Capitolo 4 (parte 2)
Quando parcheggio riesco solo a vedere mio fratello che mi lancia un'occhiataccia che lascia trasparire quanto è arrabbiato con me mentre i miei gemelli se la ridono. Mi allaccio la cintura degli attrezzi in vita avvicinandomi a loro.
<< Smettetela di fare le iene ridens >> li riprendo facendoli ridere ancora di più, li spintono prima di aggiungere << Forza, andiamo a darci da fare >>
<< Noi è due ore che lavoriamo, sei tu che te ne sei stato in panciolle >> commenta subito Clay.
<< Tutta colpa del tuo gemello >>
<< Come può essere colpa mia se ero qui? >> domanda Edward mentre continua a prendermi in giro.
<< Va al supermercato a comprarti qualcosa... >> lo scimmiotto guardandolo male.
Entrambi scoppiano nuovamente a ridere << Ma io intendevo in un orario diverso da quello di lavoro >> ci tiene a farmi notare quel rompiscatole.
<< Certo che stamani sei proprio carino sai? >>
<< Pensavo che fosse scontato che intendessi che potevi andare, magari, ad ora di pranzo o la sera o magari sabato e domenica quando i cantieri sono chiusi >> insiste Ed.
<< Dirmelo prima no vero? E comunque non c'ho pensato va bene? Pensavo che ci avrei messo meno tempo, sono andato piuttosto presto, pensavo di arrivare in cantiere almeno un ora fa ed invece come avete potuto vedere non è andata così >>
<< Ti sei perso nel supermercato? >> domanda Ed e, contemporaneamente, Clay chiede << Sei per lo meno riuscito a comprare qualcosa? >>
<< No, non mi sono perso nel supermercato e si, sono riuscito a comprare qualcosa >> sorrido in automatico ripensando alla ragazza che saltellava in maniera tanto buffa.
<< Sorride? Perché sta sorridendo? >> Edward evidentemente si sta rivolgendo a Clay visto che lo guarda.
<< Non lo so, come mai sei felice? Tu odi il supermercato, di solito protesti per giorni interi dopo essere stato a fare la spesa >> mi fa notare Clay, come se non lo sapessi.
<< Ma smettetela di fare gli scemi, non sono felice, ho solo visto una cosa buffa mentre ero lì e niente, continuo ad odiare quel posto infernale >> gli faccio presente perché, per quanto l'incontro di stamani possa essere stato divertente ed un po' fuori programma, continuo ad essere fedele al mio pensiero.
<< Avete finito di prendervi il thè con i biscotti signorine! >> tuona Andrew avvicinandosi a noi.
<< No, per la verità li stiamo ancora aspettando, il servizio è un po' lento oggi >> intervengo subito, è più forte di me.
<< Tu farai meglio a tenere a freno quella linguaccia che ti ritrovi ed a darti una mossa, dovrei farti lavorare due ore in più stasera da solo giusto per ricordarti che hai dei doveri da rispettare >> mi rimprovera ancora.
<< Agli ordini capo, mi metto subito a lavoro >> dopo avergli fatto un mezzo inchino entro nel cantiere di quella che sarà casa mia pronto a mettermi all'opera con la squadra assegnatami.
Le fondamenta sono già state costruite e sistemate, al momento ci stiamo occupando dello scheletro della casa così da poter fare il tetto al più presto ed essere pronti quando inizieranno le prime piogge. In settimana sicuramente inizieremo ad occuparci proprio del tetto proprio come farà Edward per il suo cantiere visto che siamo più o meno allo stesso punto, mentre quella che sarà casa di Faith è già più avanti nei lavori.
Non che sia troppo sorpreso da questo visto che dell'abitazione di Faith se ne sta occupando Andrew e sono certo che, quando non ha niente da fare o vuole scaricare un po' di frustrazione, mio fratello ci lavori anche durante il fine settimana da solo. Infatti mentre noi non abbiamo ancora iniziato a lavorare sul tetto, Andrew ha iniziato proprio stamani, una delle consegne di materiali che aspettavamo era appunto anche per quello.
Passo tutta la giornata a concentrarmi ed a lavorare con più energia del solito, a fine giornata Andrew non ha niente da ridire visto che, grazie alla collaborazione di tutta la squadra, anche se sono arrivato in ritardo siamo rimasti in linea con i tempi prestabiliti.
Sono stanco da morire ma stasera sono a cena a casa di Clay e Juliet, dove ci saranno anche Edward e Sophia che mi passeranno a prendere tra un ora. Per cui rientro al mio appartamento velocemente, ricordandomi di prendere le ultime cose comprate all'alimentari questa mattina dal bagagliaio e salgo cercando di non fare troppo rumore.
Come chiuso la porta d'ingresso alle mie spalle tiro un sospiro di sollievo. Lascio sul tavolo in cucina la roba e me ne vado dritto in bagno. Dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, la doccia è sempre un vero e proprio toccasana. Riesce a farmi sentire subito meglio, i muscoli si rilassano ed è quasi come se la fatica venisse lavata via.
Ci passo parecchio tempo sotto il getto di acqua calda, faccio quasi fatica ad uscirne perché si sta troppo bene. Ho perso quasi mezz'ora sotto l'acqua così mi ritrovo giusto con il tempo di asciugarmi e vestirmi prima che arrivino Edward e Sophia.
Mi vesto ed una volta pronto vado a sedermi sul divano, stavo quasi per sdraiarmi un po' quando è suonato il campanello. Speravo quasi di potermi fare una piccola penichella sul divano ma evidentemente non era destino. Con il portafoglio e le chiavi in tasca, guardo il monitor e vedo Sophia. Alzo la cornetta.
<< Arrivo >>
<< Ti aspettiamo in macchina >> mi risponde, come sempre.
Attacco il ricevitore ed esco, chiudo bene la porta con tutte le mandate possibili e scendo le scale. Li trovo subito, ormai Sophia ha iniziato a lasciarmi il posto davanti quando sa che ci sarò anch'io in macchina con loro. Un po' mi dispiace, ho provato ad insistere affinché restasse lei al posto accanto al guidatore, ma a quanto pare va bene così, anche Edward sembra essere d'accordo ed alla fine mi sono arreso pure io.
<< Buona sera colombelle, che si dice dal vostro nido d'amore? Anzi! Non ditemelo, non vorrei che si finisse per mettere in imbarazzo qualcuno >> esclamo girandomi a guardare Sophia che arrossisce.
<< Quanto sei scemo >> commenta subito Edward << Ti diverti proprio a mettere in imbarazzo il mio povero amore >>
<< Ma smettila che lo so che ti piace ancora di più quando è rossa >>
<< Sophia mi piace sempre, indipendentemente da tutto >>
<< Oh ma che amore! >>
<< Va bene! Fatela finita grazie! Comunque non si dice niente >> Sophia interviene perché conosce abbastanza bene le mie diatribe con Ed e sa che potremmo tirare avanti per tutta la notte << Ed mi è appena venuto a prendere al negozio, oggi ho chiuso io visto che sarà Erin ad aprire domani >>
<< Erin... Erin... Erin... quando incontrerò questa tua famosissima amica? È scandaloso il fatto che non l'hai presentata ancora a nessuno di noi >> la rimprovero.
<< Beh... Tecnicamente Erin ha già conosciuto Edward, Andrew e Juliet. Quindi non è vero che non è stata ancora presentata a nessuno... Inoltre Faith ed Oliver l'hanno conosciuta qualche giorno fa in negozio >> mi fa presente Sophia.
<< Io non l'ho ancora conosciuta! >> esclamo come se fosse una cosa scandalosa.
<< Domani dopo pranzo sarà in negozio, va a prendere Logan a scuola e rientra >>
<< Sophia questo è un invito a pranzo? >> domando.
