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(Edward) Capitolo 23

Angolo autrice:

Sono davvero molto dispiaciuta per l'incredibile ritardo ma è da sabato che sto cercando di pubblicare questo (maledetto) capitolo ma, non so perchè, non sono mai riuscita a metterlo o meglio, per qualche strana ragione non me lo faceva pubblicare, al massimo lo salvava tra le bozze. Ora, finalmente, sembra che sia riuscita a pubblicarlo quindi, scusatemi ancora moltissimo.



Prima di iniziare a guardare le puntate, Jay ci ha fatto il resoconto delle puntate precedenti riassumendoci i personaggi, le loro capacità e le loro storie passate. Se per me non è stato troppo difficile ricollegare ogni cosa visto che, come tutti i ragazzini, ho guardato gli x-men in tutte le salse possibili, Sophia ha avuto diverse domande nel corso della prima puntata che abbiamo visto.

All'inizio del primo episodio, Sophia, si doveva sentire decisamente in imbarazzo visto la rigidità con cui stava seduta. Avendo Jay ai piedi del divano nel punto che usa occupare ogni volta, proprio davanti a lei, è costretta a tenere le gambe in una posizione davvero scomoda per poter restare appoggiata a me.

È dieci minuti che, nella mia mente e con grande sarcasmo, ringrazio quello scemo di mio fratello per la sua presenza da infiltrato. Ho anche pensato di tirargli un calcio per fargli capire che, se proprio deve starsene seduto per terra invece che sul divano, potrebbe anche mettersi di lato. Non l'ho ancora fatto solo perché vedo che è decisamente preso dalla televisione.

A metà della puntata capisco perché gli piace, effettivamente è fatto molto bene, sia come effetti speciali che come sceneggiatura. Insomma, piace anche a me. Peccato che, molto probabilmente, a Sophia non interessa molto visto che, con la coda dell'occhio, l'ho vista sbadigliare un paio di volte.

Dopo diversi minuti, mi decido e, con l'altro braccio, quello che non uso per abbracciarla, mi allungo verso Sophia, lo passo sotto le sue ginocchia e facendo forza le tiro verso di me. È sorpresa dal mio gesto ma si lascia spostare, stando sempre attenta a non colpire quello stupido di mio fratello.

Mio fratello che, per quanto preso dal film, si accorge delle nostre manovre << Grazie per aver calcolato come fare per non tirarmi un calcio, fosse stato per mio fratello avresti anche potuto tirarmi una ginocchiata in faccia >>

<< Nel caso te la saresti meritata visto che non dovresti essere qui >> gli faccio presente.

<< Edward... >> anche se si limita a mormorare il mio nome, capisco che Sophia mi sta ammonendo.

<< Tranquilla, per noi questo genere di battibecchi è normale, c'è da preoccuparsi solo se urliamo come matti o arriviamo alle mani >> le fa presente Jay continuando a guardare la tv.

Appoggio le sue gambe di traverso sulle mie così che possa allungarle e stare più comoda. Anche Sophia finisce di sistemarsi infatti, mi abbraccia il torace con un braccio mentre l'altra mano l'appoggia sul mio petto sistemando meglio anche la testa in direzione della televisione.

Quando raggiunge la posizione ottimale, appoggio la testa sulla sua, lasciandole un bacio sui capelli. Solo in questo momento mi rendo conto quanto tutto questo mi sia mancato, stare sul divano così e, anche se non lo ammetterò mai ad alta voce, sono contento pure della presenza di Jay.

Mi fa piacere il fatto che mio fratello sia qui per il clima che riusciamo ad avere, sono contento di poter constatare l'aria rilassata che c'è tra di noi anche se Sophia è con noi. Jay è tranquillo e la apprezza davvero.

Inizio a realizzare davvero che il problema di Jay era propriamente Allison, non il fatto che io avessi una relazione. Ho sempre dato per scontato che l'ostilità di mio fratello verso quella che era la mia ragazza fosse soltanto una sorta di gelosia nei miei confronti visto che con il suo arrivo ho iniziato a passare meno tempo con lui e lei era sempre a casa con me.

Jay è sempre stato il più intelligente tra tutti noi fratelli, io e Clay ne siamo sempre stati molto consapevoli, anche quando lui ha sempre tentato di nasconderlo, utilizza la sua vena giocosa ed ironica per nascondersi.

Anche gli insegnanti non l'hanno mai capito, preferivano me e Clay perché più seri e diligenti ma Jay non ha mai dovuto sforzarsi molto per andare bene in tutte le discipline e loro neanche se ne rendevano conto, si sono sempre soffermati tutti sul suo fare da pagliaccio.

