l'ho anche provato qualche volta ma trovo che non sia né efficace ne pratico come invece lo è l'accappatoio.
Mi sento un po' agitato oggi, non so di cosa mi vogliano parlare i miei fratelli o comunque Edward ma so di cosa voglio parlargli io. Non ho dubbi sul fatto che mi appoggeranno, l'hanno sempre fatto come io ho sempre sostenuto loro, ma questa volta mi sento irrequieto. So perfettamente che è sciocco da parte mia ma non riesco a farne a meno.
Ecco perché mi vesto in fretta, mi asciugo velocemente i capelli, spengo lo stereo, chiudo tutte le serrande e mi avvio all'ingresso dove recupero giusto il portafoglio, le chiavi di casa ed il telefono. Guardo l'ora e so di essere in anticipo ma mi avvio a piedi, una passeggiata dovrebbe farmi bene per rilassarmi o distrarmi.
Camminare mi fa bene, l'aria fresca e frizzante mi mette di buon umore e poi ho incontrato lo sciocco labrador di una conoscente che mi ha fatto un sacco di feste mettendomi di buon umore. È proprio vero che i cani possono migliorarci la giornata, per me è naturale sorridere appena ne vedo uno.
Ormai è un po' che ci penso e sono sempre più convinto di volermene prendere uno per me e credo proprio che lo farò appena la mia nuova casa sarà pronta. Così che non debba tenerlo chiuso in un piccolo appartamento ma da poterlo lasciare libero di scorrazzare per la proprietà della mia famiglia. Magari all'inizio, per il suo primo anno monterò una specie di recinsione che terrò chiusa solo quando non ci sono ma una volta addestrato potrà correre liberamente. Alla fine ci sono delle recinsioni ai confini della proprietà, le abbiamo ristrutturate l'anno scorso visto che erano ancora quelle originarie ed ormai cadevano a pezzi.
Senza contare che Andrew aveva appena trovato Boody e non voleva rischiare che si perdesse o altro anche se, alla fine dei conti, quel cane segue ovunque mio fratello, è la sua ombra, dove va uno trovi anche l'altro.
Arrivo al Mason's e, come immaginavo, i miei fratelli non sono ancora arrivati, infischiandomene entro per fare due chiacchiere con il nostro vecchio amico. Ormai non riesco neanche più a ricordare quando abbiamo conosciuto Mason, ormai fa un po' parte della famiglia anche se lui è molto ritroso a riguardo, non ha esattamente avuto dei grandi esempi ed un grande appoggio a livello familiare. È rimasto abbastanza scottato da quelli che avrebbero dovuto amarlo e proteggerlo che ormai tende a rifiutare determinate cose, come il pranzo della domenica.
Mamma ha provato ad insistere per un po' ma alla fine ha lasciato perdere, capisce e comprende, come tutti noi, i bisogni di Mason. Però siamo sempre contenti quelle volte in cui decide di partecipare ai pic-nic, essendo all'aria aperta, si sente meno in difficoltà in quelle occasioni e poi gli piace troppo giocare a football con noi.
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