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Capitolo 28



Da quando io e mamma siamo arrivate alla base militare dove lavora Nathan sono passati tredici giorni, domani mattina dovremo prendere l'aereo che ci riporterà a casa.

Sono state giornate abbastanza strane, mentre mamma ogni tanto spariva nella cucina della base, io sono sempre rimasta al fianco di Nathan, ero con lui ai controlli dei punti e, come mi ha chiesto, l'ho accompagnato al colloquio con il Dottor Aidan per la terapia per il disturbo post traumatico.

Anche se è stato rassicurato più volte, Nathan è stato molto categorico a riguardo, non ha permesso a nessuno di stare nella sua stessa stanza quando dormiva. Una mattina mi sono accorta che, addirittura, ha chiuso la porta per essere sicuro che nessuno provasse più a svegliarlo.

Quando l'ho raccontato al dottore non si è minimamente preoccupato dicendo che in un tipo come Nate, sarebbe stato sorpreso del contrario visto quanto è prudente. Secondo la sua opinione professionale mio fratello ha solo bisogno di tempo, se quel che è successo con me fosse accaduto con un'altra persona sarebbe stato meno duro con sé stesso ma, essendo io la persona che ama di più l'ha messo in allarme verso sé stesso.

Ho cercato di fare come mi ha suggerito il dottore, mi sono comportata normalmente, come se niente fosse successo, purtroppo i lividi sono usciti il giorno dopo. Ho beccato Nathan fissarmi il collo con espressione corrucciata molte più volte di quante creda, non essendomi portata alcun trucco, supponevo di non averne bisogno, sbagliando, non ho potuto nascondere minimamente il segno.

Sotto suggerimento del dottore, ogni sera, dopo che Nate se ne andava a dormire per i fatti suoi, ho tenuto, per i primi giorni, un po' di ghiaccio per quindici minuti sulla gola, dal terzo giorno invece ho iniziato degli impacchi d'acqua calda. Nel frattempo ho anche applicato una crema datami sempre dal dottor Aidan due volte al giorno, alla mattina appena sveglia ed alla sera dopo l'impacco.

In questa maniera ho accelerato la guarigione del livido sulla gola, era quello l'unico che mi interessava far sparire al più presto, l'altro non si vede minimamente visto che è sul fianco e, direi anche meno male visto che è enorme ed era proprio viola scuro. Dovevo aver battuto più forte di quel che credevo.

A differenza nostra, le altre persone che sono arrivate con noi sono già andate via, Brody e la moglie sono stati i primi con altre due coppie, quelle degli uomini con le gambe rotte, il generale lì ha congedati per un mese visto che avrebbero dovuto restare ingessati fino ad allora.

A quel punto siamo rimasti noi ed un'altra coppia ma, anche lì, la moglie e dovuta rientrare a casa due giorni dopo, aveva lasciato i bambini con la madre e doveva tornare anche a lavoro quindi, anche se avesse voluto, non è proprio potuta restare.

Ovviamente in questi giorni ho comunque lavorato, una volta preso possesso di internet, quando Nathan era alle sue sedute con il Dottor Aidan ho intrapreso parecchie video chiamate con Jay e Monica.

Sono stata contenta di scoprire che, nonostante la mia assenza, Jay è riuscito a gestire tutto piuttosto bene con l'aiuto di Monica. Ammetto che ero un po' preoccupata per il semplice fatto che conosco Jay e, so perfettamente che, odia il lavoro d'ufficio, tutte quelle chiamate, gestire i fornitori, i clienti ed organizzare il materiale è sempre stato qualcosa che l'ha annoiato a morte.

Pensavo avrebbe fatto impazzire Monica con le sue lamentele o qualche altra delle sue stupidaggini, invece, tutte le volte che lì ho sentiti, mi è sembrata tranquilla sia in presenza di Jay che quando era sola.

Prima che subentrassi io per Jay era uno strazio, Andrew gli dava una mano per lasciarlo libero di lavorare in cantiere ogni tanto ma, essendo Drew il capo cantiere la sua presenza ed attenzione è costantemente richiesta.

Comunque, per la fortuna e la gioia di Jay, ho iniziato ad occuparmi io di tutte quelle cose quando ancora stavo finendo l'università. Certo, non ha tempo pieno come faccio ora però ho permesso a Jay di sganciarsi dall'ufficio per mezza giornata tutti i giorni, i pomeriggi.

Ieri sono dovuta restare con Monica e Jay in video chiamata più allungo perché Tom ha mandato un'email, formale, per prendere visione di un possibile lavoro di ristrutturazione per un locale, un ristorante pasticceria.

Diciamo che sedare la sorpresa di Jay, senza dirgli che ho lasciato Tom, non è stata un'impresa facile, al contrario, abbiamo perso venti minuti abbondanti. Per fortuna Monica sembra sapere come gestirlo, è stata lei a "sedarlo" visto che io non ci riuscivo.

Quindi, alla fine dei conti, sono stata beccata da Nathan mentre lavoravo con loro. In questi giorni non gli ho mai detto che stavo continuando a lavorare mentre lui era impegnato, distratto o indaffarato.

Il punto è che avevo dimenticato di dirgli che adesso Monica lavora con noi e, quando si è ritrovato in mezzo alla nostra video chiamata, è rimasto sorpreso di vedere la ragazza sullo schermo.

Vederla poi, Jay si era defilato a fare chissà cosa e Monica mi stava cercando un file nel computer di mio fratello, come le avevo chiesto, il punto è che, avendo entrambi un pc fisso ha dovuto fare un po' l'arte dei matti.

Insomma, ha dovuto girare il suo computer verso la postazione di Jay e, la stessa cosa l'ha dovuta fare con l'altro computer, a quel punto però, dopo aver urlato a Jay che cercava quel file tra i suoi documenti, invece di sedersi a cercare si è piegata in avanti.

Per me non c'era problema, voglio dire, non mi metto a pensare male o fare una tragedia per una cosa del genere, al contrario, Nathan quando l'ha vista ancora un po' ed iniziava ad urlare. Il fatto poi che Monica indossasse un vestito con la gonna non troppo lunga, invece di un paio di pantaloni o una gonna lunga, non ha di certo aiutato la situazione.

<< Cos'è? Abbiamo messo su un'azienda pornografica adesso? >> ha sbottato spaventando me che non mi ero accorta fosse lì e Monica << TI sembra il modo di stare sapendo di essere in video conferenza? >> ha continuato ad urlarle.

Monica era tutta rossa in viso quando si è girata ed ha capito la dinamica della questione e, sentendosi sgridare così si è alterata << Eravamo soltanto io e Faith! Inoltre non ho fatto niente di troppo sconveniente >>

<< Mi vedi? Non eravate solo tu e mia sorella >> ha puntualizzato lui << Faith ma si può sapere da chi cavolo ti sei fatta sostituire? >>

<< Ehm... Nathan, lei è Monica, ricordi? La ragazza di cui ti ho parlato, la nipote di Oliver... >>

Al che Nate l'ha fissata per bene prima di uscirsene con un semplice << La bambina. Non è stato affatto un piacere conoscerti ragazzina >> a quel punto se n'è andato lasciando me in imbarazzo e facendo infuriare definitivamente Monica.

<< Tuo fratello è un vero stronzo, lo sai? >>

A quel punto è arrivato anche Jay che, sentendo la frase di Monica, è rimasto stranito allora abbiamo dovuto spiegargli che non ce l'aveva con lui ma con Nate e si è fatto un sacco di risate a riguardo.

La sera Nate è stato abbastanza intrattabile ed abbiamo discusso su Monica. Il fatto è che lui non ami gli estranei per cui, io e mamma, c'abbiamo messo un sacco di tempo a fargli capire che era stato davvero molto maleducato da parte sua rivolgersi così a lei.

In questo momento sto preparando il mio borsone per la partenza di domani mattina, abbiamo già cenato, e mamma si sta preparando per andare a dormire cosa di cui io non ho molta voglia.

In questi giorni, alla fine, io e mia madre ci siamo sedute ed abbiamo parlato a lungo di quel che è successo, siamo rimaste ognuna delle proprie convinzioni però, per lo meno, ci siamo capite ed abbiamo raggiunto l'accordo che non mi farà più una cosa del genere. Quindi abbiamo fatto pace, per la gioia di tutti.

Mentirei se dicessi di aver messo una pietra sopra a tutto, sono ancora leggermente offesa con tutti i miei familiari, però credo proprio di essere sulla giusta strada per buttarmi tutta questa faccenda alle spalle. Dopotutto sbagliare è normale, loro sono la mia famiglia e voglio bene ad ognuno di loro così com'è, pregi e difetti compresi.

Bussano alla porta e, quando sento una voce maschile chiedere << Posso entrare? >> riconosco subito Nathan.

<< Certo, entra >> gli rispondo continuando a mettere via i pantaloni, lascio solo il jeans che metterò domani fuori.

<< Hai finito con la borsa? >>

<< Quasi. Ti serve qualcosa? >> gli domando iniziando a mettere via anche le magliette.

<< No, volevo solo sapere se avevi voglia di restare un altro po' sveglia e, magari, fare due chiacchiere >>

<< Però, sono quasi stupita, detesti quando ti riempio troppo la testa delle mie inutili chiacchiere o, come le definisci tu, il mio blaterare da femmine >> lo prendo in giro finendo di sistemare le ultime cose.

<< Ti sorprenderesti di quanto ho desiderato ascoltare ancora il tuo blaterare da femminuccia quando ero disperso >> lo dice con noncuranza, non vuole che scavi più affondo, ma leggo una grande verità nelle sue parole e nei suoi occhi.

<< Dammi un minuto e ci sono >> così finisco di mettere tutte le mie cose alla rinfusa.

Ovviamente lascio una maglietta da mettere sopra il jeans per domani e le cose che mi servono per questa sera. Lascio il borsone aperto accanto al letto, diamo la buona notte a mamma ed usciamo dalla stanza.

<< Vieni, ti faccio vedere una cosa >>

Anche se sono qui da quasi due settimane, non ho visto molto della base oltre alla zona notte, la zona ospedaliera e la mensa. Quindi rimango abbastanza stupita quando Nathan si avvia verso il cortile interno.

<< Ci cacceremo nei guai, non mi è permesso andare a giro, ricordi? >>

<< Non preoccuparti, il generale mi ha dato il permesso di portarti in un posto ed è lì che stiamo andando >> mi rassicura prendendomi la mano.

Senza porre alcuna resistenza mi lascio condurre, sembra incredibilmente entusiasta così divento curiosa anch'io. Arrivati nel cortile lo attraversiamo entrando in un altro edificio per poi uscire anche da quello.

Mi porta in una specie di campo d'addestramento attrezzato. << Non vorrai mica farmi fare palestra adesso vero? >>

<< Figuriamoci, lo so che sei una pappa molle, non riusciresti neanche a fare metà di questo percorso quindi sta tranquilla. Diciamo solo che sfrutteremo una cosa che è qui >>

Lo guardo mentre ci avviciniamo a dei grossi materassi distesi in un punto senza alcun attrezzo, all'improvviso prendere la rincorsa e ci si butta su << Forza vieni >> non me lo faccio ripetere e mi ci butto pure io ridendo << Vieni >> mi richiama allungando una mano verso di me e trascinandomi vicino a lui che è stesso sulla schiena << Guarda >> indica verso l'alto così mi rigiro anch'io.

È allora che lo vedo, il cielo cosparso di un'infinità di stelle, è uno spettacolo magnifico.

<< Ti piace? Questo è il posto che preferisco in assoluto qui alla base, la sera, quando non sono troppo stanco e non piove, vengo sempre qui >>

<< Ti sono sempre piaciuto le stelle, fin da bambino, ricordo che già allora dicevi che non avresti mai potuto vivere in città perché, a causa di tutte le luci, le stelle non si vedono bene come a casa nostra >>

<< È vero e ne sono ancora convinto. Quando avrò finito qua tornerò a casa, quello è il mio posto, con voi >> non ci guardiamo, continuiamo a fissare il cielo stellato.

<< Allora perché non torni a casa con noi domani, potresti tornare al posto a cui appartieni, lo sai che tutti noi non aspettiamo altro che poter stare e lavorare con te >>

<< Lo so che desideri che torni a casa con voi, soprattutto adesso, dopo quel che è successo, ma non posso, non ancora. Ti ho fatto una promessa Faith ed intendo mantenerla, tornerò a casa solo che, per ora, non è arrivato il momento di rientrare. Piuttosto... >> e si affretta a cambiare discorso, ancora una volta << Cosa pensi di fare una volta che sarai tornata a casa? Hai detto che Oliver si è dichiarato ma l'hai respinto, ti ha baciato ma ha messo fine a qualunque cosa, inoltre ha una nuova partner, Brooke. Ora che sai che lui è quello giusto cosa farai a riguardo? >>

<< Fammi prima tornare a casa poi cercherò di capire come devo muovermi. Per ora voglio solo godermi questo tempo con te >>

<< D'accordo ma vedi di presentarmelo come il tuo fidanzato per quando sarò di ritorno o ti prendo a calci per essertelo fatto sfuggire >>

<< Ma se fino a che eravamo al liceo mettevi tutti i miei ragazzi in fugga! >> esclamo contrariata.

<< Allora non erano quelli giusti per te, lo sapevo io e lo sapevi anche tu, infondo. Mentre, Oliver, abbiamo concluso essere la persona giusta quindi è il caso che ti impegni >>

<< Che roba, chi li capisce i ragionamenti di voi maschi è bravo >>

<< Siete voi ragazze quelle dalle pensate super intrecciate, noi usiamo schemi lineari, niente complicazioni >>

<< È quel che vi piace pensare >> restiamo lì, sdraiati a guardare le stelle tutta la notte, osserviamo perfino l'alba prima di rientrare nella base per andare a fare colazione.


Angolo autrice:

Grazie a:

MartinaLoreto, GaiaBarbello, betta94, fede5494, libertyflashquick, angelacopes73, Monicalovino3, sephine25, emmamartinucci, assa2003, giojamo11, _lelle2004_, SilviaSimbula, Wonderwall44, Fiofio1912, CarmelaM4, misswilkinsonakanada, RosyPonente, mareciapet e MartinaRoccanello4

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