Clay l'ha realizzato prima di me, ma Jay è sempre un passo avanti a noi, in tutto anche se non te lo fa notare e fa di tutto per nasconderlo. Ha una memoria fotografica spaventosa, per studiare qualcosa gli bastava leggerlo una sola volta per non dimenticarlo più. All'università avrebbe potuto concludere molto più in fretta ma per qualche strana ragione ha preferito temporeggiare.

Se noi ci mettevamo un sacco di tempo per preparare per bene un esame, a Jay bastava ed avanzava una settimana, cosa che gli ha permesso di essere sempre regolare con gli esami, ad ogni sessione dava gli esami dei corsi che aveva seguito nei mesi precedenti.

Seguire le lezioni e leggere il libro è tutto ciò che ha dovuto fare per poter sostenere gli esami ed uscirne, ogni volta, con un trenta o un trenta e lode. Mamma ha cercato per anni di convincerlo a iscriversi un'altra volta all'università, per una seconda laurea, ma non c'è stato verso. Jay non ama lo studio, per lui è semplice ed ogni cosa è logica ma non ha mai aspirato a diventare chissà chi.

Ogni tanto, io e Clay, scherziamo sulla questione, dicendogli che ci ha rubato una parte d'intelligenza durante i mesi di gestazione. L'unica cosa su cui Jay è rimasto indietro sono le relazioni sentimentali.

Essendo tanto solare ed aperto non ha mai avuto problemi a relazionarsi alle altre persone anzi, sarebbe in grado di parlare anche con un muro, ha sempre qualcosa da dire su qualunque cosa. Però con le ragazze è sempre stato un po' restio.

Quando abbiamo provato ad affrontare il discorso, la sua risposta è stata: << So cosa cerco e, fino a che non riuscirò a trovarlo, non mi interessa perdere tempo con le altre. Va bene uscirci una o due volte, divertirsi e tutto, ma non voglio illudere o giocare con nessuna. Mi conosco troppo bene per non sapere esattamente ciò che cerco infatti, quando la troverò, non la lascerò più andare >>

Ogni tanto i discorsi di Jay mi lasciano parecchio perplesso. A ventisei anni è andato a letto con molte ragazze ma non si è mai soffermato su nessuna e, soprattutto, non ha mai davvero intrapreso una relazione.

Andrew ad un certo punto, un paio di anni fa, ha iniziato a credere che non volesse dirci un'altra verità per chissà quale motivo così, come in qualunque altra cosa, l'ha preso di petto dicendogli che se anche fosse stato gay non c'era nessun problema e poteva benissimo ammetterlo.

Se il resto di noi è rimasto sconcertato dall'uscita di Andrew, Jay, si è fatto una grande risata assicurandogli che, il giorno in cui si accorgesse di essere diventato gay, sarebbe stato assolutamente onesto con tutti noi facendoci sapere del suo cambio di preferenze.

<< Si è addormentata >> stavo fissando il televisore e non mi sono minimamente accorto del fatto che anche la seconda puntata è finita e Jay si è girato a guardarci << Sarà stata la stanchezza o la troppa noia? >> scherza sorridendo.

Abbasso lo sguardo su Sophia << Penso la stanchezza, è troppo educata per addormentarsi a causa della noia, avrebbe sofferto in silenzio restando concentrata sul telefilm >>

<< Lo credo anch'io >> restiamo in silenzio a guardarla entrambi per un momento << Allora, cosa facciamo? La svegli? Se è stanca è meglio che vada a dormire >>

<< Si, hai ragione >> con delicatezza le scrollo un braccio per richiamarla << Sophia... Sophia ti sei addormentata, devi svegliarti >>

<< Mmm... >> è la risposta che ricevo e che fa ridere sia me che Jay.

<< Forza, non puoi restare a dormire sul divano, ti verrà mal di schiena e domani non sarai affatto contenta >> provo ancora.

<< Ancora un minuto... >>

<< Non credo sia molto collaborativa >> mi fa notare Jay come se non me ne fossi accorto anche da solo.

<< Già... >> ci penso su un attimo << Potresti andare a scostare le coperte del mio letto? >>

Jay mi guarda davvero male << Tu e lei nel tuo letto? Edward, non ne saprò molto sulle relazioni di coppia ma, non mi sembra proprio una buona idea dormire con lei. È vero che vi ho beccato in un momento quasi compromettente ma non credo abbiate già tutta quella confidenza >>

<< Idiota! Chi ha parlato di dormire con lei? La metto nel mio letto affinché lei stia più comoda ed al caldo, io dormirò nella stanza degli ospiti >>

Jay si alza da terra << Si, resterai lì con me >> e si muove verso la mia stanza mentre io capisco le sue parole.

<< Chi ti ha detto che tu puoi restare a dormire? >> mio fratello mi ignora così la smetto di perdere tempo e mi affretto a prendere in braccio Sophia che è, decisamente, più pesante rispetto a Max che sono abituato a mettere a letto.

