(Edward) Capitolo 21
<< Abbiamo lavato i denti, fatto i bisognini impellenti e messo il pigiama, che dici manca qualcosa? >> chiedo a Max che se la ride come un matto mentre lo lancio sul letto << No, direi che dobbiamo soltanto sistemarti sotto le coperte >>
<< Non ho salutato Sophia >> si ricorda improvvisamente sbadigliando.
<< Tranquillo, la saluterò io per te >> lo rassicuro rimboccandogli le coperte << Adesso dormi >>
Come al solito accendo la lucetta vico al suo letto prima di spegnere la luce, essendo ancora piccolo, come la maggior parte dei bambini, ha ancora paura del buio se non dorme nel letto con almeno uno dei suoi genitori.
<< Buona notte piccolo furfante >> gli muovo un po' i capelli prima di avviarmi fuori dalla sua stanza.
<< Zio? >> mi richiamo quando sto per chiudere la porta. Ha la voce sonnacchiosa ed io mi giro a guardarlo, in attesa che mi dica quello che vuole << Zio Jay ha detto che Sophia è amica di mamma, papà e sua ma che è la tua amica speciale >>
<< Si beh, diciamo che zio Jay ha un modo di vedere le cose tutto suo >> mi segno di fare una strigliata a Jay appena mi sarà possibile.
<< Mi piace la tua amica, è molto carina e fa un ottimo dolce >>
Sorrido alle sue parole << Si, piace anche a me >>
<< Se poi dovesse non essere più la tua amica speciale, pensi che potrebbe diventare la mia? Così potrebbe farmi un sacco di dolci >> spiega con voce sonnolenta.
Rido piano << Vedremo >> esco dalla camera di Max.
Quando scendo al piano di sotto, ancora divertito dalle parole di mio nipote, trovo tutti all'ingresso, Jay e Sophia si stanno preparando, infatti hanno già il cappotto in mano.
<< Ehi stiamo già andando? >> domando rivolto a Clay.
Sono un po' deluso, speravo di avere un altro po' di tempo con Sophia, invece dovrò accontentarmi dell'essere stato tutta la sera accanto a lei ed esserci riusciti soltanto a scambiare qualche sguardo.
Cerco, freneticamente, la maniera di riuscire almeno a salutarla per bene, magari posso accompagnarla alla macchina sperando che uno di questi tre capisca che voglio un paio di minuti di privacy con lei.
Il fatto che abbia fatto finta di niente tutta la serata è un chiaro segno, per quanto mi riguarda, che non vuole far sapere a questi tonti di noi due.
<< Si, anche se è presto sia io che Jay siamo molto stanchi, dopo tutto abbiamo avuto una lunga e dura giornata di lavoro e, Sophia, è così gentile da darvi un passaggio a casa >> per un momento non capisco le parole di Clay.
Mi giro a guardare Sophia e Jay e, dal sorriso stampato in faccia a mio fratello capisco che aveva già pianificato tutto alle mie spalle.
Vorrei strozzarlo, lo farei anche se non avessi tanti testimoni, inoltre, stavo cercando il modo di restare un altro po' di tempo con lei quindi, mio malgrado, Jay mi ha servito l'occasione su un piatto d'argento.
<< Perfetto. Allora metto la giacca >> passando accanto a Clay che è affianco all'appendino gli domando bisbigliando << Tu lo sapevi vero? >>
La risatina che gli scappa è la chiara risposta alla mia domanda. Ho fatto la domanda a mio fratello approfittando della distrazione di Sophia e Juliet che, si stavano salutando ed organizzando per qualcosa.
<< Sono pronto >> faccio presente a tutti senza salutare Clay. Mi avvicino a Juliet, mi abbasso e le bacio le guance mentre l'ascolto.
<< Vedrai che presto tua madre ti chiederà di invitarla a pranzo una di queste domeniche quindi, fallo tu prima che ti obblighi >>
Non le rispondo neanche, è da ieri che già ci stavo pensando. Mi farebbe piacere invitare Sophia a pranzo da mamma ma non so quanto sarebbe una buona idea.
