Capitolo 23 (parte 2)
Ad ora di pranzo, io e Monica siamo andate al centro commerciale a mangiare, l'avevo già avvertita ieri che non c'era bisogno che si portasse il pranzo o che tornasse a casa per mangiare, sapeva che l'avremmo fatto insieme.
Ed infatti, anche se abbiamo predicato un sacco contro Oliver ed il fatto che, come nel più classico dei cliscé, mangiasse ad un sacco di fast food ed ora? Ora siamo noi che abbiamo appena finito di mangiare al McDonald e stiamo liberando il tavolo che abbiamo utilizzato.
<< Insomma? Non mi hai ancora detto come mai siamo venute fino a qua per mangiare, quando saremmo potute benissimo andare da Mason, che era estremamente più vicino >> puntualizza Monica.
<< Molto semplice signorina. Hai bisogno di un computer per poter lavorare per bene >> lo dico come se nulla fosse.
Mentre mi incammino verso il negozio di elettronica, Monica, rimane in dietro, probabilmente stordita dall'ultima notizia che le ho sparato con grande nonchalance.
<< Ma... Faith! >> urla richiamandomi ed iniziando a correre per raggiungermi.
<< Si? >> chiedo con innocenza senza fermarmi mentre lei mi affianca.
<< Sei impazzita? Hai sentito cosa ti abbiamo detto con lo zio Olly? Prima devi parlare con i tuoi fratelli, devi essere sicura che per loro vada bene, non puoi assumermi così, senza dirgli niente e metterli davanti al fatto compiuto >>
<< Ed infatti non lo sto facendo >>
<< Cosa? Si invece >>
<< No tesoro, ho mandato a tutti loro una email con allegato il contratto che ho scritto per poi stamparlo e dare ad Oliver >>
<< Oh, davvero? E cos'hanno detto? >>
Scoppio a ridere << Non è ovvio? >>
<< No! >>
<< Hanno detto di si! Altrimenti perché staremmo andando a comprarti un computer per l'ufficio se avessero detto di no? >>
<< Sul serio? È grandioso! Dobbiamo avvisare zio Olly allora >>
<< Non ce n'è bisogno, mi sono raccomandata con Andrew affinché lo chiamasse lui stesso. Almeno è certo e quei due possono spettegolare ancora un po' visto e considerato che non fanno altro >>
<< Avrò un computer tutto per me... >> ha un'espressione sognante << Per lavoro ovviamente. Ma, aspetta un attimo. A che mi serve? >>
<< A molte cose direi, per i documenti, i modelli da stampare, i contratti, gli ordini e le email che ti scambierai con i fornitori, per non parlare dei clienti. Stai certa che ti servirà a parecchie cose, in un ufficio si usa davvero molto >>
<< Email? Io non ho una... >> commenta iniziando a preoccuparsi << Dovrai insegnarmi un sacco di cose >>
<< Stai tranquilla, una cosa alla volta, iniziamo col comprare quel che ti serve, installarlo in ufficio, creiamo un'email e poi vediamo da cosa si può iniziare ma, in qualunque caso, oggi finiamo presto. Alle cinque ti riporto a casa, domani è venerdì >> le ricordo entrando nel negozio di elettronica.
<< Già è vero... >> la vedo imbronciarsi, sto per chiederle come mai << Perderò metà giornata però nel pomeriggio possiamo recuperare >>
<< Non ci pensare minimamente, domani dobbiamo festeggiare il tuo diploma, non lavorerà nessuno di noi, puoi starne certa >>
<< E se i ragazzi non sono d'accordo? >>
<< Monica... ci saranno anche loro domani. Ora concentriamoci sul computer, io preferisco sempre il portatile mentre, Jay, preferisce il portatile a casa sua ma il fisso in ufficio, tu hai qualche preferenza in questione? >>
<< Penso che sia meglio farsi consigliare >> propone con diplomazia.
Passiamo la mezz'ora dopo a visionare diversi computer facendo fare qualche prova a Monica, alla fine scegliamo un modello fisso ma compatto, nel senso che è un All-in, il monitor contiene anche la colonna, l'unica cosa esterna che possiede è la tastiera ed il mouse.
È bianco, con lo schermo medio, il lettore cd laterale e non è troppo ingombrate, insomma, è carino anche se io continuo ad essere dell'opinione che il computer portatile è mille volte meglio.
Tornate in ufficio abbiamo passato il resto del pomeriggio a coordinarci, creare un indirizzo di posta elettronica, alla fine non le ho dovuto insegnare chissà quante cose, utilizzando i computer della biblioteca della scuola aveva già imparato da sola.
Nel pomeriggio mi sono scambiata una serie di messaggi con i miei fratelli e Mason, così siamo riusciti ad organizzarci per organizzare qualcosa per domani perché, come avevo supposto, Monica ed Oliver non hanno organizzato assolutamente niente per festeggiare la ragazza.
Andrew ha detto che sarà lui a convincere Oliver a non dire niente alla ragazza ma, semplicemente, con qualche scusa, invece di tornare a casa loro, la porterà a casa sua dove, nel frattempo, avremo organizzato e preparato una bella festa.
Con la sua solita vena di praticità, Edward, ci ha organizzato tutti quanti, io dovrò occuparmi del regalo che faremo tutti noi della famiglia Reed e Mason. In aggiunta a questo, dovrò andare ad aiutare, i trigemini ed Andrew, per l'allestimento domani mattina mentre, Mason e mia madre si occuperanno delle pietanze.
Jay, ha il compito, insieme a Giuliet, di pensare ed organizzare qualche cosa di carino da poter fare durante la festa. Oliver è stato invitato a preparare qualcosa per la nipote, un discorso o quel che preferisce, giusto per regalarle qualche ricordo felice in più da poter conservare.
Ci metto pochissimo a scegliere cosa andrò a comprare come regalo per il diploma, nessuno ha parlato di un budget, ma conoscendoli so fin dove posso spingermi.
Alle cinque, come le avevo già annunciato, riporto Monica a casa, dopo aver avvisato Oliver così che fosse informato del fatto che, a differenza di quel che pensava, la nipote sarà già a casa per quando staccherà dal suo turno e quindi non c'è bisogno che la passi a prendere.
Una volta lasciata Monica, che voleva restassi con lei per vedere un film o comunque fare qualcosa insieme, con la macchina mi sono diretta nuovamente verso il centro commerciale per poter cercare quello a cui avevo pensato.
Con grande soddisfazione non ci impiego neanche molto a trovare ciò che volevo, una volta uscita dal negozio sono passata da una cartoleria per poter comprare della carta da regalo, un nastro verde smeraldo per il fiocco ed un bel bigliettino d'auguri.
Come rientro a casa, per prima cosa, prendo il regalo e, con la massima attenzione, lo impacchetto facendo un bel fiocco voluminoso. Firmo il biglietto e, con la penna ancora in mano, lo prendo insieme al regalo e scendo un'altra volta.
La mia prima tappa è al locale di Mason dove, dopo essere entrata di soppiatto, sequestro il mio amico per far firmare anche a lui il biglietto e dirgli cos'ho comprato per Monica.
A missione compiuta torno in macchina e vado a casa di Drew per poter lasciare il regalo già da lui e far firmare anche a lui, ed al resto della combriccola, il biglietto di congratulazioni per il risultato raggiunto nell'essersi diplomata.
Il venerdì mattina arriva in fretta, la cerimonia dei diplomi è alle dieci e mezza quindi, dovremo essere a scuola per le dieci altrimenti non troveremo più posto.
Alle otto, puntuale come aveva richiesto Edward, arrivo a casa di Drew e la differenza dalla sera prima è già ben visibile. Appena si entra salta all'occhio lo striscione, che ha fatto Max con l'aiuto di Giuliet, in cui c'è scritto: Congratulazioni Monica!
È tutto colorato e circondato da molti disegni, si nota subito che è stato fatto principalmente da un bambino ma, è comunque, magnifico.
Per terra ci sono un sacco di palloncini di diverse misure, nella sala da pranzo il tavolo è adibito a buffet. Hanno riempito il lato sinistro della tavola con le posate ed i piatti in prima fila, seguiti dai bicchieri e tovaglioli in seconda fila.
Alcuni dei tovaglioli sono addirittura a forma di cigno opera, sicuramente, di Clay, è lui che si è diletta con gli origami da quando è nato Max che, apprezza tantissimo le creazioni del padre.
Io ho sempre preferito gli animali di legno che incideva Nathan, quando eravamo bambini me ne faceva uno nuovo per ogni ricorrenza, compleanno, onomastico e tutte le altre festività. Con la morte di papà ha smesso di farli, non ne ha iniziato più nemmeno uno.
Il resto della tavola è ancora vuoto ma è perché ci verranno appoggiati i vassoi con il cibo. Vengo raggiunta dai ragazzi che, neanche mi salutano, mi circondano, i trigemini mi stringono in un abbraccio di gruppo in cui vengo praticamente stritolata.
<< D'accordo, sedate l'entusiasmo o la soffocherete >> li riprende Drew allontanandoli.
<< Lo dici solo perché la vuoi tutta per te >> lo sfotte subito Jay.
<< Assolutamente vero >> ammette abbracciandomi.
Nessuno dice più niente, non ce n'è bisogno e, anche se può sembrare assurdo visto che li ho visti ieri, oltre ad averli sentiti tutto il giorno ma, mi viene da piangere perché mi erano mancati. Passiamo il resto del tempo che abbiamo per sistemare diversamente i divani e le sedie, in modo da creare una specie di semi cerchio verso la parete con la televisione.
Alle nove e cinquanta, stipandoci tutti nella macchina di Andrew, ci avviamo alla scuola dove, c'è molto più caos di quel che ci aspettavamo quindi, abbandoniamo Drew affinché parcheggi e noi ci incamminiamo a prendere i posti.
