Capitolo 26
Il viaggio si rivela leggermente diverso dal previsto, prima di arrivare alla destinazione definitiva, ovunque si trovi la base militare, facciamo tre fermate in cui, salgono a bordo, diverse persone, tutti civili.
Ci impiego poco a capire che sono i familiari degli altri soldati recuperati, come me e mamma, anche loro vogliono vedere i loro cari per i quasi sono stati tanto preoccupati.
Da quando siamo salite sull'aereo sono passate quasi sette ore quando, finalmente, atterriamo. Non ci sono finestrini dai posti dove siamo a sedere quindi, quando scendiamo dall'aereo mi rendo conto che, non sia atterrati in un aeroporto ma, ben sì, in una base militare.
Suppongo che avrei dovuto aspettarmelo vista la tipologia d'aereo su cui abbiamo viaggiato, ma rimango comunque molto sorpresa quando realizzo la cosa.
Mi guardo intorno, il sole è alto e, le mura che ci circondano sono molto alte, ci sono molti militari armati che scrutano il cielo ed il perimetro. A poca distanza l'una dall'altra, ci sono come delle torrette di vedetta disposte su tutte le mura, che separano i vari gruppetti di militari che stanno di guardia.
Fa molto caldo e penso proprio di aver sbagliato a portare le felpe e la sciarpa, non mi serviranno a niente in questo posto. Nello spiazzo su cui siamo atterrati non c'è nessuno, solo altri aerei e coloro che sono scesi dall'aereo come me e mia madre. Per gentilezza, anche se continuo a non essere molto propensa nei suoi confronti, ha lasciato che mia madre prendesse solamente la sua e la mia borsetta, entrambe piuttosto leggere, mentre io, mi sono caricata entrambi i borsoni.
Se il mio, come avevamo detto, non è molto pesante, per quello di mia madre non si può dire la stessa cosa. Infatti, quando l'ho tirato su mi sono girata a guardarla e, con voce risentita, le ho chiesto << Che cavolo c'hai messo qui dentro? Dei sassi? >> ovviamente la mia domanda era retorica, ma mia madre non l'ha capito.
<< Certo che no. Ho solo pensato di portare qualche biscotto che potesse fare piacere a tuo fratello ed il resto degli uomini presenti >>
<< Hai portato biscotti per tutti? Sul serio? >> sono spazientita.
<< Non sono poi molti... >>
<< Quanti ne sono? >>
<< Ne ho portati solo cinque chili >>
<< Perché a me? Cos'ho fatto di male per meritare una cosa simile? >>
Una ragazza vicina a noi, che ha ascoltato tutto ci sorride prima di intervenire << Anch'io ho portato un po' di roba, le caramelle preferite di mio marito >>
<< Marito? >> sono sorpresa, la guardo bene ed avrà su per giù la mia età.
<< Si, come tutte noi >>
<< Forse sono inopportuna ma... quanti anni hai? >>
<< Venticinque. Scusa eh ma non sei qui anche tu per tuo marito con sua madre? >>
<< No, sono qui per mio fratello, il mio gemello >>
<< Ah gemelli! Com'è il legame tra gemelli? È davvero particolare come dicono? >> me lo chiede con grande entusiasmo ed io sono un bel po' imbarazzata dalla cosa.
<< Direi di si, con gli anni, crescendo e guardandomi intorno, ho potuto notare che tra gemelli il legame è più forte del semplice legame fraterno che si sviluppa tra fratelli anche se, il legame che ho con gli altri miei fratelli è comunque forte, voglio molto bene a tutti loro. Suppongo dipenda anche da come crescono i ragazzi >>
<< Scusa se te l'ho chiesto ma, come puoi vedere, sono incinta >> ed effettivamente, ora che me lo fa notare lo vedo anche se deve essere ancora nei primi mesi << l'ho scoperto lo scorso mese >> dice iniziando a frugare nella sua borsa.
<< Oh! Ehm... Auguri >>
<< Sono gemelli >> afferma tirando fuori un'ecografia << Sono al secondo mese e, anche se sembro più al terzo, sto cercando di informarmi quanto più è possibile >>
<< Sarà un'esperienza unica nel suo genere e sarà una doppia gioia, mi creda >> la rassicura mamma prendendo la radiografia << Tuo marito sarà al settimo cielo >>
<< Non lo sa ancora >> la ragazza si rabbuia immediatamente << Questi ultimi quattrodici giorni sono stati terribili, ho avuto davvero paura che non l'avrei più rivisto o che non sarei mai neanche riuscita a dirgli dei bambini o delle bambine, non so ancora il sesso. So solo che sono gemelli omozigoti quindi avranno lo stesso sesso, o due maschi o due femmine, ma per il resto è ancora tutta un'incognita >>
<< Posso dirti che sarà parecchio doloroso, quasi il doppio, metterli al mondo ma saranno anche la tua più grande gioia. Fattelo dire da una che c'è passata due volte dopo il primo figlio >>
<< Ha avuto due coppie di gemelli? >> le chiede interessata ed io inizio davvero a sentirmi fuori luogo visto che, ormai, mi guardano praticamente tutti.
