L'Anti Me nel mio soffitto!One Shot
POV Maria
E' da quando posso ricordare che sento sempre alla stessa ora, sempre nello stesso punto, sei ritmici toc toc provenire dalla soffitta. Solo alla veneranda età di sette anni iniziai seriamente a notarlo, a chiedermi cosa fosse, a registrare il rumore fastidioso.
Con gli anni in realtà i tonfi aumentarono, e decisi di confessare l'arcano segreto che oramai infestava la mia mente da infante alla mia migliore amica dell'epoca
Diciamo che non andò esattamente come programmai, e alla fine dissi che era tutto uno scherzo, e ci ridemmo all'unisono. La mia mente giovanile trasse che dovesse essere una specie di maledizione dell'essere, nessuno apparte noi due dovevamo sapere della sua esistenza.
(ad oggi comunque ho perso completamente rapporti con Giovanna, con il senno di poi, meglio).
Quando feci dieci anni arrivai alla conclusione che sicuramente tutto ciò che fosse nella mia soffitta, sicuramente non sarebbe stato un alieno, un demone o una creatura. Anzi probabilmente erano solamente degli spifferi o qualcosa del genere. Smisi di prestare ascolto ad esso, e iniziò la mia dipendenza dalle camomille e il dormire presto.
Stavo inconsciamente scappando dal problema? Probabilmente.
Poi un giorno, quando all'incirca avevo quattordici anni,quando avevo due amici stabili, una ragazza, una rompicoglioni sempre presente, aka la vita da adolescente che avevo sempre sognato, notai che nel famoso punto dal quale sentivo quei rumori vi era un piccolo foro. Però forse semplicemente c'era sempre stato.
Quattro mesi dopo, quel foro era ampio quanto una palla da basket e da esso un viso molto famigliare mi stava guardando. Avevo il fiato corto e gli occhi spalancati, sembrava di guardare in uno specchio.
Poi questa iniziò a ridere, cioè non in modo inquietante anzi, in modo carino e coccoloso, sembrava di sentire un piccolo cucciolo di cane dagli occhi dolci e i pensieri di arcobaleno, ridere. Era me vedere farlo la parte inquietante.
Ho in realtà pochi ricordi di cosa successe da qui in poi, so solo ciò che so ma non ricordo esattamente come l'ho scoperto.
Infondo son passati quasi tre anni, e non sono mai stata una con la memoria a lungo termine.
La ragazza nella mia soffitta e colei che battezzammo insieme come 'l'Anti-Maria', era un mio opposto perfetto che era sempre vissuto nella mia soffitta succhiando i miei globuli rossi fino a che questi erano davvero troppo piccoli e quindi aveva bisogno di un'altro tipo di stimolo, che diventò il nutrirsi della mia immagine. Insomma le bastava guardarmi.
Infatti ad oggi Anti-Maria vive ancora così, le basta osservarmi. Oramai non lo trovo neanche più inquietante.
Lei era profondamente diversa da me, nella sua teoria è l'essersi sempre basata e costruita su di me che l'ha resa completamente diversa. Siamo solo identiche nell'aspetto fisico.
Anti- Maria è cordiale, altruista, pastel e soft, ma non sa prendersi cura o amare un animale nè avere degli amici più speciali a cui riservare particolari attenzioni. Lei ama incondizionatamente tutti.
Più o meno quando avevo sedici anni iniziai ad essere completamente a mio agio con Anti- Maria, era come avere una sorella in più, e anche al comune fu battezzata e messa nella società come una nuova sorella adottiva dal nome Ramai.
Quindi iniziò a frequentare la scuola, ma sopratutto a non vivere più in funzione solo mia. All'inizio ero felice, ora sono arrivata a uno stato di invidia, gelosia.
Lei letteralmente non esiste, è solo una versione di me, è solo un qualcosa che vive in mia relazione, ma questa cosa è magicamente la fidanzata della rompicoglioni e molto legata a tutti.
Nel mio presente esiste lo scrosciare della pioggia, i miei capelli completamente bagnati e una strada scura. La conosco bene questa strada, è quella che condivido con Marvin e Fortuna, miei relativamente vicini di casa e unici amici.
Tutto però in questo istante era scuro, la pioggia si confondeva con le lacrime e niente respirava di amicizia.
Potevo percepire nonostante la distanza, il respiro affannoso di Marvin dopo quella domanda quasi sussurrata ma ancor di più sentivo pesante la figura di Fortuna completamente girata dall'altra parte, che neanche mi rivolgeva lo sguardo.
"Perchè sei gelosa di lei?"
Rimasi zitta. Forse Anti-Maria però sarebbe stata capace di rispondere.
No in realtà è perchè sapevo esattamente perchè.
"Quanto odio Luisa, quand'è che sparisce, quand'è che se ne va, ma appena se ne va dalla tua vita diventi irascibile e insopportabile?!" mi sputò Marvin con agonia e verità, mi irrigidii, forse perchè aveva ragione e forse perchè non sopportavo che aveva ragione.
"Non lo ammetterà mai, si gratterà le ferite e mordicchierà le unghie fino alla morte pur di non ammettere che la fa incazzare che tutte le attenzioni che le rivolgeva Luisa gliele ha portate via senza sforzo qualcuno che è lei ma non abbastanza lei." il tono pungente e cattivo di Fortuna contro di me lacerava peggio di qualunque altro dolore.
Ma come posso ammettere qualcosa del genere quando non ho neanche il coraggio di capire di starlo provando? Come hai anche solo il coraggio di dire di apprezzare l'unica che hai sempre bullizzato? Come cazzo fai a semplicemente accettare che colei che c'era sempre stata ti stava sul cazzo esattamente perchè non ti ha mai voltato le spalle quando finalmente lo fa ti manca come l'aria?!
So che in questo momento, la mia ragazza, lei e l'Anti-Maria sono uscite insieme da qualche parte, in qualche posto carino, in qualche posto in cui non andrei ma dove Luisa mi avrà chiesto un milione di volte di andare.
Sento il fiato corto. Ma perchè non ho potuto anche solo per un secondo abbassare la testa? Mordermi la lingua e dire di si a quell'offerta? Infondo sapevo che sarei andata anche all'inferno se fosse stato con quella che 'odiavo'.
Una melodia molto familiare distrasse la mia mente, era la mia suoneria, lasciai che per qualche secondo quella terrificantemente meravigliosa canzone accompagnasse la pioggia per poi, senza mai alzare lo sguardo verso Marvin o Fortuna, raggiunsi con la mano ghiacciata e tremante il telefono.
Risposi senza mettere troppa attenzione al nome, ma quella voce sull'orlo delle lacrime, piccola,dell'unica che odiavo, mi gelò il sangue nelle vene. Poi me lo riscaldò, poi me lo fece ballare e infine lo lasciò calmo e sereno come le camomille su cui avevo una forte dipendenza.
'Stai completamente zitta, non voglio sentire una risposta o una parola fuoriuscire da quella vipera che hai al posto della bocca, per una volta lascia parlare me, poi attaccherò questo maledetto telefono e sparirò.
Qualunque cosa sia Anti-Maria non è te, e non sarà mai te, non è neanche la metà di ciò che per me hai sempre fatto e rappresentato. Pensavo di potermi finalmente rendere felice stando con qualcuno che sia il tuo perfetto opposto, perchè io odio te no? No?! Quindi qualcuno di perfettamente opposto sarebbe stata la mia anime gemella.
Perchè allora non è così? Non me lo potresti semplicemente spiegare?
Perchè qualcuno di così cordiale mi fa mancare la stronza che non mi ha mai sostituito? Perchè mi fa sentire incredibilmente sola e non capita stare con questo essere che è te solo con le giuste amichevoli caratteristiche?
Lo sai che quando ti odio, è perché ti amo con una passione così forte che scardina la mia anima. Né con te posso vivere, né senza di te, sai che siamo fatte di amore e odio,entrambi bilanciati su una lama di rasoio.
Io ti odio,però ti amo. E ti odio anche per questo
Fa male e allo stesso tempo sembra così liberatorio dirlo ad alta voce.
Io ti odio così tanto che il solo pensiero che tu possa starmi lontano mi uccide.
E ti amo così tanto che la sola possibilità che tu mi voglia con te pompa il sangue nelle mie vene.
Solo ora però sei libera di fare ciò che vuoi con me, ora che sai queste cose, dimenticami e uccidimi o odiami e tienimi in vita'
...
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