CAPITOLO I - Bill's will-
Mollo'tutto.
È questo quello che pensava mentre il tachimetro della sua auto segnava 80 miglia orarie.
1)Mollare il lavoro....
Impiegato alla banca da 3 anni. Un posto che aveva cominciato a stargli stretto dai primi 3 mesi. Tutti i giorni le solite facce, tutti i giorni le stesse, identiche, cose.
Prima telefonata: il capo...
«Signor Will! Lei è in ritardo al lavoro di ben 2 ore. Alzato con comodo dal letto oggi, eh?! Veda di portare il suo culo pesante immediatamente qui, questo è l'ultimo ritardo che le concedo. Se non fossi un vecchio amico di suo padre l'avrei mandata a casa già da un bel pezzo. Sono stufo del suo comportamento indisciplinato!»
«Ed io sono stufo di lei grandissimo idiota! Mi licenzio! Ah! E la correggo... "Culo pesante" è un termine molto più appropriato per quella vacca di sua moglie.» Rispose lui.
«COME SI PERMETTEEE? LEI E' LICENZIATOOO!»
«E lei è uno stronzo! E poi che m'ero licenziato l'avevo già detto io!»
TU-TU-TU-TU
2)Mollare la famiglia...(nel giorno del suo ventisettesimo compleanno)
Ormai era diventato un ometto, glielo diceva sempre sua zia, e come tale era arrivato anche per lui il momento di tagliare il cordone ombelicale.
Seconda telefonata: la mamma...
«Billy, stasera vieni da noi a festeggiare dopo il lavoro, vero?!»
«No mamma. Sto in viaggio»
«Per lavoro?» Lei.
«Non ho più un lavoro, ti spiegherò più tardi. Evita di dirlo a papà per il momento» Le disse.
«Ma sei scemo? Ma cosa hai...» ma non fece in tempo a controbattere.
TU-TU-TU-TU...
La madre di Bill Will, una donna distinta sulla cinquantina, in quel momento se avesse avuto un paio di cesoie e il figlio davanti, altro che il cordone ombelicale gli avrebbe tagliato.
3)mollare gli amici...(o presunti tali)
Erano in quattro e sempre allegri e affiatati: Aaron, Brandon, Brent e infine lui: Bill. Nel corso degli anni avevano passato momenti indimenticabili. Quante ne avevano combinate! Insieme avevano condiviso tutto quello che una delle più belle amicizie poteva loro dare.
Ma tutte le cose belle, prima o poi, purtroppo devono finire.
Terza telefonata: Brandon...
«Risponde la segreteria di Bill.» Fece con voce contraffatta rispondendogli, mentre continuava a guidare lungo la highway.
«Ma quale segreteria! Grandissimo bastardo! Abby m'ha detto tutto!» Disse Brandon con un tono di voce che definire incazzato sarebbe un eufemismo.
«Ma come sei potuto andare a letto con lei? E con Bett e Carol, le ragazze di Aaron e Brent?! Ma tanto ti becchiamo, e...»
«Scusami...» lo interrupe Bill. «... Ma altrimenti i 1000 persi al poker con voi come avrei potuto darveli?»
«GRANDISSIMO BASTAR...»
TU-TU-TU-TU...
Eh, sì! Lui con loro aveva condiviso proprio tutto... anche le loro donne. E ora non sembravano allegri. Per niente...
Ma all'inizio di quella mattinata afosa del 12 luglio nella sua cittadina, Billy Will, neo ventisettenne, capelli castani, occhi idem, 1,73 metri di noia nei confronti della vita, era pronto a subire l'ennesimo rimprovero e umiliazione del suo capo davanti ai colleghi per il ritardo che avrebbe fatto, era sicuro che quella sera avrebbe cenato con i suoi scartando al termine di quest'ultima i soliti regali inutili, ed era convinto che fosse arrivato il momento di fare nuove amicizie.
Ma ricevette una telefonata. Prima del suo capo, prima di sua madre e prima di Brandon.
Una voce femminile, che lui riconobbe subito, dall'altra parte del telefono. Piangeva ed era terrorizzata. Fra un singhiozzo e l'altro riuscì a malapena a dire:
«Ti prego Bill! Aiutami! Mi vogliono uccidere!»
TU-TUM-TU-TUM...
Per questo lui mollo' tutto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro