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Capitolo 20



Anche se mi sento ancora parecchio spossata, mi ridesto nel sentire delle voci, non riesco a capire chi è ma quando mi allungo verso il comodino alla ricerca del cellulare, senza trovarlo, inizio a far ripartire il cervello.

Apro gli occhi di scatto pentendomene subito, mi bruciano incredibilmente ed il mal di testa che mi ritrovo non aiuta minimamente, così li richiudo di scatto lamentandomi leggermente.

Quando riparo un occhio, molto lentamente, capisco immediatamente di non essere nella mia stanza, mi ci vuole qualche secondo in più per riconoscerla come la camera da letto di Oliver.

Scatto a sedere per poi ritrovarmi ancora una volta sdraiata, sono così stordita che, il capogiro mi ha praticamente messo fuori gioco.

<< Faith! Ti sei svegliata >>

Il tono, alto, di Monica mi colpisce dritto alla testa facendomi pulsare in maniera incredibilmente dolorosa il cervello e, senza scompormi minimamente, rilascio un altro lamento chiudendo gli occhi.

<< Monica non urlare, Faith è già abbastanza provata. Perché non le vai a fare una camomilla? >>

<< Certo, vado subito e... Scusa Faith, ti prometto che non urlerò più, è stato più forte di me >>

<< Non fa niente... >>

La mia voce sembra quella di una persona appena tornata dall'oltre tomba. Monica esce dalla stanza correndo mentre Oliver si avvicina.

<< Fai piano, hai ancora bisogno di tempo per riprenderti >>

<< Cos'è successo? >> gli chiedo decisamente confusa.

<< Non ricordi? >>

<< Ho avuto un attacco di panico >> inizio a dire cercando di tirarmi di nuovo su.

Questa volta riesco a mettermi dritta, anche grazie ad Oliver che mi dà una mano.

<< Grazie >> torno a cercare di ricordare << Ho avuto un attacco di panico proprio fuori dalla tua porta di casa >>

<< Si, e poi? >>

<< Mi hai aiutata a calmarmi ed abbiamo parlato >>

<< Esatto >>

<< Oh! >> i miei neuroni sembrano essere tornati presenti << Ti ho raccontato quel che è successo e sono scoppiata a piangere. A questo punto, onestamente, non ricordo molto bene >>

<< Hai continuato a piangere per un bel po'. Ho temuto ti saresti fatta venire una congestione >>

<< Oddio... Mi dispiace moltissimo Oliver. Però questo non spiega come ci sono arrivata fino a qui. Eravamo sul divano no? >>

<< Si, ricordi bene. È solo che, ad un certo punto, sei crollata, letteralmente, ti sei addormentata come un sasso o su sacco di patate, dipende dal punto di vista >> scherza ridendo << Così ti ho portato di qua per farti stare un po' più comoda e ti ho pulito un po' il visto >>

<< Sono mortificata Oliver, ti ho creato un sacco di disturbo >>

<< Sta tranquilla, avevi decisamente bisogno di staccare la spina e riposare >> lo dice facendo un gesto incurante con la mano.

<< Che ore sono? >> gli chiedo stancamente.

<< Sono le otto e mezzo >> prende un secondo guardandomi mentre io sono confusa perché alle otto e mezza ero alla raccolta fondi quindi non è possibile << di sera... >>

Sgrano gli occhi << Cosa? >>

<< Ti sei addormentata verso le dodici. Te l'ho detto, avevi proprio bisogno di dormire e, onestamente, a vederti ne hai ancora bisogno >>

<< Mi ero scordata che, dopo un attacco di panico, di quelli normali, ho sempre bisogno di dormire parecchio visto che mi prosciuga di qualunque energia possibile. Suppongo che a questo giro sia molto peggio anche a causa di tutto il contesto e del pianto. Scusami, davvero >>

<< Smettila di scusarti, con tutto quello che hai fatto per Monica e per me, questo è il minimo che posso fare >>

<< Adesso mi alzo e me ne vado, non voglio disturbarvi ancora >>

Cerco di mettermi in piedi con un risultato alquanto pietoso visto che, le mie gambe non volendo collaborare, mi ritrovo praticamente a non riuscire ad alzarmi.

<< Credo proprio che ti toccherà restare ancora qui. Monica è piuttosto eccitata dall'idea di poter passare del tempo imprevisto con la sua migliore amica anche se, è molto dispiaciuta per te, anche se non sa cos'è successo. Le ho soltanto detto che non sei stata bene, non volevo piombasse qui a svegliarti >>

<< Grazie >>

<< D'accordo, adesso smettila di scusarti e ringraziare. Ti do una mano ad alzarti ed andiamo in cucina ok? Hai bisogno di mangiare qualcosa >>

<< Hai cucinato? >>

<< Io? Assolutamente no. Non verrai avvelenata da me o da Monica. Dopo che è tornata l'ho lasciata qui con te e sono andato velocemente a comprare qualcosa di già pronto al supermercato. Ad aspettarci c'è una bella torta salata, verdure grigliate e pollo al limone >>

<< Mi sembrava strano avessi cucinato... >>

<< Dammi qualcosa di preconfezionato e vedrai che sono un maestro >> mormora con fare cospiratorio facendomi ridere.

