Capitolo 17
Quando, alle cinque spaccate, arrivo sotto casa di Ryder, trovo Monica seduta sui gradini ad aspettarmi, ha lo sguardo puntato sulla strada e, appena mi vede, salta in piedi correndo incontro alla mia macchina.
<< Ciao! >> come sempre mi saluta con grande entusiasmo.
<< Ciao. Allaccia la cintura >>
<< Lo sto facendo, dammi il tempo >> mi risponde ridacchiando.
Nel frattempo che rientriamo a casa mia, Monica, inizia a raccontarmi la sua giornata a scuola o meglio, dei miei ex insegnanti e, a quanto pare, le loro lezioni sono rimaste invariate, addirittura Mr Adams fa ancora quell'orribile lezione sulla dissezione del cuore di mucca. Cosa per la quale io e Monica ci siamo trovate molto d'accordo, è stato traumatico dover sentire con le dita le arterie per comprendere meglio come funziona, una cosa davvero disgustosa.
Mentre aspettiamo Melanie, la parrucchiera, a casa, passiamo a parlare delle lezioni di letteratura ed è così che scopro che, Monica, è una vera appassionata, infatti è la sua materia preferita. Non lo sapevo ma, a quanto sembra, leggere è quel che preferisce, prima di andare a dormire legge sempre uno o due capitoli.
Quando le ho chiesto dove prende i libri visto che, in città non ci sono librerie e, non l'ho mai vista andare al centro commerciale con Oliver mi ha spiegato che prende li prende in prestito alla biblioteca della scuola che, anche se non è molto fornita, di libri di lettura, è sempre meglio di niente.
È così che le racconto che, in realtà, nella struttura originale della scuola, non c'era alcuna biblioteca ma, era stata aggiunta e costruita da pochi anni, per la precisione da una quindicina d'anni. Papà ha iniziato a progettarla prima che Andrew passasse alla scuola superiore per poi costruirla tra l'anno prima ed il suo primo anno di liceo.
<< Quando frequentavo l'ultimo anno Miss Mills ha organizzato la prima raccolta libri e, da allora, ci sono almeno il triplo dei libri raccolti quell'anno >> le racconto mentre beviamo un succo sedute sul divano.
<< Davvero? Quindi i libri che ci sono li hanno donati? >>
<< Esattamente, molti vengono dalla nostra comunità, sai, magari nel tempo si sono ritrovati con dei doppioni oppure non apprezzavano più quel libro ed allora li hanno regalati alla scuola invece di buttarli o chissà che altro. Altri invece è stata la libreria al centro commerciale a darli alla biblioteca, erano per lo più libri che erano rimasti negli scaffali da molti anni e nessuno comprava, alcuni si erano un po' rovinati con il tempo ed allora non si potevano vendere >>
<< Pensavo che la scuola li avesse comprati >>
<< No, diciamo che, essendo una scuola pubblica, non possiede molti fondi e, quei pochi che possiede, vengono utilizzati per altre cose più urgenti >>
<< In qualunque caso è perfetta, anche se non c'è molta scelta almeno ci sono diversi titoli interessanti ed è sempre molto meglio di niente >>
Nel giro di pochi minuti il campanello suona e, con grandi urla entusiaste, accogliamo Melanie che è felice di conoscere Monica e si prodiga in grandi complimenti per i suoi capelli che, effettivamente, sono proprio belli.
<< Allora, cosa pensavi di fare? Faith mi ha parlato di un taglio >>
<< Pensavo di accorciarli un po' >> dice Monica raccogliendoli tutti su una spalla << Magari fare un caschetto asimmetrico? Ormai siamo quasi in estate e mi piacerebbe averli un po' più corti, anche per cambiare >>
<< Sul serio? >> chiedo sorpresa.
