Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

(Edward) Capitolo 33 (parte 2)


Angolo autrice:

E bene, il prossimo capitolo sarà la prima parte dell'epilogo quindi... Mi spiace dovervelo dire ma, ragazzi, siamo arrivati agli sgoccioli anche di questa storia...




Vedere Sophia scapicollarsi nel tentativo di frenare la madre tutto il pomeriggio è stato quasi esilarante ma passare tutta la mattina a vederla cambiare espressione ogni cinque secondi a causa di quel che immagina possa accadere a pranzo è stato assurdo. Distrarla è stato praticamente impossibile.

Per evitare troppe macchine nel giardino di mamma, ho avvisato Jay affinché si facesse dare un passaggio da Faith ed Oliver mentre, io e Sophia, andremo a prendere Susan anche per evitare che si perda nella proprietà di mamma, non sia mai arriva a casa di Andrew o di Clay, non troverebbe nessuno.

Così, con grande anticipo, Sophia mi costringe ad uscire per andare a recuperare sua madre, a quanto sembra deve controllare che sia pronta e, nel caso non lo fosse, metterle fretta affinché non ci faccia fare tardi.

<< Amore sta tranquilla, male che vada Jay ci farà una delle sue sceneggiate in cui ci accusa di volerlo far morire di fame >> commento ridendo.

<< Mamma è sempre in ritardo ed io non voglio che faccia brutta figura con tua madre ed il resto della tua famiglia >> avverto un certo panico nella sua voce e non posso fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

<< Ti fai troppi problemi, davvero, mamma non ha mai dato un orario a nessuno, quando ci siamo tutti si pranza altrimenti si aspetta chi deve ancora arrivare, è sempre stato così >>

<< Ma si raffredda tutto e poi, sul serio, non vorrei che Jay la prendesse in antipatia perché lo fa aspettare o anche peggio, Max è piccolo, non è giusto farlo aspettare >>

<< Hai ragione, Max è piccolo, ecco perché per lui, male che vada, faranno uno strappo alla regola e lo faranno mangiare prima. Per il resto calmati, non c'è bisogno di essere così ansiosa. La mia famiglia già ti conosce e ti vogliono bene tutta anzi, Max ti adora, fosse per lui dovresti essere la sua di fidanzata invece che la mia >> finalmente riesco a farla ridere mentre parcheggio davanti alla casa di Susan.

<< Max lo dice soltanto perché gli piace la mia cucina. Tra qualche anno non lo penserà più, sarò decisamente troppo vecchia per lui >>

<< È probabile >> scendiamo entrambi dall'auto.

La casa che ha acquistato Susan è effettivamente molto grande per una persona da sola ma, ognuno ha bisogno dei propri spazi e poi, sono certo che troverà un utilizzo per ogni stanza. Ho scoperto che la madre di Sophia è una vera amante dello yoga, ha tutto ciò che le può servire ed ha intenzione di sfruttare una stanza enorme proprio per farci una stanza apposta.

Anche la piscina è davvero bella. Vedendo la struttura, sono certo che tra un paio di anni ad esagerare, meglio se tra qualche mese, magari quest'estate, dovrà rifare l'impianto elettrico e probabilmente quello idraulico, è bella solida come casa ma è parecchio vecchia.

Sono andato a dare un'occhiata all'impianto elettrico e, non è di quelli che fanno venire i capelli bianchi a Clay ma di certo non approverebbe se lo vedesse. Diciamo che non è dei peggiori ma non è neanche tutto a norma o almeno, questa è la mia opinione ma l'esperto rimane sempre mio fratello, non io.

Non riusciamo neanche a suonare il campanello che Susan ci apre la porta. Prima sorride a me, poi guarda la figlia con grande scetticismo.

<< Sei pronta! >> esclama Sophia.

<< Certo che sono pronta, per chi mi hai preso? Sei proprio una malfidata eppure dovresti avere più fiducia in tua madre >> la riprende.

<< Ma se sei sempre in ritardo! >>

<< Quando si tratta di sciocchezze ma, oggi, dobbiamo fare una cosa importante, non voglio mica farti fare brutta figura con la famiglia di Edward, sarebbe davvero imperdonabile da parte mia. So che credi sempre che ci tenga a metterti in imbarazzo ma devo darti una notizia... >> in un certo senso le sta facendo la predica.

<< Beh... se ci pensi bene... >> commenta la figlia beccandosi un'occhiataccia dalla madre.

<< Non è affatto così Sophia, se accade non lo faccio certamente di proposito quindi si, sono pronta con anticipo per evitare di fare ritardi inutili ma, essendo troppo presto, non sono certa che sia una buona idea avviarci già adesso. Dopotutto è maleducazione anche arrivare con largo anticipo a casa degli altri >> a questo punto, Susan, si gira a guardare me e non so se mi sta chiedendo implicitamente se possiamo arrivare prima oppure no ma, ormai, ho capito che è meglio mettere in chiaro le cose con queste due visto che si agitano tanto per nulla.

<< L'ho già detto anche a Sophia, non c'è bisogno di farsi troppi problemi, essendo in tanti, e quasi tutti maschi, mia madre non si fa più problemi per ritardi o anticipi, diciamo che è sempre pronta e, se anche non lo fosse per lei non fa niente, continuerebbe a fare ciò che deve fare >> le spiego senza scompormi tanto anche perché è tutto vero.

<< Perfetto allora prendo la giacca, la borsa e quel che ho preso per tua madre >> afferma rientrando in casa di corsa.

<< Ma... Susan ti avevo detto che non c'era bisogno >> protesto.

<< Inutile che ci provi, è stata lei ad insegnarmi che non si va mai a mani vuote a casa di qualcuno >>

<< Assolutamente vero >> afferma Susan con la giacca, borsa ed una bottiglia di vino in una mano mentre nell'altra ha una pianta che mi passa per poter chiudere la porta.

<< Sarebbe bastato il vino o la pianta dopotutto Sophia ha fatto il dolce, come tutte le domeniche ormai >> commento guardando la pianta che mi ritrovo in mano.

<< Dai a me, la sistemo nel portabagagli con la torta >> non ho il tempo di dire niente che Sophia già me l'ha sfilata avviandosi alla macchina.

<< Non diciamo sciocchezze Edward, una bottiglia ed una pianta non sono niente di che, portarne solo una sarebbe stato davvero troppo poco >>

<< Lo ripeto, voi vi fate troppi problemi >>

Una volta in macchina Susan mi fa un paio di domande sulla mia famiglia, penso che voglia essere un po' più preparata per cui la mettiamo al corrente del fatto che, Nathan, essendo un soldato, è in una base e non tornerà a casa prima dell'anno prossimo e che mio padre non c'è più. Mi fa subito le condoglianze, cosa che accade sempre quando qualcuno viene a sapere che papà non c'è più.

<< Ah prima che me ne dimentichi >> parcheggio dietro la macchina di Andrew << Ho un paio di gemelli >>

<< Due gemelli? Quindi siete tre? Oh povera donna, partorirvi tutti in un solo colpo deve essere stato tremendo, ricordo che quando è nata Sophia mi sembrava che mi si stesse spaccando... >>

<< Si! Abbiamo capito mamma! Per favore, non dire certe cose >> la blocca urlando Sophia.

<< Stavo per dire tutto. Sempre a pensare male della tua povera ed innocente mamma >>

<< Innocente non lo sei per niente >> borbotta Sophia mentre prendiamo le cose dal bagagliaio.

<< C'è la macchina di Faith quindi siamo stati fortunati ad arrivare prima così ci eviteremo le solite scenette di Jay che si deve lamentare perché lo facciamo aspettare >> commento per distrarle.

<< Jay è tuo fratello? Uno dei gemelli? >> Susan abbocca subito all'amo.

<< Si, è uno dei trigemini >> conferma Sophia senza pensarci e scatenando la confusione della madre.

<< Trigemini è il termine scientifico per definire tre gemelli >> mi affretto a spiegare mentre percorriamo il vialetto verso la porta di casa.

Come al solito, non c'è neanche bisogno di suonare, Faith ha già spalancato la porta ed ha un sorriso gigante stampato in faccia, è quasi inquietante.

<< Susan, questa è la mia sorellina, Faith >>

<< È un piacere conoscerla >> le stringe la mano tirandola in casa e sfilandole la giacca per appenderla come facciamo io e Sophia.

Tutti sbucano immediatamente, chi dalla porta della cucina, chi da quella della sala da pranzo e chi dal salotto. Per fortuna mamma è la prima a farsi avanti ed a presentarsi abbracciandola e ringraziandola per il vino e la pianta.

Sophia nel frattempo si è defilata in cucina per mettere in salvo il dolce visto che Jay lo stava già puntando. Io e Clay invece lo blocchiamo prima che insegua la mia fidanzata in cucina per fregare un po' di dolce.

Nelle nostre manovre, restiamo alle spalle di Susan che invece, seguendo le presentazioni di mamma, sta conoscendo Andrew, Oliver e Monica. Quando inizia a presentare Juliet e Max anche noi entriamo nel suo campo visivo.

<< Max è il figlio di Juliet e Clay, il gemello di sinistra. Quello che trattengono al centro è Jay che sicuramente voleva andare a mangiare in cucina, ha un appetito fuori dal normale ma con il tempo ci si abitua e beh, di certo conosci già Edward >> così mamma conclude le presentazioni mentre Sophia torna in corridoio.

Susan ci guarda per bene avvicinandosi a noi prima di sbottare << Ma sono identici! >> per poi girarsi verso Sophia << Non mi avevi detto che erano uguali, lì riesci a distinguere? >>

<< Mamma... >> si lamenta Sophia mentre noi scoppiamo a ridere tutti.

<< Ci si fa l'abitudine Susan, riuscirai a distinguerli anche tu molto presto vedrai >> la rassicura mamma prendendola a braccetto.

<< Che poi tre... Davvero, complimenti, non oso immaginare quanto dolore hai sentito, io con Sophia ho fatto una faticaccia >> Susan e mamma si avviano in cucina mentre continuano il discorso.

<< Un disastro, questo pranzo sarà un vero e proprio disastro >> commenta con voce disperata Sophia.

<< Dai Sophia, ci siamo passati anche noi, non è stato così male e conta che io avevo anche mio padre che non aiutava affatto >> la consola subito Juliet.

<< Ma se voi due state insieme da sempre >> protesta Sophia.

<< Vero, ma immagina quanto è stato imbarazzate per due ragazzini di sedici anni >> le fa notare Juliet e, in effetti, lo fu davvero.

<< Dai Sophia, tua madre sembra un sacco simpatica, sono certo che il pranzo sarà esilarante >> dice Jay pregustandosi già le risate che si farà.

<< Ecco... Un disastro >> afferma di nuovo Sophia e, a questo punto, decido di intervenire.

<< Andiamo >> l'abbraccio andando in sala da pranzo << Andrà tutto bene, è solo qualche ora, che può mai accadere di tanto disastroso? >> le domando ricevendo un'occhiata spaventata che mi fa scoppiare a ridere.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro