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(Edward) Capitolo 17 (parte 2)



Vedo Faith prendere alcuni piatti per portarli in cucina ed è così che decido di approfittarne. Prendo il mio piatto e quelli di Clay e Jay prima di precipitarmi in cucina seguendola.

<< Ehi Faith posso parlarti? >> mi accosto a lei mentre apre la lavastoviglie.

<< Certo, dimmi tutto Ed >>

<< In questi giorni avresti un po' di tempo da dedicarmi? Vorrei vedere il progetto che avevi disegnato per la mia casa sul terreno >>

Faith si raddrizza sorpresa << Ma certo, se vuoi puoi venire in ufficio anche domani mattina, ho tutti i disegni lì >>

<< Perfetto così magari possiamo vedere insieme anche le eventuali modifiche >>

<< Vuoi avviare i tuoi lavori? >>

<< Si, sono abbastanza stanco di aspettare e voglio venire a vivere in quella che sarà la mia casa per il resto della mia vita >>

<< Pensavo volessi aspettare di iniziare una relazione più stabile per far in modo che anche lei avesse voce sulla casa >> mi ricorda perché, effettivamente, era quello che avevo detto due anni fa.

<< Lo so, ma ho cambiato idea >> ribatto con sicurezza.

Faith riprende a mettere le cose in lavastoviglie ed io le passo i piatti che ho in mano << Va bene. Allora ti aspetto domani mattina in ufficio così potremo parlare di tutte le eventuali modifiche >>

<< Ottimo. Più tardi ne parlerò anche con Andrew per vedere come potremmo organizzarci per gestire tutti i lavori >> sorrido soddisfatto del mio operato.

Prima di mettere in mezzo il discorso, aspetto che Andrew abbia davanti a sé il suo adorato, o forse dovrei dire la sua dipendenza, il caffè.

<< Domani penso di ritagliarmi un paio d'ore per poter andare in ufficio da Faith se per te non è un problema >> Andrew mi guarda con impassibilità, è come se stesse valutando ciò che gli ho detto.

<< Va bene, non c'è problema >> risponde con aria guardinga, sa che sto per incastrarlo in qualcosa ed in effetti è vero.

<< Ho intenzione di visionare con lei il progetto della mia casa per poterlo modificare e perfezionare in base alle mie esigenze così da poter far partire i lavori >> gli spiego mentre inizia a sorseggiare con calma la sua bevanda favorita.

<< Immaginavo che prima o poi avremmo dovuto iniziarli questi lavori. Non sono poi tanto sorpreso che il primo dopo me e Clay sia tu a voler far partire il cantiere >> commenta con tranquillità mentre il resto della tavola è in completo silenzio.

<< Visto che sei tanto calmo allora penso che prenderò la palla al balzo >> si intromette Faith richiamando la nostra attenzione << Visto che apriamo un cantiere non ci saranno troppi problemi ad aprirne un secondo per me anzi, burocraticamente parlando tornerebbe davvero comodo >>

È a quel punto che Oliver quasi si strozza con il caffè mentre Andrew si ritrova a sputarlo nella sua stessa tazzina << Che cosa!? >> lo urlano in contemporanea presi entrambi di sorpresa da mia sorella.

<< Che esagerati che siete. Tu non fare quell'aria scandalizzata quando stai per aprire un cantiere per tuo fratello >> Faith rimprovera prima Andrew per poi rivolgersi con espressione scettica verso Oliver << E tu... Sai perfettamente che sto finendo di perfezionare il progetto della casa, hai espresso anche la tua opinione sulle modifiche ed il disegno quindi la tua reazione è assurda >>

<< Si che lo so ma... >> Oliver è palesemente in difficoltà e si arrampica sugli specchi << Insomma, è soltanto un disegno, da qui ad iniziare a realizzarlo è un bel impegno >>

<< Come dovrei prendere questa tua uscita? Non ti starai mica tirando in dietro soltanto perché con il progetto di quella che dovrebbe essere la nostra casa la nostra relazione dovrebbe diventare più impegnativa, vero? >>

<< Nessuno ha detto che mi sto tirando indietro, soltanto che è una cosa grossa, molto impegnativa >> prova ancora ma, dalla faccia arrabbiata di mia sorella, decisamente, si sta incasinando sempre di più.

<< È la seconda volta che lo dici Oliver, non ti vuoi impegnare con me? >>

<< Per l'amore del cielo, va bene, facciamo come e quando vuoi te. Andrew rimboccati le manica, organizza i lavori perché, hai sentito tua sorella? È arrivato il momento di mettere radici definitive quindi, dovrai tenere in conto anche la nostra casa >> Oliver parla direttamente a Drew prima di girarsi verso Faith << Sei felice? >>

<< Molto >> lei praticamente gli si getta addosso.

<< Ottimo, è esattamente quel che desidero >>

<< Nessuno vuole tener conto delle mie idee o delle opinioni? >> Andrew prova a riprendere in mano la questione.

<< Oh via caro, non fare il guasta feste, dovresti essere contento del fatto che finalmente Edward e Faith abbiano deciso di mettere le proprie radici è un passo importante, come ha detto Oliver, e sono certa che lì aiuterà moltissimo >>

È mamma a quietare mio fratello, visto che Faith ed Oliver sono troppo impegnati nel baciarsi, e, comunque, Andrew borbotta qualcosa a riguardo della mole di lavoro sproporzionata che si ritroverà a dover gestire.

<< Beh allora visto che ci siamo dovremmo costruire pure la mia >> mi giro di scatto verso Jay visto che è stato proprio lui a parlare.

<< Ah ah ah sei quasi divertente >> commenta Andrew senza dargli davvero ascolto.

Il problema? È che Jay ha un'espressione decisamente seria quindi, non sta affatto scherzando cosa che capisce subito anche Clay infatti, tira una gomitata a Drew per farglielo capire.

<< Sei serio? Vuoi sul serio iniziare anche i tuoi lavori? >> prende la tazzina del suo caffè e lo butta giù a modello caffè << Da che avevo un solo cantiere in corso adesso, mi ritrovo con dovermi organizzare per avviare tre cantieri e concludere i lavori al cantiere già in corso. Faith, avvia le pratiche e finisci i progetti. Quando hai avuto tutti i permessi io ti farò avere i piani dei lavori. Ah, ci serviranno altri manovali quindi, contatta le persone con cui abbiamo già lavorato ai cantieri della tromba d'aria per sapere se sono disponibili. Ok. Detto questo, vorrete scusarmi ma vado fuori ed aspetto che un fulmine mi colpisca in pieno >> commenta Andrew alzandosi dal tavolo ed avviandosi fuori con aria sconfitta.

<< Voi sparecchiate mentre io vado a parlare con vostro fratello >> mamma si alza subito dal tavolo andando dietro ad Andrew.

Anche se ci ha detto di sparecchiare restiamo tutti fermi a tavola, è come se tutti volessimo fare la stessa domanda ma nessuno ha il coraggio di porla, c'è una certa tensione, anche in Jay perché sa perfettamente che tutti siamo concentrati su di lui.

Per uscire da questo stallo, mi decido a parlare per tutti << Come mai vuoi iniziare anche tu i tuoi lavori? Non hai mai dato nessun segno di volerti occupare o pensare a questa cosa >>

<< Il fatto che io non ne abbia mai voluto parlare con nessuno di voi non vuol dire che non ci abbia mai pensato. Al contrario, c'ho pensato molto ed a lungo in maniera incredibilmente seria infatti, so già di cosa ho bisogno e cosa voglio sia a livello di spazi, di struttura e di arredamento >> ci comunica Jay come se nulla fosse sorprendendoci non poco.

<< Sul serio? >> Faith è decisamente stupita.

<< Certo, ricordi il progetto che mi avevi fotocopiato? C'ho lavorato spesso e l'ho modificato in modo tale che tu possa apportare le stesse modifiche e magari, qualche miglioria visto che l'esperta in architettura sei tu >> le risponde con molta calma.

Una delle cose che tendiamo a dimenticare di Jay, a causa del suo tendenziale carattere allegro e giocoso, è quanto possa essere serio, organizzato e preciso. Tutti quelli che ci conoscono erano incredibilmente sorpresi del fatto che Jay sia stato il primo tra noi tre a laurearsi ma, la verità, è che tende a nascondere la sua intelligenza con il suo lato scherzoso.

<< Vuol dire che domani andremo insieme da Faith e, visto che tu hai già tutto pronto, vedrete prima il tuo progetto >> dico per iniziare ad organizzarci.