<< I capelli lunghi ti stanno molto bene e se li porti così da molto tempo temo che potresti non piacerti con un taglio tanto drastico. Che ne dici di tagliarli fino alle spalle? È sempre un taglio corto ma è un po' più lungo, ti darebbe il tempo di poterti abituare, a tagliare siamo sempre in tempo >> le spiega mentre inizia a sistemarla sulla sedia con l'asciugamano sulle spalle << Diciamo che se, vedendoti allo specchio, pensi che io possa tagliare di più lo facciamo, che ne dici? >>
<< Va bene >> concorda.
<< Ho visto molte ragazze decidere di cambiare look, fare un taglio netto e poi pentirsene amaramente, alcune erano così disperate da mettersi a piangere mentre, la maggior parte, ha finito per farsi applicare delle extantion nel frattempo che i capelli ricrescevano >> inizia a farle lo shampoo.
<< Ok, facciamo come hai suggerito, non vorrei fare lo stesso errore >>
<< Più che altro non vorrei che Oliver si arrabbiasse. Mi avevi parlato di una spuntata, non di un taglio vero e proprio, ne hai parlato con tuo zio? >> chiedo un po' preoccupata perché non vorrei che si arrabbiasse di nuovo anche se Monica è grande e può fare quel che vuole con i suoi capelli.
<< Non preoccuparti Faith, gliene ho già parlato. Anzi, se fosse possibile, quando fai il taglio netto, preferirei che li raccogliessi in una coda così da poterli portare alla raccolta fondi per la ricerca contro il cancro che ci sarà domani >>
<< Perché? >> chiede Melanie.
<< Da quest'anno ci sarà la possibilità di donare anche i capelli per raccogliere soldi >> rispondo visto che ho aiutato con i permessi per l'organizzazione.
<< Esatto e, visto che non lavoro e non ho molti soldi ho pensato che potrei donarli. Tanto li voglio tagliare comunque, non mi costa nulla portarglieli >>
<< Hai controllato i requisiti che servono per poter donare i capelli? >> le chiedo.
<< Si, l'importante è che i capelli non siano stati trattati con colorazioni o decolorazioni ed io non mi sono mai fatta una tinta ai capelli quindi rientro nella categoria >>
Prendo la mano di Monica stringendogliela << Il tuo è uno splendido gesto. Stai facendo una cosa molto bella >> lei si limita a sorridermi prima che Melanie inizi a lavorare sui suoi capelli.
Non ci vuole molto, nel giro di un'ora e un quarto, Monica si sta guardando allo specchio con i capelli che le arrivano un dito sotto le spalle per decidere se farseli tagliare di più o fermarsi qui, come consigliatole da Melanie.
È proprio vero che un taglio di capelli può fare una grande differenza, a guardarla ora sembra una ragazza completamente diversa, dimostra i suoi diciannove anni e forse qualcosina in più.
<< Direi che vanno bene. Mi dispiace che non donerò qualche centimetro in più di capelli ma già così mi sembrano molto strani >>
<< Strani in maniera bella o brutta? >> le chiede Melanie un po' preoccupata e, visto il suo commento anch'io ora temo che non le possano piacere.
<< Direi proprio belli, mi piacciono, ma sarà strano avere i capelli così corti, sono abituata ad una lunghezza molto diversa >> afferma sorridendo.
Lancio un'occhiata alla coda che ha in mano Melanie << Credo che venti centimetro o poco più siano più che sufficienti >> la rassicuro.
<< Va bene, abbiamo finito o anche tu volevi fare qualcosa? >> mi chiede Melanie.
Continuando a guardare la coda di Monica non ci metto molto a decidere.
<< Hai tempo per tagliare un'altra coda un po' più corta? >>
Così anch'io mi taglio i capelli, per la precisione mi faccio lo stesso taglio di Monica, solo che, i suoi hanno un taglio dritto e netto mentre i miei li faccio scalati per poterli gestire meglio.
<< Il fatto che tu abbia i capelli così lisci ti aiuta parecchio con un taglio del genere >> commenta Melanie sorridendomi.