Visto quanta gente c'è non credevo avremmo travato i posti ed invece, Oliver, che è arrivato con Monica alle nove, ha tenuto sette posti per noi. Io mi siedo tra Edward ed Andrew e, quando arriva mamma, tutti la salutano, solo io mi limito a lanciarle un'occhiata ed a rispondere con il silenzio al suo saluto.
Edward mi mette subito un braccio sulle spalle quando nota la mia tensione nei riguardi di mamma mentre, Andrew, dopo avermi preso la mano, si china verso di me.
<< Non farti venire il malumore perché avete litigato, vedrai che le cose si risolveranno, oggi goditi questa giornata e sì felice per Monica che ha raggiunto il primo traguardo importante della sua vita >> me lo sussurra ed io mi limito ad annuire stringendogli la mano e rilassandomi contro la spalla di Edward.
Ha ragione ed io non voglio rovinare la giornata a Monica. La cerimonia è esattamente come le altre a cui ho partecipato, inclusa la mia, ed ancora una volta, il preside ricicla il discorso dell'anno precedente, lo fa da che ho memoria.
La prima volta che l'ho sentito pronunciare questo discorso è stato per il diploma di Andrew. Questa è la quarta volta che lo ascolto e, quasi, lo conosco a memoria.
L'unica cosa che cambia ogni anno è il discorso della migliore alunna della classe.
<< Preside, professori, colleghi diplomanti, amici e familiari, per me è un grande onore poter stare qui. Tutti si aspettano un discorso epico, non so se riuscirò ad adempiere alle vostre aspettative. Sono qui, davanti a tutti voi e provo esattamente ciò che provate voi. Forse sono un tantino più nervosa perché sto parlando ad una platea abbastanza gremita, ma per il resto, so esattamente come vi sentite adesso. Ansiosa, felice, soddisfatta e fiera di me stessa. Allo stesso tempo però, mi chiedo, ed ora? Cosa farò d'ora in poi? >> prende un momento di pausa guardando il foglio che ha appoggiato sul leggio per poi rialzare lo sguardo sulla platea << La scuola è finita, abbiamo raggiunto una prima tappa, molto importante, nel corso delle nostre vite, d'ora in poi le cose cambieranno. Da oggi facciamo ufficialmente parte del mondo degli adulti, anche se ancora non lo siamo del tutto. Da questo giorno in avanti, si apre un nuovo capitolo, molto diverso. Forse all'inizio non ce ne accorgeremo, ci sembrerà di essere ancora gli stessi, ma non è così >> si prende un momento per creare suspense << Quest'anno è stato molto diverso dagli anni precedenti, una cittadina vicino a noi è stata distrutta da una catastrofe naturale, ci sono stati feriti, moltissimi hanno perso la casa e tutto ciò che possedevano. È per questo che, alcuni, dei nostri compagni adesso sono qui con noi ma sono contenta che siate qui, perché, da un tragico evento sono nate tante e belle amicizie, alcune di queste vivranno nel tempo diventando sempre più forti. Quindi ricordatevi che, non sempre, una cosa brutta è solo brutta, molte volte, basta guardare meglio per trovare il lato positivo o la speranza in una situazione davvero buia. Perché più andremo avanti con la vita e più le sfide che troveremo diventeranno complicate ma non per questo bisogna arrendersi, non arrendetevi mai, non importa quanto l'ostacolo sia alto e quanto tempo ci vorrà per sorpassarlo, continuante a combattere per i vostri sogni perché, d'ora in avanti, è per quello che dovrete stringere i denti. Lavorate e realizzate i desideri più grandi che avete, niente al mondo è impossibile, basta solo desiderarlo fino ad ottenerlo >> diverse lacrime stanno già scendendo sul viso di molti genitori, emozionati dalle sue parole, anche a me vengono gli occhi lucidi perché è vero, dal disastro che c'è stato ho incontrato Monica ed Oliver.
<< Quindi grazie, grazie per essere tutti qui questo giorno >> conclude il suo discorso.
Uno scroscio di applausi la investono, molti si alzano ed anche la ragazza sul palco si emoziona facendosi sfuggire un paio di lacrime.
A questo punto inizia la consegna dei diplomi e noi ci limitiamo a rimanere seduti ed applaudire tutti i ragazzi che passano via via a ritirare il loro diploma.
<< Ryder Monica >>
È allora che ci alziamo tutti in piedi, applaudiamo con più entusiasmo e, come al solito, ci facciamo riconoscere visto che, Jay inizia a lanciare fischi, seguito subito da Oliver che urla << Brava! >>, con Clay ed Edward che urlano << Wow! >> ed infine, Mason, << Sei la migliore! >>
Monica ritira il suo diploma imbarazzata al massimo visto il viso rosso che ha, ringrazia tutti ed alla fine, non riuscendo più a trattenersi, ride di gusto. Per fortuna Andrew è sempre molto preparato perché, mentre noi eravamo intenti nelle nostre urla di giubileo, solo lui ha pensato che fosse il momento di scattare delle foto.
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