Quando entro in camera, proprio come gli avevo chiesto, Jay, ha scostato le coperte prima di farsi da parte permettendomi di fare tutte le manovre necessarie per poter sdraiare Sophia che continua a dormire indisturbata.

Sono contento che non indossi una gonna altrimenti sarebbe stato difficile effettuare, sia gli spostamenti sul divano che questa sistemazione senza rischiare che Jay vedesse cose che è bene non veda.

La sistemo praticamente in mezzo al letto, mentre borbotta qualcosa facendo ridere Jay, anche se non riesco a capire cosa dice pure io mi ritrovo a sorridere. La copro con le coperte, temo di essere riuscito a svegliarla quando si rigira verso di me che mi sto alzando ed invece no.

Prendo lo spazzolino, un pantalone da ginnastica ed una t-shirt prima di uscire dalla stanza in perfetto silenzio, cosa molto difficile per mio fratello, spengo la luce e socchiudo la porta, in modo da non disturbarla. Domani è domenica e ci sarà il pranzo a casa di mamma, non credo sarà un grosso problema se non torna a dormire a casa sua.

Sempre in silenzio, Jay ed io ci mettiamo a sparecchiare le ultime cose che avevamo lasciato sul tavolo, è poca roba infatti ci impieghiamo davvero pochi minuti a togliere tutto di mezzo ed avviare la lavastoviglie.

<< Usa pure il bagno per primo. Io intanto chiudo la porta e gli infissi delle finestre >> Jay si avvia al bagno degli ospiti mentre io mi dirigo nella direzione opposta. Prendo le chiavi di casa che avevo appoggiato sul mobile all'ingresso e chiudo la porta, come ogni sera, con un paio di mandate e, questa volta, anche con il chiavistello.

Di norma non lo metto perché so che Jay arriverà a casa la mattina dopo ed entrerà con le sue chiavi quindi se mettessi il chiavistello non riuscirebbe anche entrare e mi toccherebbe andare ad aprirgli, come le chiavi che di norma non lascio mai inserite nella toppa della porta ma che, per stasera, posso lasciarcele dentro.

Abbasso quelle poche serrande che ancora non ho tirato giù, nel frattempo sento Jay uscire dal bagno e dirigersi nella camera degli ospiti, dove ha un cassetto con dei suoi vestiti. Quando finisco di chiudere tutto mi infilo in bagno con il cambio e lo spazzolino.

Mi lavo i denti, sciacquo la faccia, faccio tutti i miei bisogni e, già che ci sono, mi cambio. Prima di raggiungere mio fratello ripiego i vestiti e mi affaccio in camera mia per appoggiarli sul comò nella mia stanza che c'è vicino alla porta.

Entro nella stanza degli ospiti e c'è Jay che, dopo essersi cambiato, ha già aperto il divano matrimoniale, si è già sdraiato e sta a pancia all'insù con le braccia piegate dietro alla testa che fissa il soffitto. Anche se non si gira a guardarmi so che mi ha sentito entrare. Spengo la luce e mi avvicino al letto sdraiandomi dalla mia parte.

<< L'hai invitata a pranzo da mamma domani? Ha accettato, vero? >> chiede improvvisamente Jay e mi preoccupo un po'.

<< Si, l'ho invitata ed ha detto che verrà >> c'è un po' di silenzio nel quale la mia preoccupazione cresce << Non va bene? >>

<< Cosa? >>

<< Che l'abbia invitata a pranzo da mamma >>

<< Certo che va bene! >> esclama << Era l'ora che lo facessi, volevo solo assicurarmi che l'avessi fatto davvero. Ho sentito mamma e voleva sapere da me se domani saresti venuto con Sophia o no. È per questo che sono venuto qui stasera, volevo indagare e, nel caso ci fosse stato bisogno, spingerti ad invitarla >>

<< Non ho bisogno che tu mi spinga a fare proprio niente, sono in grado di gestire una relazione, ricordi? Ne ho avuta una per parecchi anni >>

<< Si, hai avuto una relazione con la persona più sbagliata di tutte per te >>

<< Prima o poi dovrai dirmi perché hai sempre avuto quest'avversione nei confronti di Allison >> spero vivamente che mi risponda, passano diversi minuti.

<< Dormi, sono stanco e domani dovrai essere nel pieno delle tue facoltà per poter soccorrere Sophia nel momento del bisogno durante il pranzo >> si muove mettendosi su un fianco, sono sicuro che mi sta dando le spalle.

Da una parte sono deluso dalla mancata risposta di Jay ma, dall'altro, me lo aspettavo quindi non me la prendo più di tanto e lascio perdere, per ora, finendo, pure io, per sistemarmi sul fianco e dare le spalle a mio fratello. Effettivamente sono stanco infatti, il sonno, arriva presto.

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