(Sophia ) Capitolo 14 (parte 2)
Angolo autrice:
Buongiorno a tutti! Come state? Com'è andata questa settimana? Spero bene. Io, finalmente, giovedì sono potuta uscire di casa dopo più di una settimana a causa della febbre, halleluja! Infatti sono particolarmente euforica :-)
Comunque, prima di lasciarvi al capitolo, vorrei ringraziare, quelle persone che non si limitano a leggere i capitoli come fantasmi ma che lasciano una traccia del loro passaggio facendomi sapere se il capitolo è piaciuto, sia con una stellina che con un commento anche se breve.
Quindi grazie mille a:
MartinaLoreto, betta93, GaiaBarbello, assa2003, fede5494, AnnaDelGrosso, Fiofio1912, Laspirantescrittrice, nikmory, MaricicaVallasca, francesca-addeo, Monicalovino3, vasodipandora65, angelacopes73, rosastorta, pumablu, JennyCuccu, martak01, MeloniValeria, Hilary_5SOS-92, angy_897, ManuelaMaranzan, peperina_rossa, libertyflashquick, Elena_Dora, Dany2294 e MarinaStratila.
Ieri sera ho finito per addormentarmi davvero tardissimo. Sono stata a rigirarmi tra le coperte per ore mentre continuavo a pensare a cos'era successo ed al fatto che, non so come, ho un appuntamento con Edward anche se, ancora non abbiamo fissato.
Ed è per questo che questa mattina, dopo essermi guardata allo specchio, posso affermare di sembrare uno zombie. Ho delle occhiaie davvero notevoli ma non sono stanca, è come se il fatto di essere tanto felice, al momento, mi stia dando una scarica di energia davvero impressionante.
Sono tutta pimpante e piena di forza. Stamani ho anche dato parecchio filo da torcere a Brooke nella nostra corsa mattutina quando, normalmente, lei ha un passo molto più sostenuto rispetto al mio. Insomma, si è accorta che c'era qualcosa di "nuovo" oggi ma non le ho detto nulla.
Anche Erin è ancora all'oscuro di tutto, prima di dirle qualcosa voglio prima spettare di fissare per bene un appuntamento con Edward. Mentre, prima di raccontare qualcosa a Brooke, credo proprio che aspetterò di vedere come va il nostro primo appuntamento e di parlarne con Edward.
Magari lui è un tipo incredibilmente riservato e preferisce non dire ancora niente oppure preferisce aspettare ancora un po' o di parlarne con i suoi familiari. Che ne so io? Meglio parlarne prima con Erin e, magari, con lui alla fine del nostro appuntamento e farla finita invece di stare ad arrovellarmi il cervello alla ricerca di una risposta.
Finisco di sistemare le diverse brioche che ho preparato per i ragazzi in cantiere, non conoscendo i gusti di tutti, ho fatto alcuni gusti diversi. Alcune sono ripiene alla marmellata d'albicocca, altre alle more, alcune sono alla crema ed altre ancora sono al cioccolato.
Visto che ci sono, porto con me anche un paio di biscotti per Booby. Insomma, è giusto portare qualcosa anche a lui visto che porto tutte queste brioche ed il caffè agli operai ed i fratelli Reed. Guardo l'orologio e sono giusto in tempo visto che, dopo aver portato queste cose in cantiere, devo andare in ufficio da Faith.
Anche oggi mi aiuterà nella scelta di materiale che dobbiamo ordinare per il locale. Questa volta ci concentreremo sulle porcellane cioè i lavandini per i bagni ed i gabinetti.
Una volta sistemato tutto in macchina, incastrando per bene il caffè, in modo da non far rovesciare niente perché, oltre alla disperazione di Andrew, sarebbe anche la mia disperazione visto che mi macchierebbe l'intera automobile e, decisamente, preferirei evitare.
Guido piano per le strade lanciando sempre qualche occhiata al caffè. Per fortuna il locale non è molto lontano dal mio appartamento quindi ci metto giusto un paio di minuti ad arrivare e parcheggiare.
Fuori dal cantiere c'è uno dei gemelli che, come mi vede, si avvicina subito << Ehi Sophia >>
<< Buongiorno Clay >> ricambio il saluto.
Ormai riesco a distinguerli, principalmente dal modo che hanno di porsi visto che anche la voce è incredibilmente simile, in futuro spero di riuscire a farlo anche senza doverli sentire parlare.
<< Hai portato la colazione ed il caffè? >>
<< Già. Mi daresti una mano? >>
<< Molto volentieri. Sai vero che stai facendo la gioia di Drew e di Jay con queste retate? L'altra volta Jay è stato una giornata intera a lodare le tue ciambelle. Penso che quando aprirete Jay passerà le sue giornate a fare avanti ed indietro per il vostro locale >> commenta con espressione spaventata.
Ed io non posso fare a meno di ridere perché sono certa che nelle sue parole ci sia un fondo di verità << Potremmo quasi pensare ad una tessera speciale per lui allora >> gli passo il contenitore con le brioche.
<< Senti lì che profumino... Non è che insegneresti qualcosa a Juliet? >> chiede con un leggero divertimento.
<< Perché no, magari un giorno potrei insegnarle davvero qualche trucchetto >> scherzo prendendo il caffè e seguendolo dentro il cantiere.
<< Guardate chi ho trovato che c'è venuto a trovare? >> più che parlare, Clay urla facendo fermare tutti gli operai che erano intenti a lavorare e quindi a fare un gran caos.
<< Sophia! Vedo un contenitore, dimmi che c'è del cibo dento! >> Jay salta subito fuori da non so dove << Dal profumino è senza dubbio così >>
<< Ed ho portato anche del caffè >> dico alzando leggermente il contenitore che ho in mano in direzione di Andrew.
Al mio gesto vedo chiaramente un sorriso sul volto del più grande dei fratelli Reed che, come il resto degli uomini all'interno del cantiere, lascia quel che stava facendo in sicurezza e si avvicina a me e Clay che stiamo allestendo il tavolo provvisorio come l'altra volta.
<< Se continui così finirai per viziarci oltre al fatto che ci mancherai incredibilmente quando finiremo di lavorare a questo locale >> mi fa subito presente Andrew che, ora, mi spaventa molto meno rispetto alle prime volte che l'ho visto.
<< Pazienza, vuol dire che continuerò a portarvi qualcosa anche quando apriremo il locale >> rispondo sorridendogli prima di abbassarmi all'altezza di Booby.
<< Lui in modo particolare >> commenta indicando il suo cane che come mi vede abbassarmi inizia a scodinzolare avvicinandosi e mettendosi a sedere << Presto inizierà a pensare che ogni volta che ti vede riceverà biscotti extra >>
<< Non sarebbe giusto se portassi a voi qualcosa mentre a lui niente >> gli faccio notare allungando una mano verso Booby che mi da subito la zampa, senza che io debba dirglielo e resta in attesa.
Dopo aver smangiucchiato i due biscotti, Booby, si mette a pancia all'aria in una chiara richiesta di coccole che sono molto felice di accogliere. Ho sempre desiderato un cane, come la mia migliore amica, ma visto che io ed Erin avevamo già un bambino a cui badare nessuna delle due ne ha preso uno.
<< Buongiorno Sophia >> mi saluta Edward che ora affianca il fratello.
Alzo lo sguardo ed arrossisco guardandolo dal basso. Ha un gran bel sorriso stampato in faccia e, non so se è perché è divertito o se gli fa piacere vedermi. Ad ogni modo, cerco di riprendermi all'istante e mi rimetto in piedi.
<< Buongiorno >> lo saluto anch'io.
Andrew non ha aspettato neanche un secondo a prendersi del caffè ed ha anche una brioche in mano, una di quello con lo sbuffo di marmellata alle more.
<< Tu quale delle tue deliziose brioche vuoi? >> mi chiede.
<< Ne avevo fatte due extra infatti le ho già mangiate >> ammetto.
<< Allora mi servo pure io >>
Edward era rimasto l'unico a non aver preso almeno una brioche ed a quanto pare, era così soltanto perché aspettava me. Arrossisco nuovamente sotto lo sguardo di Andrew che sembra particolarmente incuriosito dalla dinamica.
Con noncuranza, o almeno è quello che cerco di far credere, guardo Edward per capire i suoi gusti anche se sembra molto indeciso su quale brioche scegliere, l'unica che non guarda neanche è quella alla crema quindi mi segno mentalmente che non favorisce le brioche ripiene alla crema.
Alla fine sceglie una di quelle all'albicocca che addenta subito prendendo anche una brioche al cioccolato. Quando si gira si giustifica subito << Conosco abbastanza bene Jay da sapere che le prime che farà fuori sono quelle al cioccolato >>
Sentendosi nominare, Jay interviene subito << Fai poco lo spiritoso tu, lo sappiamo tutti che anche te hai un debole per il cioccolato, più precisamente per la nutella >> alla fine Jay mi fa l'occhiolino per farmi capire che l'informazione era diretta a me.
<< La prossima volta le brioche alla nutella e non al cioccolato, va bene? >> gli chiedo con un certo divertimento.
<< Concordo pienamente! Per l'amor del cielo, io mangio tutto e queste brioche sono buonissime ma ho come l'impressione che sarebbero ancora meglio se fossero alla nutella >>
<< Originalmente avrei voluto riempirle con la nutella ma al supermercato, sabato, l'avevano finita quindi mi sono arrangiata con la cioccolata >> spiego anche perché è davvero così, anche quando apriremo il locale faremo sia le brioche con la nutella che al cioccolato.
Mi fermo ancora un po' a chiacchierare con loro del più e del meno, Andrew mi illustra anche ciò di cui si stanno occupando oggi e che contano di fare durante questa settimana. Lo ascolto relativamente visto che sono leggermente distratta da Edward anche se si limito a guardarmi o sorridere.
Quando vedo che mancano dieci minuti all'orario fissato per vedermi con Faith mi scuso << Adesso scusatemi ma devo proprio andare, ho un appuntamento con Faith in ufficio da voi per poter ordinare le porcellane >>
<< Ma certo, è importante che arrivino in tempo per poter rispettare le scadenze nei lavori >> il tono di Andrew è incredibilmente professionale.
Una volta salutato tutti gli operai ed i fratelli Reed, faccio un'ultima carezza a Booby, prendo la mia borsa e mi avvio alla macchina mentre cerco le chiavi. Essendo l'ufficio di Faith a pochi minuti dal cantiere non sento troppo l'ansia per il pensiero di arrivare in ritardo.
Mentre apro la portiera e butto la borsa sul sedile accanto a quello del guidatore mi sento richiamare << Sophia! >> da Edward così richiudo la portiera ma lo aspetto di fianco ad essa.
Edward fa il giro della macchina arrivando difronte a me ed appoggiandosi con il fianco alla macchina prima di incrociare le braccia al petto.
<< Come stai? >>
Sorrido alla sua domanda << Decisamente bene, te come stai? >>
<< Benone >>
Con una certa sorpresa mi rendo conto di non essere l'unica alquanto in imbarazzo, anche Edward sembra essere leggermente in difficoltà.
<< Mi chiedevo, per quell'appuntamento di cui avevamo parlato, che ne dici di sabato nel secondo pomeriggio? Potremmo anche cenare insieme, vorrei portarti in un posto in particolare >>
<< Ma certo. Se mi dai il tuo telefono ti salvo il mio numero così mi fai sapere meglio l'orario, che ne dici? >> allungo già la mano aspettando che mi passi il suo cellulare.
Edward non si fa pregare, infila subito la mano nella tasca destra anteriore del jeans e, una volta sbloccato, mi passa il suo telefono << Posso scriverti in settimana anche se non è per l'orario? >>
Inizio a digitare il mio numero arrossendo come a mio solito << Ma certo che puoi scrivermi, puoi farlo quando vuoi >> dico tentennando un po' prima di alzare gli occhi e guardarlo.
<< Ti scriverò solo se ti fa piacere >> sta sorridendo sfacciatamente e non saprei dire se mi sta prendendo in giro o no. Dal mio silenzio deve capirlo infatti assume un'aria più seria << Ti farebbe piacere? >>
<< Certo che mi farebbe piacere >> rispondo finendo di salvargli il mio numero e distogliendo lo sguardo a causa dell'imbarazzo << Mi sono salvata semplicemente come Sophia, spero tu non ne conosca molte >>
<< Soltanto tu >> afferma prendendomi il telefono dalle mani.
<< Ehm... Bene, allora io vado, non vorrei arrivare tardi >>
<< Prego >> mi apre la portiera della macchina ed io mi siedo velocemente << Ci sentiamo >>
Mi limito ad annuire anche perché temo di non potergli rispondere senza balbettare ed Edward mi sorride ancora una volta prima di chiudermi la portiera ed allontanandosi dalla mia macchina. Quando parto, con lo specchietto retrovisore, vedo che Edward rimane sul marciapiede a guardarmi mentre mi allontano.
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