<< Ok, per me va bene >> concorda subito Faith riprendendosi dalla sorpresa << Domani mattina dovrei farcela ad occuparmi di entrambi i progetti visto che, Jay, sembra essere tanto avanti ma dobbiamo finire entro ora di pranzo perché nel pomeriggio ho altre cose di cui devo occuparmi e sono tutte piuttosto urgenti >> senza dire niente, Monica si alza ed inizia a sparecchiare.

<< Meglio così anche perché pure io devo andare in cantiere a lavorare con i ragazzi ma, se facciamo in questa maniera, almeno Jay che dovrebbe essere decisamente più veloce di me, potrà tornare subito al locale >>

<< Edward ha ragione, sembra anche a me la cosa più logica da fare, domani verrò con la mia macchina così da essere più libero nei movimenti tra una cosa e l'altra visto che, se venissi come al solito con Ed dovrei stare lì ad aspettare che finiate di lavorare al suo progetto quando, invece, posso semplicemente tornarmene a lavoro ed essere molto più produttivo >> ed anche Jay si alza per sparecchiare con Monica che ha già tolto la maggior parte delle cose.

<< Tu ne sapevi qualcosa? >> mi chiede sussurrando Clay non appena Jay si allontana.

<< Onestamente ero convinto che prima o poi avremmo dovuto iniziare una specie di battaglia con lui per convincerlo che era arrivata l'ora anche per lui di mettere definitivamente le radici ed invece... >> guardo verso la cucina.

<< Più che sollevato sembri preoccupato per lui >> per sbaglio incrocio lo sguardo con Juliet e quel che vedo è esattamente il riflesso del mio.

<< Perché lo sono Clay ed anche tu dovresti esserlo >> mi giro a guardarlo sempre parlando a bassa voce << Siamo onesti, il fatto che ci abbia pensato tanto ma, non ne abbia mai parlato con almeno uno di noi, non so quanto sia un buon segno >> ammetto con molta semplicità prima di alzarmi e dare anch'io una mano anche se, ormai, praticamente è stato tolto tutto di mezzo.

Non so quanto ho fatto bene ad ammettere la mia preoccupazione per Jay con Clay ma, conoscendo Juliet, penso proprio che anche lei la pensi come me e, prima o poi, sarebbe stata lei ad esporgli le sue perplessità in questione.

Mamma rientra con un gran sorriso stampato in viso << Ebbene, sarete felici ed entusiasti di sapere che ho convinto vostro fratello del fatto che la costruzione delle vostre abitazioni sia una cosa estremamente positivo e che questo è il momento migliore per poter aprire questi cantieri. Sappiamo tutti che ci vorrà diverso tempo prima che concludiate i lavori e, per il momento, oltre al locale, siete concentrati solo sulla gara di appalto e non avete altre cose che richiedono la vostra attenzione >>

Quando è uscita sapeva benissimo che avrebbe vinto questa " battaglia " con Andrew, per quanto ci provi e protesti, lei è il suo tallone d'Achille, infatti, alla fine, mamma riesce sempre ad ottenere tutto ciò che desidera da lui.

<< Jay! Andiamo? Ho un po' di cose da fare >> lo richiamo subito visto che avevo tutta l'intenzione di andare all'organotrofio a portare le cose che ho comprato.

<< Arrivo >>

<< Andiamo anche noi prima che Max salti il riposino? >> è Juliet che parla con Clay, così da fargli distogliere lo sguardo da Jay.

Clay si limita ad annuire mentre ci avviamo tutti fuori dopo aver salutato soprattutto mamma. Appena siamo fuori di casa, Juliet riprende la parola << Parlando d'altro >> Juliet distrae Clay dal fissare Jay anche se, così, attira l'attenzione di tutti << Stavo pensando di invitare Sophia a cena a casa da noi, magari domani >>

<< Ma certo >> acconsente subito Clay mentre io mi raddrizzo immediatamente.

<< Possiamo venire anche noi a cena? A me ed a Ed farebbe piacere mangiare in vostra compagnia visto che oggi non abbiamo ricevuto nessun avanzo. In effetti dovrei tornare dentro a protestare >>

<< Certo che potete venire a cena ma >> Juliet alza un dito guardando Jay << Soltanto se non ti metti a protestare per non aver ricevuto nessun avanzo >>

<< Ci sto >> accetta subito lui mentre io mi schiaccio una mano in faccia.

<< Sarà una lunga serata, già lo so >> commento a bassa voce.

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