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(Sophia) Capitolo 7 (parte 2)




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Andrew appoggia la teglia sul piano << Signori, se volete fare uno spuntino sarà meglio che vi laviate le mani >> mentre li avvisa si sta già avviando verso il lavabo che c'è.

Spacchetto la teglia tirando fuori anche un po' di tovagliolini e bicchieri di plastica << Ho preprato delle ciambelle ma, non sapendo se qualcuno è allergico a qualcosa, ho pensato di portare anche dell'acqua fresca e del caffè. So che non è la stessa cosa però... >>

<< Caffè? >>

<< Sophia ti sei appena fatta un nuovo ammiratore, per conquistare il nostro orso basta nominare il caffè >> Jay ride beccandosi una spinta dal fratello.

<< Idiota >>

Meno male che ho pensato bene di farne venticinque di ciambelle perché, nel giro di dieci minuti, sono finite tutte quante ed anche il caffè è stato apprezzato molto, soprattutto da Andrew.

<< Grazie per averci preparato queste ciambelle, erano davvero molto buone, oserei dire le migliori che io abbia mai mangiato >> Edward si complimenta con me scatenando un'altra volta il mio imbarazzo che ero, finalmente, riuscita a sedare un po'.

<< Queste ciambelle erano incredibili, è vero che mangio qualunque cosa ma sul serio, Ed ha ragione, erano sublimi. Se le preparerete anche qui al locale andrò in banca rotta molto presto >> concorda immediatamente Jay.

<< Io dovrò stare attento affinché Max non le scopra mai se davvero le venderete qui altrimenti sarà la fine per me e Juliet, mio figlio adora i dolci, è davvero difficile riuscire a controllarlo quando si tratta di zuccheri. Dovresti vederlo quando assume troppo zucchero, sembra drogato, non riusciamo più a fermarlo e sembra non stancarsi mai >> mi racconta Clay ridendo al ricordo.

<< Sembra davvero carino >>

<< In famiglia è l'unico che riesce a battere la mia incredibile bellezza >> interviene ancora Jay.

Quel che mi distrae però è Booby che, finalmente, dopo aver fatto un giro intorno alle gambe del suo padrone, si accorge di me quindi mi si avvicina scodinzolandomi attorno tutto felice ed io, immaginavo ci fosse anche lui, mi sono preparata.

Estraggo dalla tasca del pantalone un biscotto << Posso darglielo? >> prima ovviamente chiedo il permesso ad Andrew, non vorrei si arrabbiasse o che magari il cane avesse qualche problema.

<< Ma certo, quel cane mangia e beve qualunque cosa abbia a portata di muso >> Andrew è al secondo bicchiere di caffè e sembra molto più calmo di prima.

MI abbasso sulle ginocchia spezzando il biscotto a metà, Booby si alza subito sulle zampe anteriori poggiandomele su un ginocchio, è subito pronto a ricevere la prima parte di biscotto quando Andrew lo riprende.

<< Ehi! Cosa ti ho insegnato? Un po' di educazione con le signorine, avanti, mettiti seduto e ringrazia >>

Booby, che capisce subito il padrone, dopo averlo ascoltato si mette subito a sedere di fronte a me ed abbaia una volta.

<< Ecco, così si fa, bravo >> Andrew si complimenta con il cane facendogli una carezza sulla testa << Adesso puoi dargli il biscotto >>

Allungo una mano abbastanza stupita da quel che è appena successo << Ha abbaiato una volta >> non mi rendo neanche conto di aver parlato ad alta voce visto che fisso il cane.

<< Tu gli hai portato un biscotto e lui ti ha ringraziato, a modo suo >>

<< Sono davvero stupita, non ho mai visto niente del genere >> commento con sincerità mentre allungo anche l'altra parte del biscotto al cane che accetta il cibo con gioia.

<< Booby è un cane intelligente, molto più di quello che sembra >> scherza Jay.

<< Ed essendo ancora un cucciolo è sempre pronto a giocare, cosa che ci aiuta moltissimo quando Max riesce a sfinirci tutti ma vuole ancora giocare >> si inserisce anche Clay nella conversazione.

Booby è davvero un cane socievole, è evidente che è un incrocio infatti, suppongo che, Andrew l'avrà preso in canile. Quel che si percepisce e vede immediatamente è proprio il legame tra cane e padrone, è evidente che Booby è particolarmente affezionato ad Andrew.

Ogni poco controlla dove si trova Andrew, quasi come se avesse paura di perderlo e non ritrovarlo più, inoltre, è come se ricercasse costantemente l'approvazione del padrone che, proprio come il cane, è sempre attento a cosa combina e dove si trova il suo amico a quattro zampe.

Certo, si dice che il cane sia il miglior amico dell'uomo proprio perché di norma il rapporto tra cane e padrone è molto stretto ma, loro due, è proprio come se fossero legati da un qualcosa di particolare ed è davvero una cosa molto bella da vedere.

Osservo Booby che, per l'appunto, si avvicina nuovamente al padrone sedendosi praticamente sullo scarpone di Andrew mentre lo fissa in attesa, il ragazzo non si fa pregare troppo visto che si abbassa iniziando ad accarezzargli la testa fino a quando, dopo che il cane si butta a pancia all'aria così, gli gratta la pancia come desidera Booby.

<< Hanno proprio un bel legame >> mormoro più a me stessa che ad altri ma Clay mi risponde ugualmente.

<< Andrew l'ha trovato in mezzo ai boschi, ancora un po' e sarebbe morto, il veterinario ha detto che Drew è riuscito a salvarlo giusto in tempo >>

<< L'hanno abbandonato? >>

<< Già, aveva davvero poco più di un mese, secondo il veterinario era fuori già da qualche giorno infatti faceva impressione, era tutto pelle ed ossa >>

<< L'uomo sa essere davvero crudele >> commento alla fine rimettendomi in posizione eretta.

In tutto questo, l'unico che si limita ad osservarci in dispare, senza fare alcun commento, è Edward. Cerco di non farmi prendere dal mio solito mutismo visto che i ragazzi sembrano davvero ben disposti nei miei confronti. Non accennano minimamente al mio comportamento di quattro giorni fa e, tanto meno, al mio tono di voce decisamente basso o ai miei modi abbastanza schivi.

Così, per evitare ulteriori imbarazzi da parte mia mi do un'occhiata attorno e, per la prima volta, mi rendo conto che in questi giorni i lavori sono decisamente andati avanti, il pavimento è stato completamente smantellato, le pareti sono state finite di essere preparate per la riverniciatura e ci sono diversi buchi dai quali si possono vedere dei tubi.

Oltre a tutto questo, tutto lo sporco che era stato creato lunedì, invece di aumentare, sembra essere addirittura diminuito e, suppongo, l'abbiano smaltito come dicevano già lunedì.

<< Però... >> è tutto ciò che riesco a dire.

<< Eh già, abbiamo finito con la demolizione, adesso stiamo togliendo di mezzo tutti i detriti così da mandarli a smaltire e, domani,

<< Se non troviamo intoppi, nel giro di due o tre mesi dovremmo riuscire a completare tutti i lavori, contando che siamo praticamente a fine della prima settimana siamo riusciti a dare un buon inizio, il punto è che la demolizione è sempre la fase più veloce del lavoro >> finalmente, Edward parla per la prima volta da quando sono arrivata.

<< Ed ha ragione, questa è la parte più facile e veloce, se dovessimo solo cambiare i pavimenti, dare una pitturata ed aiutarti a montare i mobili ci avremmo messo di meno ma, gli impianti elettrici ed idraulici richiedono diverso tempo. Come gli infissi, è vero che li abbiamo ordinati quindi non perderemo tempo nel farli noi però, anche per il rivenditore, ci vuole un po' di tempo. Infatti, parlandone ieri mattina con Faith, mi ha detto che ti ha dato le prime cose da scegliere così da poterle ordinare >> è Andrew a parlare.

<< Si, ieri in giornata le ho riportato i campioni di pittura e quelli dei pavimenti, ho impiegato una serata intera ma alla fine sono riuscita a spuntarla >> confermo.

<< Vedrai che tra oggi ti contatterà per portarti a scegliere gli infissi visto che, prima li ordiniamo prima arriveranno >>

<< Devo sceglierli da sola? Io non ci capisco assolutamente nulla di infissi >> ammetto subito abbastanza spaventata dall'idea di dover prendere una decisione da sola su un qualcosa in cui decisamente non sono preparata.

<< Tranquilla, ci sarà Faith con te, lei ed il rivenditore sapranno sicuramente consigliarti al meglio, non dovrai scegliere da sola inoltre, è proprio per questo genere di cose che un architetto affianca il cliente, per guidarlo nelle scelte migliori >> Andrew riesce a bloccare e sedare in un colpo solo tutte le paure che mi stavano sorgendo per questo nuovo compito.

<< Meno male. È che non ci capisco davvero niente e non vorrei fare la scelta sbagliata >>

<< Sarebbe difficile fare la scelta sbagliata con gli infissi, il venditore che utilizziamo ha degli ottimi prodotti quindi, qualunque cosa sceglierai andrà benissimo, è più un fatto di estetica e di scegliere la tipologia di vetro da utilizzare >> anche Edward interviene.

<< Edward ha ragione, questo fornitore di infissi è senza dubbio il migliore in zona è per questo che tendiamo a portare tutti i nostri clienti lì. Poi, se non ci sono urgenze nel progetto tendiamo a creare noi il telaio per gli infissi ma, i vetri, li acquistiamo sempre da lui. È davvero una brava persona, onesto e molto puntuale con le consegne, cosa davvero indispensabile in questo lavoro >> spiega ancora Andrew.

<< Davvero? >> chiedo un po' stupita.

<< Assolutamente, se i pezzi che abbiamo ordinato non arrivassero in tempo, soprattutto durante la fase di costruzione e montatura, potrebbero ritardare diversi lavori >> è Andrew a rispondermi per primo.

<< Per non dire che potrebbero mandare a monte le tempistiche di tutti i lavori e, quindi, dovremmo rimandare diverse cose o, addirittura, fermare i lavori fino a quando non ci verranno consegnati i materiali ordinati >> Edward conclude la spiegazione e, a sentire che a causa di un singolo ritardo potrebbero addirittura arrivare a dover fermare i lavori li guardo davvero sconvolta.

Non ho mai pensato che una singola consegna potesse essere tanto importante e, se in ritardo, creare tanto scompiglio. Certo, anche in cucina se manca un ingrediente è un gran caos ma siamo sempre riuscite a far funzionare tutto, non si è mai creata la necessità di dover interrompere un lavoro.

È anche vero che, quando io o Erin ci siamo ritrovate senza l'ingrediente che ci serviva o ce n'era una quantità inferiore a quanto ne serviva, una delle due correva al supermercato più vicino ad acquistarla e se proprio nessuna delle due poteva muoversi, abbiamo sempre trovato qualcun altro che poteva andare.

Il punto è che qui non si tratta di cose che si trovano al supermercato quindi, decisamente, non è la stessa cosa. Mentre mi sono fermata qui a chiacchierare con i fratelli Reed, dopo essersi rifocillati mangiando e bevendo, gli operai hanno ripreso i guanti da lavoro ed hanno ripreso a fare avanti ed indietro per sgombrare i detriti.

Anche Clay e Jay sono andati con gli operai infatti, davanti al tavolo improvvisato, ci siamo soltanto io, Edward ed Andrew. A questo punto ecco che, il mio imbarazzo, torna prepotentemente a farsi sentire.

<< Mi dispiace, vi sto facendo perdere tempo. Prendo le mie cose e me ne vado così vi lascio lavorare in pace >>

<< Non preoccuparti Sophia, non c'è problema. L'unica cosa, se pensi di tornare in cantiere a trovarci o a vedere come procedono i lavori, dovresti farmi il favore di non tornare così, è pericoloso >> afferma Edward.

Andrew mi saluta velocemente e se ne tornata a lavorare. Mi do un'occhiata, indosso un vecchio pantalone ed una maglia, osservo lui e, l'unica differenza che trovo tra di noi è che lui indossa dei vecchi jeans ed ha attaccata alla vita la cintura con gli attrezzi.

<< Non intendo i vestiti, quelli vanno bene, sono le scarpe che non sono affatto adatte >> mi informa ed a quel punto mi rendo conto di avere un paio di ballerine ai piedi.

<< Mi spiace, non avevo pensato a questo particolare >>

<< Te lo dico semplicemente perché potresti farti male nel camminare qua in mezzo, sarebbe meglio se mettessi un paio di scarpe da ginnastica o, ancora meglio, un paio di scarpe da trekking che sono rinforzate sia sulla pianta che sulla punta >>

<< D'accordo, basta ballerine quando verrò in cantiere, promesso >>

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