<< Oh no, ho avuto prima i trigemini, sono sempre dei gemelli, ma sono tre, e poi ho avuto i piccoli di casa, i gemelli >>
<< Sul serio? Ma quanti figli ha avuto? >>
<< Sono sei e sono tutto ciò che ho sempre desiderato >> guardo mamma mentre lo dice ed è palese che lo pensa davvero.
Ad attirare la mia attenzione, distraendomi, sono cinque uomini che si avvicinano a noi. Da come si muovono riesco a riconoscere il generale, è l'uomo che cammina in mezzo, gli altri quattro camminano mezzo passo indietro rispetto a lui.
Come tutti i militari ha i capelli a spazzola, incredibilmente corti, non si capisce se sono castani o neri, ma di certo sono scuri. Gli occhi castano chiaro ci scrutano tutte senza soffermarsi su nessuno in particolare.
<< Ben arrivati alla base. Non siamo abituati ad avere ospiti che pernottano qui da noi ma, siamo felici di avervi qui perché, vuol dire che, siamo riusciti a recuperare e soccorrere in tempo i vostri cari >>
È molto rigido, sia nella posizione che assume che nel parlare. Non che io ne sia realmente molto sorpresa.
<< Adesso, la base è divisa in zone, vi basti sapere che avrete l'accesso, esclusivamente, a tre zone, ospedaliera, notturna e la mensa. Purtroppo dovrete adattarvi al fatto che abbiamo solo camerate ma, siamo riusciti ad organizzarci in maniera che le signore possano stare tutte insieme senza uomini che condividano la loro camerata >>
Lo guardo alzando un sopracciglio. Si rende conto che siamo tutte donne, vero? Il suo sguardo si posa subito su di me e, non so se è perché ho fatto un movimento, involontario, del viso o per chissà quale altra motivazione.
<< Faith Reed vero? >>
Sono sorpresa anche se, sicuramente, avranno un fascicolo sulla famiglia di tutti i loro soldati.
<< Come...? >>
<< Sei esattamente come ti ha descritta tuo fratello >> lo guardo scettica, se c'è una cosa di cui sono certa è che Nathan non è un chiacchierone << Inoltre avete gli stessi occhi ma non dovrei esserne stupito visto che siete gemelli, giusto? >>
<< Lui come sta? Cos'è successo? >> me ne frego altamente del fatto che, forse, dovrei usare essere un po' più formale e non bombardarlo di domande davanti a tutti.
Faccio un passo avanti continuando a tenere i borsoni e scostandomi un po' dal resto del gruppo.
<< Entriamo, ne parleremo meglio tra poco >> senza dire altro si gira e si incammina da dove sono usciti.
I quattro uomini che lo affiancavano si protendono ad aiutare con i bagagli, io invece prendo il via camminando a passo svelto proprio dietro all'uomo, ignorando chi mi chiedeva se volevo aiuto.
Deve aver sentito i miei passi proprio dietro di lui perché, quando apre la porta, invece di entrare e lasciarla, si fa di lato e me la tiene aperta invitandomi ad entrare con un segno della mano. Il resto del gruppo, mamma compresa, è un po' più indietro rispetto a noi così non attendo ed entro fermandomi vicino alla porta.
<< Come sta Nathan? >> lo incalzo.
<< Aspettiamo il resto delle signore Signorina Reed, per favore >>
<< Lei conosce il mio nome ma io non ho la più pallida idea di chi sia lei >>
Sorride divertito dal mio continuo porgli domande << Sono il generale Smith. È un piacere conoscerti >>
<< Mi spiace doverla contraddire, generale, ma le dinamiche della situazione non sono affatto piacevoli, comprenderà sicuramente, che sono stata molto preoccupata per mio fratello, lo sono ancora, e fino a quando non potrò vederlo continuerò ad esserlo >>
<< Certamente, dovrà pazientare ancora pochi minuti >> mentre lo dice tutti gli altri entrano dalla porta << Se vuole consegnare i bagagli ad uno dei miei uomini te li porteranno nella camerata che condividerai con il resto delle signore. Così potremo andare nella zona ospedaliera senza intralci >>
Mi si avvicina un soldato, lo guardo e gli consegno entrambi i borsoni senza dire niente, faccio semplicemente un cenno con la testa in segno di ringraziamento per poi tornare a porre attenzione al generale.
<< Bene. Adesso che anche la signorina Reed è pronta risponderò alle due domane, principali, che mi avete posto. Suppongo di dovervi spiegare prima, più o meno, cos'è successo >> riassume una posa rigida raddrizzando le spalle e portando le braccia dietro la schiena << Hanno avvistato la squadra così, dei ribelli, hanno improvvisato un attacco. Per nostra fortuna erano più armati che organizzati o preparati. È stata comunque una tragedia, abbiamo perso più della metà della squadra, ma se così non fosse stato non avremmo avuto neanche un superstite. Non posso e non voglio raccontarvi nei dettagli la dinamica dell'attacco, se vorranno saranno i vostri cari a parlarvene, ma sono stati fortunati. Uno di loro è riuscito a raggruppare coloro che non erano ancora morti, con uno stratagemma ha distratto i ribelli creando un'enorme esplosione in modo da guadagnare tempo e poter scappare per trovare un posto sicuro. Non hanno abbandonato indietro nessuno, tutti quelli che respiravano ancora, per quanto feriti gravemente, se lo sono portato dietro senza lasciarlo solo. Purtroppo, non siamo riusciti ad arrivare in tempo per tutti, di questo gruppo tre persone non sono sopravvissute, erano stati feriti troppo gravemente. Avevano bisogno di soccorso immediato, i vostri cari hanno fatto del loro meglio, ma non sarebbero mai riusciti a salvarli, erano troppo gravi >>
Conclude perché la ragazza con cui mamma parlava prima, è già scoppiata in lacrime, suppongo che la gravidanza non la aiuti in una situazione del genere.
<< Mi dispiace, non volevo essere indelicato. Siamo tutti molto grati per essere riusciti a recuperare in tempo almeno loro, sono partiti in venti e sono rientrati solo in sei >>
<< Cos'è successo ai quattordici che non ce l'hanno fatta? >> chiedo per capire come funzionano le cose da queste parti.
<< Sono già stati riportati a casa. Mentre noi lavoravamo a recuperare i dispersi, gli undici che abbiamo ritrovato nella ricognizione sono stati i primi ad essere riportati in aereo ai loro familiari >>
<< Ed i tre che erano con i dispersi? >> questa volta è un'altra signora a porre la domanda ma ha gli occhi pieni di lacrime.
<< Dovrebbero già essere atterrati a casa >> non deve essere semplice neanche per lui ma risponde comunque alle domande senza tradirsi.
<< In pratica sono tutti ancora vivi perché uno di loro è riuscito a mettere i ribelli in difficoltà giusto? >> è un'altra ancora a porre la domanda e mi chiedo perché vogliano girare il coltello nella piaga.
Rimango inerme davanti alle loro domande, non può interessarmi di meno ciò che chiedono. Stanno bene, non importa se è merito di qualcuno o cos'ha fatto per metterli in salvo, io voglio solo andare da mio fratello, il resto può aspettare.
<< A quanto siamo riusciti a ricostruire si signora, se non fosse stata per la sua idea sarebbero morti tutti. I ribelli erano decine e loro erano rimasti solo in sei >>
<< Chi? Chi dobbiamo ringraziare? >> insiste.
<< Non gli interessano i ringraziamenti signora, voleva solo salvare quanti più soldati poteva e tornare lui stesso al sicuro, ha fatto una promessa e non voleva tornare a casa in una bara >>
<< Ne sono certa ma desideriamo ringraziarlo lo stesso >> è la ragazza incinta a parlare.
<< Allora dovete ringraziare il fratello della signorina Reed, è stato Nathan a mettere tutti in salvo lasciandoci delle tracce che utilizzavano diversi anni fa i militari dispersi per le proprie truppe >> mentre lo dice mi fissa ma a me non importa adesso.
Angolo autrice:
Grazie a:
MartinaLoreto, assa2003, giojamo11, _lelle2004_, fede5494, GaiaBarbello, betta94, AnnaDelGrosso, libertyflashquick, CarmelaM4, Monicalovino3, sephine25, RosyPonente angelacopes73, emmamartinucci, SilviaSimbula, mareciapet, martak01, MartinaRoccanello4 e Wonderwall44.
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