<< Uno dei pochi lati positivi dei miei capelli. >>
<< L'erba del vicino è sempre più verde e tutte le donne hanno qualcosa da dire contro i propri capelli >> ci fa presente Melanie mentre rimette a posto la sua roba.
<< No via, non sono così dura con i miei capelli, sono contenta di come sono, poteva andarmi decisamente peggio. La mia compagna di dormitorio al collage aveva dei capelli terribili, ci impazziva dietro ogni giorno >> ricordo.
Continuando a chiacchierare scopro che Melanie domani, come volontaria, andrà alla raccolta fondi per la ricerca contro il cancro, farà il turno nel pomeriggio mentre, il parrucchiere del centro commerciale, penserà a tagliare i capelli delle persone che vogliono donarli la mattina.
Anche Monica sarà esonerata dalle lezioni per poter andare a dare una mano, l'iniziativa, come al solito, è stata di Miss Mills, la professoressa di letteratura che, partecipa ed organizza eventi di beneficienza da che ne ho memoria.
Quando Melanie va via, dopo che l'ho pagata con una marea di proteste da parte di Monica, ormai è ora di cena quindi, senza perdere troppo tempo accendo il forno mettendo a riscaldare le pizze che ho comprato al supermercato ieri pomeriggio.
Apparecchiamo mentre le pizze si riscaldano << A quanto ho capito, domani, sarò al bancone con la macchinetta per il caffè a partire dalle otto. Ti aspetto per un caffè? Pensi di farcela? >>
<< Certo, farò un salto proprio ad apertura visto che poi devo andare in cantiere >>
<< Come mai? C'è qualche problema? >>
<< Oh no, assolutamente nessun problema diciamo solo che ogni tanto mi piace andare a controllarli >>prendo le pizze dal forno mettendole nei piatti.
So che la mia è una piccola bugia ma non saprei proprio cos'altro dirle visto che non so neanche per certo cosa sta succedendo quindi, preferisco considerarla un'omissione.
Per il resto della serata non torniamo sull'argomento, al contrario, iniziamo un confronto sull'ultimo romanzo che le è stato assegnato, " Romeo e Giulietta " di Shakespeare, uno dei più grandi classici. In realtà, sarebbe più corretto dire che, la nostra è più una discussione, anche se, gliel'hanno appena assegnato, Monica ha già letto il libro, oltre ad aver visto il film.
Per fortuna, ad interromperci è l'arrivo di Oliver perché, altrimenti, non avremmo mai finito visto che non siamo d'accordo su parecchi punti di questo libro, soprattutto sulla valutazione dei personaggi.
<< Diciamo che ci hai salvato da una probabile battaglia >> esclamo aprendo il portone al nostro salvatore.
<< Addirittura? E per cosa vi sareste ritrovate a combattere? Cibo? >>
Ridiamo entrambe perché prese dalla discussione c'abbiamo messo una vita per finire una pizza.
<< No, peggio... >>
<< E cosa c'è di peggio? Ragazzi? >> a ridere questa volta sono solo i due Ryder.
<< Direi più per questioni scolastiche >>
<< Già, Romeo e Giulietta >> conclude per me Monica.
<< Capisco... Quando l'ho studiato io le mie compagne di classe erano in un perenne stato di sospiri innamorati, tutte volevano essere Giulietta e vivere un amore così >>
<< A quanto sembra Monica non la pensa affatto così >> faccio presente ad Oliver.
<< Perché non mi dici cosa ne pensi sulla strada del ritorno? >> le chiede facendole segno di scendere.
<< A domani Monica! >>
<< Andrai anche tu alla raccolta? >> chiede Oliver mentre Monica lo raggiunge.
<< Si, ma solo per un attimo prima di andare in cantiere >>
<< Anche zio Olly verrà alla raccolta, ma in tarda mattinata, essendo il suo giorno libero ne approfitterà per dormire >>
<< Direi che fa decisamente bene >>
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro