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(Sophia) Capitolo 9 (parte 2)


Angolo autrice:

Oggi, invece dei ringraziamenti (anche se, sono immensamente grata a chi ha trovato un paio di minuti per commentare e mettere la stellina), vorrei fare gli auguri a tutti quanti, spero vivamente che abbiate una giornata serena!






<< Zia Sophia! >> Logan urla dall'altra parte del telefono e sembra davvero felice.

<< Ciao piccolo, come ti senti? Erin mi ha detto che avevi la febbre >>

<< Sto bene zia >> dal tono che utilizza so che sta guardando male Erin per avermi detto che stava male << E tu come stai? Sei in una città nuova tutta sola, la tua mamma ieri diceva che è un po' preoccupata per te perché non le hai ancora telefonato. Quindi le ho detto di non temere visto che senti zia Erin tutti i giorni >>

<< Hai fatto bene comunque non c'è davvero bisogno di essere in pensiero per me. È vero, la città è nuova ma non sono da sola, ho già incontrato diversi amici, tra poco incontrerò una nuova amica, si chiama Brooke ed è davvero simpatica >> lo rassicuro perché è evidente che mamma ha fatto preoccupare anche lui.

<< Non ci starai mica sostituendo vero zia? Quando anch'io verrò a vivere là mi vorrai ancora bene vero? >>

<< Ma certo Logan >>

<< Bene, allora mi raccomando, non dimenticarti di me >>

<< Non potrei mai farlo, quest'anno avremo un natale davvero speciale, in una nuova città, con il locale che apriremo e con tanti nuovi amici >>

<< L'importante è che tu e zia Erin sarete con me, del resto non mi importa nulla >>

So esattamente quanto siano vere le sue parole, invece di scrivere la classica lettera a Babbo Natale, piena di giochi o con richieste di cuccioli, l'anno scorso, con grande impegno, ha espresso solo il desiderio di passare un natale felice ed allegro con me ed Erin.

Quando abbiamo letto la sua lettera ci siamo rese conto di quanto, davvero, Logan percepisca le tensioni che ci sono state tra Erin ed Amanda, della paura che prova al pensiero di essere lasciato, soprattutto da Erin. È come se lui ricordasse quanto Amanda, anche prima di andar via, lo abbia curato sempre molto poco al contrario di Erin.

<< Lo so e vedrai, questo natale sarà davvero speciale, me lo sento >> lo rassicuro ancora una volta.

<< Bene, se lo dici te ci credo >> in sottofondo sento Erin urlare " Che vuol dire che se lo dice lei ci credi? " << È perché zia Sophia dice sempre la verità mentre tu dici o fai cose assurde >> scoppio a ridere perché so esattamente quanto Logan sia serio.

Alla fine saluto anche Logan, sono davvero assurdi e non mi stupisce affatto che siano parenti ma, la serietà e le capacità del bambino mi spaventano un po', se già a cinque anni è in grado di capire e pensare certe cose non so proprio come faremo quando entrerà nel periodo dell'adolescenza.

Guardo l'orologio e, anche se parecchio in anticipo, decido di andare in palestra da Brooke. Per fortuna ha detto del mio possibile arrivo quindi, la signora alla reception, molto gentilmente, mi accompagna attraverso la palestra, sono un po' confusa quando entriamo in piscina.

La signora mi spiega subito che, essendo sabato, il corso viene seguito da molte donne quindi usano la sala più grande della palestra e, a causa di alcuni lavori in corso al corridoio dell'altro ingresso alla sala, per ora si deve attraversare la piscina per arrivarci.

È quasi inutile dirlo ma, il mio imbarazzo era alle stelle quindi, ho cercato di non guardare nessuno e tanto meno verso la piscina. La signora mi ha lasciato all'ingresso della sala prima di andare via e, a causa del caldo che mi arriva dalle spalle, mi tolgo la giacca ed anche il cardigan rimanendo a mezze maniche.

Alle mie spalle cerco di ignorare tutti i rumori delle bracciate, di gente che si tuffa, delle chiacchiere, il fischietto di un allenatore e qualunque altra cosa stiano facendo in quell'enorme piscina.

Osservo Brooke che mostra diverse tecniche avvicinandosi alle sue allieve e correggendo ad ognuna di loro i movimenti che sbagliano, tra un'allieva e l'altra si rende conto del mio arrivo e mi saluta, cosa che faccio anch'io alzando la mano.

Non credevo che avesse davvero tante persone nel suo corso, lei è da sola e sembra riuscire a gestire bene tutte e venti, tra ragazze e signore. Brooke è a suo agio nell'insegnare, ho sempre pensato che i corsi di autodifesa li tenessero solo uomini anche se, mi è subito evidente che, Brooke è più che qualificata e competente.

<< Sophia? >> mi sento chiamare e, questa volta, non posso proprio non girarmi.

Avevo già inquadrato la voce come quella di uno dei gemelli, Edward, quando mi sono voltata mi sono ritrovata difronte a me proprio lui e per poco non mi è preso un colpo o, ancora peggio, sono riuscita a non svenire però, ancora una volta, mi sono completamente ammutolita davanti ad Edward.

<< Ciao, non sapevo ti fossi iscritta a questa palestra >> continua a parlarmi ma non capisco proprio come fare.

Dopo la prima occhiata, mi è stato subito perfettamente chiaro cosa stesse facendo Edward in palestra, già prima pensavo che non ne avesse assolutamente bisogno, ma ora, ne ho avuto assolutamente la conferma.

Sposto immediatamente lo sguardo nella speranza di non morire per auto combustione e di riuscire a parlare, anche solo a salutarlo.

Edward, in tutto questo, non sembra minimamente a disagio, sembra quasi che, quella tutta bagnata, gocciolante ed in costume da bagno sono io e non lui, sento di essere arrossita come poche volte prima e non so proprio che pesci prendere.

<< Guarda un po' chi si vede da queste parti! Malandrina che non sei altro, hai saputo che noi gemelli veniamo a farci una nuotata in palestra tutti i sabati quando finisce l'estate e sei venuta a trovarci giusto per ammirarci un po' >> sorpresa mi giro nuovamente verso Edward e, accanto a lui, è arrivato anche Jay che è nelle stesse condizioni del fratello.

<< Cosa? >> praticamente lancio un acuto << Non... No! Non è vero! Non sapevo minimamente che eravate qui, tanto meno... >> con la mano li indico per fargli capire che mi riferisco al loro abbigliamento << Oddio! >> sbotto esasperata girandomi e dando le spalle ad entrambi.

Edward non fa una piega, rimane in silenzio, mentre Jay scoppia a ridere e si, ormai sono in grado di distinguere le loro risate.

<< Invece di ridere di me, non potreste vestirvi o comunque mettervi qualcosa addosso per favore? >>

<< Sul serio? Ahah >> Jay continua a ridere << Sai che sei la prima ragazza che mi chiede di rivestirmi? Di solito sono piuttosto felici di vedermi in condizioni del genere >>

<< Jay... >> sembro un cane bastonato e me ne rendo conto ma davvero non posso farcela.

<< Vuoi smetterla? La stai mettendo, di nuovo, in difficoltà >> è Edward che, come al solito, cerca di venirmi in contro.

<< Ah... Capisco, effettivamente hai ragione, Edward non è proprio una gran bella visione, anch'io fossi in te preferirei che si coprisse >>

<< Ma che dici Jay! Non è certamente Edward il problema, voglio dire, è incredibile, non ha assolutamente niente che non vada è che... Oddio, ma cosa mi fai dire! >> mi porto le mani alla faccia perché vorrei tanto sparire o scavare una buca per potermi nascondere << Quel che voglio dire è che sono io il problema ok? >>

Jay alle mie spalle continua a ridere sommessamente, la lezione di Brooke nel frattempo è finita e le allieve stanno uscendo dalla sala. Le vedo chiaramente lanciare diverse occhiate alle mie spalle.

<< Ad ogni modo non sapevo che foste qui >> mi schiarisco la voce << Sono qui per Brooke, aveva lezione e visto che ero in anticipo ho pensato di entrare per dare un'occhiata >>

<< A me ed Edward >>

<< Alla lezione di Brooke! >> esclamo girandomi per guardarlo male dimenticandomi del perché mi ero girata e, questa volta, con mio grande sollievo, indossano entrambi un accappatoio.

<< Lascialo perdere, Jay ha il cervello bacato da tutta la vita >> fa un gesto di noncuranza in direzione del gemello che lo guarda con grande scetticismo.

Guardo un attimo Edward e, dopo averci pensato un secondo mi faccio coraggio << Ciao >>

<< Ciao >> risponde sorridendomi.

<< Sophia! Hai visto la mia lezione? Secondo te sono una brava insegnante? >> Brooke mi arriva alle spalle buttandosi ad abbracciarmi prima di rendersi conto che sto parlando con qualcuno << Ma ciao! Edward? >>

Con un dito indica entrambi i gemelli senza capire chi è dei due quello che ha incontrato con me per la prima volta, dalla sua faccia si deduce che è davvero confusa da quel che si trova davanti.

<< Mmm... Oliver ha detto che siete tre, non credevo foste davvero così identici quindi... Tra voi c'è quello che ho conosciuto, Edward? >>

<< Ciao Brooke, è un piacere vederti, come stai? >> la saluta Edward << Posso presentarti mio fratello? Lui è Jay >>

<< Piacere di conoscerti, ho sentito parecchie cose di te e accidenti, Mason non scherzava, a guardarti non direi mai che sei in grado di mettere al tappeto qualcuno >>

<< Desideri una prova? >> il sorriso di Brooke è abbastanza machiavellico, incute un certo timore.

<< No grazie, mi piace avere tutte le ossa al loro posto >> le sorride con divertimento << Insomma, quali sono i vostri programmi ragazze? >>

<< Niente di che, vado a farmi una doccia veloce, mi cambio ed andiamo a pranzare qui da qualche parte all'interno del centro commerciale >>

<< Sessione di shopping? >>

Non so se è la mia smorfia o qualcosa che fa Brooke, fatto sta che, dopo la sua domanda ed averci guardate un secondo, Jay scoppia a ridere ed anche Edward se la ride.

<< La risposta è un no piuttosto evidente beh, non so mio fratello, ma se non vi dispiace un po' di compagnia mi farebbe piacere unirmi a voi dopotutto anche noi abbiamo finito con il nostro allenamento ed io ho una fame da lupi >>

<< E quando mai non è così? >> commenta Edward.

<< Ma certo! Perché non vi unite a noi >> Brooke parla contemporaneamente ad Edward.

<< Ottimo allora chi prima finisce aspetta gli altri >>

<< Jay! Non puoi auto invitarti così, magari Sophia voleva passare del tempo solamente con Brooke >>

Mi sento tirare in ballo da Edward ed improvvisamente tutti guardano me << Assolutamente no, per me va benissimo se venite a pranzo anche voi con noi >>

<< A Sophia basta che ci rivestiamo >> Jay ride nuovamente di me ed io mi ritrovo a gonfiare le guance con l'aria ed incrociare le braccia in modalità offesa.

<< Non prendertela, Jay è fatto così, se ti prende in giro è perché gli stai simpatica altrimenti non lo farebbe >>

<< Bene, allora chi fa prima aspetta gli altri. Tu cosa fai? >> mi chiede Brooke << Aspetti tutti noi fuori o vieni nello spogliatoio con me? >> mi giro a guardare un attimo i ragazzi e Jay, come al solito, mi mette in imbarazzo.

<< Mi spiace ma con noi non puoi venire, potrebbe venirti un infarto visto che dobbiamo fare la doccia. Inoltre, ci saranno altri maschietti >>

<< Scemo! >> mi giro a guardare Brooke << Fammi strada >>

Anche Brooke ride per l'uscita di Jay mentre mi avvia verso gli spogliatoi con me al seguito.

<< Ammetti che questa era proprio carina, ci stava >> questo è quello che mi dice la mia amica tra le risate.

<< Non mettertici anche tu, basta Jay per farmi morire dall'imbarazzo >> 

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