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(Sophia) Capitolo 26 (parte 2)


Durante questa settimana, i ragazzi si sono impegnati molto, l'impianto elettrico è stato terminato, mancano giusto le ultime rifiniture, anche l'impianto idraulico per il locale è praticamente terminato, gli infissi sono stati tutti sostituiti, i macchinari ed i mobili sono arrivati infatti, gli operai per la cucina, sono già venuti a montarla.

Parlando con Andrew l'altro ieri sera, a fine giornata lavorativa, mi diceva che, per venerdì, quindi prossima settimana, i lavori dovrebbero essere conclusi e quindi Faith chiamerà per far fare i controlli di agibilità in maniera tale che, da lunedì, non questo ma il prossimo, l'apertura del locale dipenderà completamente da me ed Erin.

Non ho chiamato immediatamente la mia amica e socia perché, come le ho anche detto, sono uscita con Edward, siamo andati a fare un aperitivo e poi al cinema a vedere un vecchio film in bianco e nero di Charlie Chaplin.

Insomma, è stata un venerdì sera piacevole. Sabato poi, come prima cosa, ho chiamato Erin per comunicarle che era arrivata l'ora, anche per lei, di iniziare a fare seriamente tutti i pacchi per il trasloco visto che a breve potremo aprire il nostro locale.

Nelle scorse settimane ho preso numeri di vari fornitori che, in settimana, chiamerò per capire cosa offrono e prendere accordi per le forniture. Sia Faith che Mason sono stati così gentili da fornirmi una marea di fornitori diversi così che io possa avere possibilità di scelta.

Quindi, anch'io, sto avendo un sabato molto impegnativo, ho dovuto sistemare le cose in modo tale da fare posto per Erin e Logan altrimenti, quando arriveranno, non ci sarà neanche un po' di spazio per loro e le loro cose.


Meno male che, quando sono arrivata, con Erin abbiamo spostato la lavanderia nello sgabuzzino ed abbiamo lasciato completamente vuota la stanza di quella che prima era la lavanderia così, appena mi sarà possibile, andrò a prendere un letto singolo, un comodino, una scrivania ed un armadio da inserire nella stanza per Logan altrimenti non ci sarebbe stato spazio per lui.

A metà mattinata, mentre finisco di incastrare sotto il letto l'ultimo dei miei scatoloni visto che li ho aperti tutti facendo una grande pulizia e buttando cose che erano completamente inutili o che non ricordavo neanche di avere ancora, cose come vecchi diari, ninnoli vari, libri scolastici ed altre cose inutili.

Il campanello di casa suona così, scavalcando tutte le cose che ho ammatassato all'ingresso ma che dovrò buttare al più presto, in giornata possibilmente, arrivo al citofono.

<< Chi è? >>

<< Volontari per darti una mano e portarti ad acquistare i mobili che ti servono >>

<< Edward? >>

<< Esatto >> e ride << Aprimi dai >>

Apro il portone ma, due secondi dopo mi sono pentita di averlo fatto perché, a parte le mie condizioni terribili nella tuta da ginnastica, sudata e con dei capelli assurdi, l'ingresso è un vero e proprio caos a causa di tutte le cose che devo buttare.

Quando apro la porta di casa, con parecchia titubanza, non solo mi trovo davanti i trigemini, ma anche Juliet e con loro ed io sto già arrossendo a causa della pessima figura che sto per fare.

<< Ecco, io non vi aspettavo... >> commento mentre spunta solo la mia testa dalla porta.

<< Avanti Sophia, apri, non preoccuparti, sappiamo che c'è del lavoro da fare, non siamo venuti per trovare casa in ordina >> mi rassicura Juliet.

<< In realtà il grosso è fatto, devo solo buttare la roba che ho ammassato qua >> così, con grande vergogna, mi decido ad aprire l'uscio lasciando che loro vedano il grande caos che regna nell'ingresso di casa mia.

<< Ok... È tutto da buttare? >> domanda Edward indicando le scatole ammassate.

<< Si ma posso farlo anche da sola, non sono tanto pesanti, non c'è bisogno che mi aiutiate >>

<< In cinque faremo sicuramente più in fretta così poi possiamo andare all'Ikea >> dice Edward entrando e prendendo il primo scatolone.

<< Direi che potremmo pranzare direttamente lì e poi, nel pomeriggio, tornare con tutti i mobili e montarli così quando Erin e Logan arriveranno la camera per lui sarà già pronta >> afferma Juliet sprizzando allegria da tutti i pori.

<< Non lasciarti incantare, lei adoro l'Ikea, ogni volta che ci va si compra qualcosa >> scherza Clay afferrando un'altra scatola e seguendo il fratello.

Prendo le chiavi di casa ed inizio anch'io a prendere le cose da buttare e li seguo in strada per gettare le cose negli appositi cassonetti. Edward ha ragione, io ci avrei messo ore a buttare ogni cosa, in cinque invece ci mettiamo una mezz'ora.

Sono stati così carini da venire, ognuno con la propria macchina così da non avere problemi nel caricarci e portare a casa mia tutti i mobili necessari in una volta sola. Prima di uscire mi danno cinque minuti per cambiarmi, sciacquarmi un po' e pettinarmi ed io, veloce come poche volte, riesco davvero a fare tutti nel giro di cinque minuti stupendo Jay che, mal fidato, non credeva ce l'avrei fatta.

Quando ci muoviamo tutti e cinque verso l'Ikea con tre macchina, Clay e Juliet nella loro, io ed Edward nella macchina di Ed e Jay nella sua. Come proposto da Juliet, pranziamo lì e, se per loro non è la prima volta, per me si e rimango piacevolmente stupita sia dal cibo che dall'organizzazione.

Una volta cenato, con l'aiuto di Juliet, scelgo un letto singolo con soppalco bianco, con due ante color blue per appendere le giacche, quattro ripiani per i libri ed una scrivania posta sotto il soppalco con tre cassetti blue, come richiamo alle ante dell'armadio, per organizzare le sue cose per la scuola.

Visto che le due ante del letto non bastano per i vestiti di Logan, acquisto anche altre due ante d'armadio bianco prendendo tre cassetti, due ripiani ed il bastone per appendere le grucce. Essendo un armadio di quelli grandi, per adulti, sicuramente dovremo organizzarlo in maniera adatta per Logan, appendendo i capi che sono fuori stagione visto che non ci arriverà.

Per fortuna siamo venuti con tre macchine perché, oltre ai miei acquisti di mobili, io e Juliet riusciamo a prendere diverse cose. Prendo anche una lampada da scrivania, sempre per Logan, ed un plaid tutto arricciato da mettere sul divano.

Juliet invece fa una specie di strage, compra sei tazze da latte di quelle grandi, una marea di pacchetti di tovagliolini bianco, verdi e rossi, degli attrezzi da cucina, tra cui degli stampini per biscotti, un paio di cuscini per il divano e come ornamento per il letto, anche lei prende il plaid arricciato che ho preso io, un tappetino per il bagno, candele e pacchetti di patatine a non finire.

<< Preferisco queste, sono più croccanti e non si sbriciolano come le tocchi. Purtroppo vengo raramente qui, Clay sa che finisco sempre per comprare di tutto e di più quindi non mi porta >> ha commentato quando l'ho guardata come se fosse folle.

Quando è stato il momento di caricare le macchine mi sono sentita terribilmente in colpa, proprio come quando c'è stato da scaricare tutto e portarlo su a casa mia. I trigemini si sono caricati tutti gli scatoloni dei mobili da assemblare, non hanno permesso a me e Juliet di prendere niente che non fossero le buste con gli acquisti sciolti.

Come se non fosse abbastanza e non avessero faticato a sufficienza, si sono messi, immediatamente, a montare ogni cosa. Non so quante volte mi hanno dovuto dire, tutti di stare tranquilla che per loro non era un problema, l'unica cosa che ho potuto fare per sdebitarmi è stato preparare qualcosa di salato e dolce per loro mentre Juliet si segnava la ricetta e tutti i passaggi.

Così, quando hanno fatto una pausa hanno trovato, prima, alcuni tramezzini sfiziosi e poi, a fine montaggio, sistemazione dei mobili e quindi con la stanza pronta, hanno trovato le ciambelle ed i bomboloni che avevano apprezzato quando li ho portati al cantiere.

Clay si complimenta con Juliet per aver avuto la prontezza di spirito di segnarsi ogni cosa, la ragazza, offesa per l'ennesima frecciatina alla sua cucina, ha provato a spintonarlo ma con scarsi risultati visto che è stata lei ad essere spostata di peso.

Mentre stiamo smangiucchiando e, Juliet, è ancora in braccio a Clay, ci invita tutti a cena il giorno dopo << Lo so che siamo già a pranzo da Lilia ma mi farebbe piacere passare una serata tutti insieme, dopo tutto oggi è stato divertente no? Questa volta però prometto che nessuno dovrà fare lavori faticosi o montare qualcosa, penso a tutto io, sia alla cena che alla tavola. Che ne dite? >>

<< Che me lo chiedi a fare Juliet, lo sai che io ti dico sempre di si >> Jay è il primo a rispondere.

<< Nessuno aveva dubbi in questione, sta tranquillo >> lo sfotte Edward prima di guardarmi << Ne hai voglia? >>

<< Certo, mi farebbe davvero molto piacere >>

Così ci organizziamo, io e Juliet restiamo d'accordo che, una volta finito il pranzo da Lilia, prepareremo insieme la cena a casa sua così che io possa darle una mano visto che, quella che si dovrebbe sdebitare sono io.