Usciamo da casa di Juliet e Clay, io e Jay ci limitiamo a salutarli nuovamente mentre Sophia li ringrazia ancora per la serata e l'ospitalità.
Con il
Telecomando dell'auto la apre e Jay è il primo a fiondarsi a sui sedili dietro con un piccolo contenitore in mano.
<< Ti sei preso un pezzo del dolce di Max? >> alle volte rimango davvero stupito davanti a mio fratello.
<< Che vuoi era delizioso >> controbatte subito.
<< Beh grazie >> Sophia allaccia la cintura di sicurezza, cosa che faccio subito anch'io.
<< Allora, ci mi indica la strada? >>
<< Io. Direi che casa mia sarà la prima metà visto che è la più vicina >> afferma subito Jay.
Ci penso un attimo e non è vero ma, deciso di sfruttare mio fratello è la sua idea folle per arrivare al mio scopo, è cioè di passare un po' di tempo da solo con Sophia.
Resto in silenzio mentre Jay conduce Sophia tra le strade della città fino a casa sua << Eccoci arrivati. Io scendo qua. Buona serata ragazzi, Ed ci vediamo domani mattina per andare in cantiere insieme mentre, Sophia, grazie ancora per il passaggio, sei la nostra salvatrice >>
<< È stato un piacere, davvero e buona notte >>
<< Vattene via prima che cambi idea >> ecco come mi limito a salutarlo io visto che ho deciso di risparmiargli la vita.
<< Scappo >> Jay scende correndo via.
<< Che ha combinato? >> chiede Sophia perché, come immaginavo, è troppo innocente per rendersi conto dei piani macchinosi di quella mente contorta di mio fratello.
<< Ti ha nuovamente incastrata >>
<< Ma figurati, mi sarei proposta ugualmente. Dopotutto Clay era già a casa, non mi sembrava molto giusto farlo uscire di nuovo quando c'ero io con la mia macchia >>
<< Continua dritto per questa strada >> le inizio ad indicare la strada << Il punto è che Jay ti ha incastrata ancora prima, mi ha preso in giro sul fatto che saremmo andati da Clay con la sua macchina ed invece siamo venuti con Clay, indovina perché? Quel volpone aveva già programmato da stamattina il tuo riaccompagnarci a casa. Svolta a sinistra, infondo a destra >>
<< Da stamani? >> chiede ma sta chiaramente ridendo << Di certo gli dobbiamo concedere che ci pensa bene alle mosse che deve fare per raggiungere i suoi obbiettivi >>
<< Oh non ne hai idea >>
<< Quindi domani si beccherà una strigliata? >>
<< Per questa volta se la caverà senza essere minimamente rimproverato. Ecco, siamo arrivati, quello è il portone di casa mia >> le indico la palazzina.
<< Ora anch'io so dove abiti >> si gira a sorridermi mentre spegne il motore.
<< Questo ed il fatto di poter stare un altro po' con te sono i motivi per il quale Jay se la caverà senza un minimo rimprovero. Mi spiace che stasera non siamo riusciti a passare qualche minuto a chiacchierare >> è abbastanza buio ma sono piuttosto certo che sia arrossita.
<< Direi che grazie a Jay adesso possiamo recuperare e comunque... Non sapevo bene quanto potesse farti piacere fare sapere alla tua famiglia che siamo usciti quindi ho preferito fare finta di niente >> spiega.
<< Non devi preoccuparti di loro, adorano spettegolare, se qualcuno non gli da una scusa per farlo non potrebbero sopravvivere e, comunque, per quanto riguarda quei tre, puoi stare certa che lo sanno già. Sono abbastanza certo che Jay abbia già chiamato Clay e Juliet per far sapere loro che è riuscito a portare a termine il suo piano anche questa volta >> mi sistemo meglio sul sedile rivolgendomi verso Sophia.