<< Dai, ti abbiamo aspettato per cenare ed io ho decisamente fame quindi muoviamoci o quell'altra finirà per sentirsi male a forza di trattenersi dallo starti appiccicata >>

<< Ehi! Non parlare male di me quando non ci sono >> ribatte Monica dalla cucina.

<< Ma se ci sei, stai protestando >> Oliver sorride, sapeva che sarebbe successo << Prepara una sedia per Faith piccola origliona che non sei altro, stiamo arrivando e siamo affamati >>

<< Qui l'unico che muore di fame sei tu >> gli urla dietro.

<< Vero... >> si alza dal letto avvicinandosi a me << Questa volta sei presente al cento per cento quindi... >> si gratta la nuca in evidente difficoltà << Posso? >> e mi indica.

Ci metto qualche secondo a capire << Se potessi aiutarmi saresti molto gentile, temo di non avere ancora la forza per stare sulle mie gambe >>

<< Non preoccuparti, ci penso io >>

È così che, pochi secondi dopo, mi solleva, per la seconda volta nella giornata, con calma.

<< Tutto bene? Vertigini o nausea? >>

<< No, ho solo un mal di testa allucinante e mi bruciano gli occhi >>

<< Dopo cena, se avrai ancora l'emicrania, ti darò un moment >>

Mentre parla inizia a muoversi fuori dalla stanza, a quel punto mi accorgo di avere solo i calzini, le mie scarpe sono sparite.

<< Che fine hanno fatto le scarpe? >> domando allarmata.

<< Ahah tranquilla, erano vicino al letto, te le ho tolte io. Scusa eh, ma non volevo mi sporcassi il letto >>

<< Ops... Giusto, scusa, hai ragione... >>

<< Non preoccuparti, sei ancora stordita, è normale >>

<< Finalmente, pensavo non avremmo più cenato >> commenta Monica.

<< Io invece vedo che non hai minimamente messo a fare l'acqua per la camomilla per Faith >>

<< Ho finito di apparecchiare >> puntualizza subito per poi correre a prendere un pentolino, riempirlo d'acqua e metterlo sul fuoco << Ecco fatto >>

Oliver mi lascia sulla sedia del tavolo da pranzo per poi avvicinarmi al mio posto così che non sia troppo lontana dal piatto. Lo ringrazio ancora facendogli alzare gli occhi al cielo e sbuffare.

<< Come ti senti? Zio Olly mi ha detto che ti sei sentita male >> Monica si siede subito al mio fianco.

<< Tuo zio ha ragione, mi sono decisamente sentita male questa mattina. Per fortuna sapeva come fare per aiutarmi >>

<< Spero non sia niente di grave... >>

Oliver non dice assolutamente niente, si limita a sedersi al suo posto invitandomi a prendere da mangiare, cosa che faccio subito prendendo un po' di verdura grigliata ed il pollo che ha un aspetto ed un profumino fantastico.

<< In realtà... >> guardo Oliver perché non so se posso raccontarle la verità.

<< Che c'è? >>

Cerco di lanciargli delle occhiate per fargli capire, ovviamente, non sembra afferrare niente di quel che sto cercando di trasmettergli.

<< Faith ti sta chiedendo con lo sguardo se sono troppo piccola per qualunque cosa sia successa e quindi, il permesso di raccontarmelo >> gli spiega per poi guardare me << giusto? >>

La guardo con aria colpevole << Scusa tesoro, non è che non mi fidi di te, ma sei sotto la responsabilità di Oliver e non vorrei che la cosa non fosse adatta alla tua età. Capisci? Non voglio sbagliare di nuovo >>

<< Non preoccuparti, l'avevo già capito da sola, non sono offesa >>

A quel punto guardiamo entrambe Oliver che ci guarda come se fossimo matte.

<< Perché non scrivono un manuale? Come capire il genere femminile. Dal neonato, all'infanzia per poi passare alla pubertà ed adolescenze per concludersi con la donna adulta >> prende la torta salata annuendo da solo << Sarebbe un titolo perfetto >>

<< Oliver? >> << Zio Olly? >> lo riprendiamo contemporaneamente.



Angolo autrice:

Grazie a:

MartinaLoreto, GaiaBarbello, betta94, Wonderwall44, fede5494, AnnaDelGrosso, MeloniValeria, libertyflashquick, Fiofio1912, angelacopes73, CarmelaM4, Flore82, emmamartinucci, Monicalovino3, assa2003, giojamo11, _lelle2004_, SilviaSimbula e lamariposa6

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