<< Se vogliamo essere precisi è un invito dopo pranzo >>
<< Pignola >> scherzo facendole la linguaccia.
Edward parcheggia davanti a casa di Clay, scendo subito dall'auto.
<< Forza ragazzi, vi voglio scattanti, non ci vedo più dalla fame >>
<< E quando mai non è così? >> domanda Edward.
<< Dovremmo comprargli una scorta di Fiesta visto che " non ci vede dalla fame " >> scherza Sophia facendo le virgolette con le mani.
<< Questo è un vero colpo al cuore, non solo uno dei miei gemelli, ma anche una delle mie future cognatine si prende gioco di me >> mi porto una mano al petto, proprio all'altezza del cuore con aria drammatica << Lo sento, potrei morire per questa vostra insensibilità su un punto così delicato per me >>
<< Ma falla finita >> passandomi accanto Edward mi spintona ridendo con Sophia sulla quale tiene un braccio sulle spalle.
Quando Edward bussa è Clay ad aprirci, entriamo nell'ingresso dove sistemiamo le giacche, Sophia si avvia per prima in cucina tenendo un vassoio in mano, ha sicuramente portato qualcosa, come tutte le volte che ceniamo insieme a casa di Juliet e Clay. Le ragazze si salutano come se non si vedessero da giorni anche se sicuramente ieri si sono incontrare.
Clay ed Edward seguono subito Sophia in cucina mentre io mando un messaggio ad un paio di amici, che mi avevano invitato per una birra all'ultimo secondo, spiegando loro che ero già a cena da mio fratello e che ero troppo stanco per uscire e raggiungerli dopo. Alla fine anche domani mi dovrò svegliare presto ed anche se mi fa sempre piacere andare fuori con i miei ex compagni dell'università, per me è un bel tratto in macchina da fare per raggiungerli.
In realtà è già da un po' che non amo uscire con loro, sono sempre a ricordare i vecchi tempi, a parlare di conquiste varie ed eventuali o a provarci a caso con la prima ragazza che gli capita sotto tiro. Nessuno di loro ha un lavoro full time o minimamente pesante come il mio, non si rendono conto che durante la settimana, dopo una lunga giornata, l'unica cosa che voglio fare è rilassarmi, non certamente mettermi in macchina e guidare per un ora andando da loro ed un'altra ora per tornarmene a casa. Quando poi il giorno dopo dovrei anche svegliarmi presto " no, non se ne parla proprio "
I ragazzi si sono spostati in sala da pranzo, lo capisco dai rumori e seguendo il suono delle loro voci. Mi affaccio alla stanza e mi appoggio allo stipite, mi piace sempre osservarli, è un po' come se potessi vedere ciò che desidero pure io, la complicità con un'altra persona ed il legame che si viene a creare che è ancora meglio di quello che già abbiamo.
Quando li guardo, tutti e quattro insieme, so quello che vedo, una grande famiglia che diventerà ancora più numerosa visto che sta nascendo adesso e che con il tempo non potrà far altro che crescere, proprio come tutti noi.
<< Jay che fai lì? >> domanda Sophia.
<< Vieni a tavola, sarai sicuramente affamato >> commenta Juliet facendomi segno come Clay richiama il piccolo Max a tavola visto che è in camera sua.
<< Puoi scommetterci, la mia fame è una garanzia >> scherzo facendoli ridere tutti.
Angolo autrice:
Buongiorno a tutti, mi sono svegliata all'alba solo per finire l'ultimo pezzo del capitolo, non volevo rischiare di essere troppo stanca stasera e lasciarvi senza il capitolo. Ad ogni modo, scusate ancora per il ritardo ma a lavoro è un delirio. Ringrazio tutti quelli che mi sostengono votando tutti i capitoli, scusate se non vi nomino uno ad uno in questo capitolo ma ho una certa fretta :-D Il prossimo capitolo sarà domenica o lunedì.
Vi auguro una buona giornata e buona lettura a tutti!! <3
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