Preferisco non chiederle di salire, è troppo presto e temo che la metterei decisamente in difficoltà con una richiesta del genere quindi, dopo averci pensato un secondo << Sei stanca? Ti va di restare a chiacchierare un po' qui in macchina? >>
Mi guarda sorpresa e, davvero, non riesco proprio a capire come mai è tanto stupita ogni volta che le chiedo di passare del tempo insieme. Evidentemente la sua non è solo timidezza ma anche insicurezza e, forse, Jay ha ragione, è anche mancanza di esperienza ma, dopotutto, questo lato di Sophia mi piace.
È semplice, sincera e dalla sua espressione si può capire qualunque suo stato d'animo, alle volte mi sembra di poter leggere in faccia quel che pensa, soprattutto perché è molto espressiva. Come adesso, si rende conto che sto aspettando una sua risposta e si ricompone subito.
<< Ma certo >> sta mormorando e ringrazio il cielo che la radio sia spenta altrimenti non l'avrei sentita << mi farebbe piacere >>
<< Sai che hai conquistato Max? Prima di addormentarsi mi ha detto che gli piaci. Per la precisione ha detto che sei molto carina e fai degli ottimi dolci oltre ad averti definito la mia amica speciale >>
<< La tua amica speciale? >>
<< Già, in qualche modo dovevano far capire anche a Max che ci stiamo frequentando >> sorrido ripensando all'uscita di mio nipote prima di raccontargliela << Inoltre, gli piaci così tanto che mi ha chiesto se, qualora tu non fossi più la mia amica speciale se puoi essere la sua. Così potresti preparargli dei dolci >>
Sophia scoppia a ridere così tanto che ad un certo punto si deve mettere la mano davanti alla bocca per cercare di calmarsi << Oddio, Max è davvero un bambino adorabile. Con Juliet siamo già rimaste d'accordo che, per quando si trasferiranno Erin e Logan li presenteremo. Spero davvero che Max e Logan possano stringere amicizia, sarebbe bello >>
<< Immagino che sia stata dura per te ed Erin riuscire a crescere un bambino piccolo >>
<< No, eravamo in due e, se proprio avevamo un'emergenza, c'era mia madre ad aiutarci e poi, Logan, è sempre stato un bambino molto tranquillo ed incredibilmente assennato, non abbiamo avuto grandi problemi. Di solito i bambini piccoli sono molto impegnativi ma lui si è accorto sin da subito che la sua famiglia non era come quella degli altri bambini che lo circondavano. Lui non aveva una mamma ed un papà, ha sempre avuto soltanto le sue zie, per quanto io sia acquisita e lui ne sia pienamente cosciente. Abbiamo cercato di non fargli pesare niente ma è difficile compensare certe mancanze >>
Mi spiega quello che hanno fatto, i primi sacrifici e le difficoltà iniziali nell'organizzarsi per essere sempre presenti nella vita del bambino senza rinunciare al loro sogno, cioè il locale. Mi parla dei diversi problemi creati dalla madre e dalla sorella di Erin, di tutta la burocrazia e delle prove che hanno dovuto superare con l'assistente sociale ed il tribunale dei minori.
Anche se sono state parecchie le difficoltà che hanno dovuto superare, è evidente l'attaccamento di Sophia a Logan e posso solo immaginare quanto questo sentimento possa essere anche più profondo e radicato in Erin. Sicuramente non sono una famiglia convenzionale, ma non gli manca niente di tutte le altre famiglie del mondo.
Sophia cerca di minimizzare ciò che hanno fatto ed affrontato lei ed Erin in questi anni, mi è più che evidente, e se prima che mi raccontasse tutto questo ero stupito dalla loro scelta, adesso inizio a ricordare perfettamente tutte le difficoltà che anche mio fratello e Juliet hanno dovuto affrontare.
Angolo autrice:
È stato piuttosto difficile tagliare questo capitolo, se continuavo ad andare avanti avrei finito per lasciare davvero molte poche pagine per il prossimo capitolo quindi, sappiate che, il discorso tra i due non è ancora terminato :-)
Buona giornata a tutti e... A domani (?)
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