Alla fine, i primi ad andarsene, poco prima di cena, sono Clay e Juliet che devono recuperare Max dai genitori di Juliet ed infine, dopo cena, anche Edward e Jay tornano a casa loro perché sono stanchi. Avevo previsto di farmi una stancata incredibile ed invece, sorprendendomi, sono stati loro.

<< A domani Sophia e grazie per la cena deliziosa >> Jay mi saluta iniziando a scendere le scale con calma mentre, Edward si ferma un attimo.

<< Ti passo a prendere verso le dodici, come la scorsa settimana va bene? >> mi chiede davanti alla porta di casa.

<< Certo che le va bene ruba cuori >> lo prende in giro dalle scale Jay ridendo come un pazzo.

<< Sparisci che se ti prendo fai una brutta fine >> lo rimprovera Edward alzando gli occhi al cielo e sbuffando a causa del fratello.

Attiro la sua attenzione con un semplice << A domani >>

<< E non stare a preoccuparti di dover portare qualcosa >>

<< Solo un dolce, non ce la faccio a venire a mani vuote, va bene? >>

<< Come vuoi ma davvero, non ce n'è bisogno >>

<< Grazie ancora per tutto l'aiuto, io c'avrei messo minimo una settimana >>

<< L'abbiamo fatto volentieri >> si abbassa dandomi un bacio << Buona notte >>

<< Notte... >> mi sento sospirare e mi do da sola della scema mentre lo guardo andare via.

Entro nella cameretta a dare uno sguardo all'ottimo lavoro che hanno fatto e, felice, faccio una foto mandandola tramite WhatsApp ad Erin scrivendole di farla vedere a Logan e chiedergli se gli piace per poi farmi sapere.

Mentre attendo una risposta dalla mia migliore amica, per evitare di dover fare tutto di corsa domani, decido di preparare stasera stesso il dolce da portare a casa della signora Reed. Ci metto un po' a decidermi visto che vorrei fare qualcosa di diverso da ciò che ho preparato fino ad ora ma, soprattutto, per scegliere cosa preparare devo vedere bene gli ingredienti e le dosi che ho.

Dopo una lunga riflessione in cui ho fatto avanti ed indietro per tutta la cucina controllando più volte ogni ingrediente, giusto per essere un po' più sicura, alla fine decido di preparare un tirami che, in media, ha una lavorazione di quaranta minuti ma che poi, deve essere lasciato a riposare almeno per due ore, in frigo.

Quindi, avendo tutta la notte e buona parte della mattinata per farlo riposare mi decido a darmi da fare ma, visto che Max è un bambino e non sono certa che possa piacergli il tiramisù classico, per lui faccio una teglia, un bel po' più piccola, di tiramisù alla nutella così che, il sapore del caffè, venga completamente smorsato dalla nutella.

Visto che, alla fine, sto preparando due dolci, finisco per metterci un po' più di quaranta minuti, anche perché, proprio a metà della lavorazione, mi ha chiamata Erin, o meglio Logan, per farmi sapere che la sua cameretta gli piace moltissimo e per assicurarsi che non mi fossi affaticata troppo.

Effettivamente era agitato ma, quando ha saputo che non ho fatto tutto da sola si è tranquillizzato immediatamente chiedendomi di fargli fare un giro per la sua cameretta in videochiamata così, per accontentarlo, ho dovuto bloccare la lavorazione dei dolci, mettendo tutto in frigo così da evitare che si rovinasse.

Non che ci sia voluto molto per mostrargli la cameretta però ho pensato fosse meglio così, nel caso mi fossi dovuta trattenere più tempo. Alla fine Erin ha ripreso possesso del telefono e, parlando con lei, restiamo d'accordo che, quando arriverà andremo a prendere anche la libreria che non ho osato prendere stamani per paura che non entrasse.

Invece, grazie alla soluzione che ho trovato con Juliet, nella cameretta, c'è molto più spazio del previsto quindi, inserire una o due librerie per il nostro piccolo genietto non sarà un problema. Perché si, sarà anche assurdo, ma Logan, nell'alto dei suoi cinque anni, adora leggere, per la gioia mia e di Erin che eravamo spaventate all'idea che, essendo un maschio, diventasse un fan sfegatato di videogiochi visto che noi non ne capiamo assolutamente niente.

Invece la sua passione per i libri è molto più facile da tenere sotto controllo, non tanto per quanto legge ma, su che cosa legge. A fine chiamata sono tornata a concentrarmi sulla preparazione del dolce. Che, una volta terminato, l'ho ricoperto con del cellofan prima di metterlo in frigo per lasciarlo riposare.

Rimetto tutto in ordine e pulisco la cucina prima di, farmi una doccia veloce per eliminare il sudore della giornata e potermene andare a letto fresca. Metto la sveglia alle nove, così da avere il tempo di chiamare mia madre, così per una volta non avrà da accusarmi che mi sono dimenticata di lei.

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