(Sophia) Capitolo 28
Ho passato una pessima nottata, per quando io mi sia messa a letto per mettermi a dormire, il sonno ci ha messo un bel po' per arrivare, ho fatto in tempo anche a leggere il messaggio che mi ha mandato Edward per cercare di rassicurarmi, facendomi sapere che la febbre gli si è alzata parecchio e che quindi Jay l'aveva riportato a casa mettendolo a letto.
So che mi ha scritto tutto questo per farmi stare più tranquilla sul lato Allison ma è riuscito solo a farmi sentire in colpa, è come se lo avessi abbandonato nel momento del bisogno e non fossi stata all'altezza della situazione così mi trovo a riflettere sulla questione.
Ieri sera sono riuscita a resistere giusto il tempo che Allison andasse via da casa di Clay e Juliet prima di battere in ritirata. Quando ho capito chi era quella ragazza avrei voluto scappare via immediatamente visto come mi stava facendo sentire, ma il fatto che Edward si fosse avvicinato subito a me mi ha fatta immobilizzare lì fino a quando ho potuto.
Vedere l'ex di Edward è stato una vera e propria mazzata alla mia autostima, Edward è decisamente un bell'uomo ed io so di essere carina ma Allison... << Accidenti >> mormoro coprendomi il viso con il cuscino.
Vorrei tornare in dietro con il tempo e poter cercare di resistere all'impulso di scappare, cosa che, alla fine dei conti, ho fatto, come una vera vigliacca ma, per quanto mi sia stato accanto e fosse astioso, come il resto delle persone presenti, nei confronti della sua ex non mi dà alcuna certezza del fatto che sia innamorato di me e non di lei.
Hanno avuto un passato importante e, fino ad una settimana fa aveva ancora le sue cose in giro per casa sua, inoltre, io ed Edward usciamo insieme da poco più di due mesi e, anche se io sono decisamente innamorata persa di lui, non ho alcuna certezza.
Sta andando avanti, sta facendo costruire quella che sarà casa sua, mi ha mostrato i progetti chiedendo anche la mia opinione e se secondo me c'era qualche modifica da fare, mi ha presentato a tutta la sua famiglia, anche a sua madre, come la sua compagna ma qui stiamo mettendo a confronto due relazioni, e due persone, completamente diverse.
C'ho messo un po' a comprendere bene quel che stava succedendo e chi avevo davanti ma, se già ero rimasta impressionata dalla bellezza ed il portamento di Allison, scoprire che lei è quella da cui mi sentivo minacciata a causa delle sue cose a casa di Edward è stato un vero shock.
Allison mi è sembrata una donna davvero elegante e raffinata, si evinceva perfettamente dal suo portamento. Tra l'altro non riesco a capire come cavolo facesse a camminare su quegli stivali, io non sarei mai riuscita ad andarmene a giro con quei tacchi, già ho rischiato l'osso del collo su dei tacchi comodi e più bassi, figurarsi su quelli. Che poi, lei è già altissima di suo quindi non capisco proprio a cosa cavolo le possano servire certe scarpe.
Prendo una ciocca dei miei capelli iniziando a rigirarmela tra le mani. Non capisco proprio come Edward abbia potuto scegliere di uscire con me, ora che ho visto e conosciuto Allison mi sento tanto una seconda scelta, un ripiego, come se avesse abbassato i suoi standard.
Direi che io e la sua ex tendiamo all'opposto è dire poco, io sono bassa e lei è altissima, io sono castana e lei è super bionda anche se sospetto che si schiarisca i capelli visto che le radici mi sembravano un po' più scure, io vesto in maniera confortevole mentre lei di certo no.
Infuriata dai miei pensieri e dal ricordo di ieri sera, butto tutte le lenzuola all'aria mettendomi seduta sul bordo del letto. Mi allungo sul comodino e prendo il telefono, per timore di disturbare Edward che magari sta ancora dormendo a causa della febbre, scrivo a Jay per avere notizie del fratello.
Aspetto un paio di minuti in questa posizione ma, vedendo che Jay ancora non mi risponde, per evitare di spazientirmi, mi alzo dal letto rifacendolo con calma per poi dirigermi in bagno per farmi una bella doccia calda nella speranza che, nel frattempo, Jay mi risponda.
So che se non mi ha ancora risposto è perché sarà in cantiere a lavorare con il resto dei fratelli Reed, dopo tutto sono le nove e mezzo quindi avranno iniziato da un po' a lavorare mentre io me ne stavo a letto a dormire. In mia difesa, credo di essermi addormentata davvero tardissimo a causa dei pensieri che continuavano a girarmi per il cervello.
Una volta sotto il getto di acqua calda, mi rilasso prendendomi tutto il tempo necessario per cercare di fare chiarezza tra i miei pensieri e cercare di scacciare via la mia parte fifona che mi fa scappare difronte a certe situazioni.
Alla fine della doccia, dopo essermi frizzata per bene i capelli, decido di andare a casa di Edward per parlare con lui. Ho bisogno di sapere se prova ancora qualcosa per la sua ex ma, soprattutto, cosa sente per me. Questa volta non scapperò, ho troppo da perdere visto che i miei sentimenti per lui sono molto chiari.
Una volta uscita dalla doccia, prendendo il telefono, mi rendo conto che ho passato praticamente quaranta minuti sotto l'acqua corrente visto che sono le dieci e dieci. Inoltre, trovo un messaggio di Jay, quello che aspettavo.
" Buongiorno Sophia! Si, Edward è a casa a riposare, probabilmente starà ancora dormendo visto che non ha contattato nessuno. La febbre era molto alta ieri sera e per questo ho passato la notte a casa sua. Ti dirò, sono un po' preoccupato perché non so come stia adesso ma non credo di poter andare a controllarlo prima di pranzo ed anche per quello potrebbe essere un problema, non sono mai stato un buon cuoco. Probabilmente passerò prima per il supermercato a comprare qualcosa di precotto. Tu come stai? Ci è dispiaciuto molto il fatto che tu sia andata via prima ieri sera ma devi sapere che è stata colpa mia la presenta di Allison a casa di Clay ieri, senza volerlo ho finito per fare un disastro, i ragazzi me lo dicono sempre ma io faccio sempre di testa mia quindi, per favore, la prossima volta che ci vediamo dammi un paio di minuti del tuo tempo per spiegarti e scusarmi "
Finisco di leggere il messaggio chilometrico che mi ha inviato Jay. A parte il momento di puro orrore quando ho letto che vuole comprare qualcosa di precotto ad Edward, proprio ora che sta male ed ha bisogno di qualcosa di caldo, sono rimasta un attimo perplessa.
Ovviamente sono preoccupata anche per Edward quindi, senza pensarci troppo, gli rispondo con un altro sms. Tanto sono certa che stia aspettando una qualche risposta.
" Ehm... Jay? Lascia perdere il supermercato ed il comprare qualcosa di precotto ad Edward, ha la febbre e si sa, la cosa migliore da fare mangiare a qualcuno di malato è qualcosa di caldo e leggero quindi andrò, io, al supermercato a comprare ciò che mi serve per fare del brodo di pollo caldo. Magari potresti venire ad aprirmi casa di Edward così da non disturbarlo e potremo parlare "
Invio il messaggio, vado in bagno portandomi il telefono così da poterlo sentire quando, nel mio campo visivo, inquadro la borsa che ho lasciato per terra e mi torna in mente un particolare. La prendo per controllare e le trovo.
Seleziono nuovamente il nome di Jay inviandogli un nuovo sms.
" Lascia perdere la parte del venirmi ad aprire, ieri Edward mi ha dato un mazzo di chiavi quindi, se ne hai voglia, potresti semplicemente venire a casa sua per ora di pranzo per mangiare con noi e, magari, parlare "
Prendo l'asciuga capelli e, senza perdere altro tempo, inizio a pensare ad i miei capelli cercando di fare il più in fretta possibile, visto che ci vuole tra la preparazione e la cottura, ci vuole parecchio tempo che, al momento, scarseggia per quanto mi riguarda.
Alla bella e meglio, finisco di asciugare i capelli senza neanche pettinarli, mi infilo praticamente nell'armadio alla ricerca del primo intimo che trovo, un jeans, prendo una maglietta bianca ed il primo maglione che mi capita a tiro, quello grigio, infilo un paio di scarpe da ginnastica, prendo la giacca e la borsa e mi avvio fuori di casa.
Mentre scendo le scale leggo la risposta affermativa di Jay dove mi fa sapere che arriverà da Edward verso le tredici con grande piacere per pranzare insieme. Non gli rispondo neanche perché non ce né bisogno, sono le undici ed io vorrei arrivare prima di Jay per poter parlare un po' con Edward.
Al supermercato scelgo le verdure ed il pollo con attenzione ma il più in fretta possibile e, quando arrivo alla cassa chiedo di poter passare spiegando a tutte le persone perché sono tanto di corsa e, tutte, mi lasciano passare senza fare una piega quando sentono che devo preparare del brodo di pollo caldo per Edward che è a casa con la febbre.
Ringrazio più volte mentre pago e me ne vado via di corsa, so che entro stasera la madre di Edward saprà che il figlio è a letto con la febbre e l'intera città chiacchiererà, ancora una volta, sulla nostra relazione.
Torno a casa che sono quasi le undici e mezza, mi tolgo la giacca mentre raggiungo la cucina, per prima cosa sciacquo per bene il pollo tamponandolo con la carta da cucina prima di metterlo da parte ed iniziare a dedicarmi alle verdure.
Pulisco e sbuccio le carote ed il sedano prima di tagliare tutto a pezzi. La cipolla la taglio prima a metà eliminando la arte centrale prima di tostarla un po' su una padella antiaderente girandola ogni tanto.
Prendendo una bella pentola capiente, inserisco il pollo che ormai si è asciugato e tutte le verdure oltre ad un po' di prezzemolo e alloro prima di versare l'acqua e coprire la pentola con il coperchio così da lasciarlo cuocere. Durante la cottura cerco di eliminare il grasso e, verso fine cottura, regolo il sale.
Mentre aspetto che il brodo si cuocia, decido di mettere in borsa un po' di medicinali visto che, Jay, mi ha avvisato che Edward è sprovvisto, ha solo un blister di paracetamolo ed infilo tutto in borsa.
È mezzogiorno e mezzo quando, finalmente, il brodo di pollo è pronto. Non potendo portarmi dietro la pentola, utilizzo un contenitore davvero grande dove, di solito, metto l'insalata pulita così da poterla prendere un po' alla volta e condirla quando la voglio mangiare per evitare che si rovini nel giro di due giorni.
Cerco di confezionare al meglio il contenitore, utilizzando anche della carta argentata per evitare fuoriuscite e che perda il suo calore. Rimetto la giacca, prendo la borsa e, prima di uscire, mando un messaggio a Jay avvisandolo che io mi sto avviando in quel momento per andare da Edward.
Prendendo il coraggio che ho racimolato durante tutta la mattinata, esco nuovamente di casa e mi infilo in macchina. Ho lo stomaco che brontola visto che, nella fretta, non ho neanche fatto colazione. Guardandomi un secondo nello specchietto della macchina mi rendo conto che anche i miei capelli sono completamente scompigliati.
Per fortuna ho sempre elastici dappertutto quindi, aprendo il cruscotto, ne prendo uno e faccio una coda alta sistemandoli un po'. Certo, neanche così sono minimamente perfetti ma sono abbastanza soddisfatta del risultato.
Con la macchina ci impiego davvero pochi minuti ad arrivare a casa di Edward, prendendo le chiavi di casa sua dalla borsa, sento una strana eccitazione al pensiero di poter entrare ed uscire quando voglio da quella che è casa sua, non mi era mai successo e mi rendo davvero conto dell'importanza del gesto che ha fatto ieri dandomi un mazzo delle sue chiavi.
Rallegrata, prendo il contenitore che è davvero grande, mi rendo conto che, forse, ho esagerato un po' con le quantità ma conoscendo Jay non si sa mai e non voglio certamente che Edward rimanga senza vista la febbre che si ritrova.
Salgo ed un po' emozionata apro la porta di casa sua sorridendo, la richiudo cercando di fare piano, non so se si è svegliato ma, nel caso avesse anche mal di testa, non voglio farlo sentire ancora peggio di come sta.
Appoggio il contenitore in cucina e mentre lo sto sistemando sul piano d'appoggio, liberandolo da tutto l'impacchettamento che gli avevo creato intorno. Sentendolo muoversi per casa, alle mie spalle lo saluto mentre finisco di adoperarmi in quel che sto facendo.
<< Buongiorno tesoro, come ti senti stamani? La febbre? Ti ho preparato del brodo di pollo caldo, secondo me non c'è niente di meglio quando si ha la febbre >>
<< Ma allora parli, non dici solo due parole in croce >>
Con calma appoggio le mani sul ripiano, questa non era decisamente la risposta che mi aspettavo, tanto meno la voce che pensavo di sentire. Mi giro prendendo tutto l'incarto ed inizio ad appallottolarlo. Guardo Allison che mi fissa sorridendo.
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