𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗢 𝗜2. Taehyung, Per Favore.
𝙎𝙚𝙪𝙡 𝙑𝙚𝙣𝙤𝙢𓆙
Slacciai la cintura di sicurezza e scesi dall'auto. Mi girai per salutare Taehyung e ringraziarlo della serata, ma il ragazzo fu già fuori dalla macchina. Rimasi a guardarlo aggirare quella vettura costosissima prima di fermarsi proprio vicino a me. Un leggero sorriso stava sul suo viso ed era un sorriso dolce, felice. Amai vederlo in quel modo. Stetti per parlare, ma lo sguardo del ragazzo mi distrasse. Quanto è bello. Era possibile che una bellezza del genere appartenesse all'uomo che aveva venduto droga al mio migliore amico e che minacciava di spaccargli le gambe? Forse aveva un gemello cattivo o una cosa simile.
«Grazie per tutto»
Sorrisi al maggiore e mi strinsi nel suo cappotto. Avevo quasi dimenticato di avercelo addosso da quanto confortevole fosse. Guardavo il petto del castano essendo troppo imbarazzata per scambiare lo sguardo con lui. Non era a causa della vergogna, ma vero e proprio imbarazzo. Mi sembrava di essere una ragazzina.
«Grazie a te, tesoro- ci vediamo domani»
Al contrario di ciò che dissero le sue parole, lui non se ne andò. Taehyung rimase fermo davanti a me a qualche centimetro di distanza dal mio corpo. Mi fissava dritta negli occhi, le mani nelle tasche dei pantaloni scuri, i capelli ora leggermente spettinati e mossi davanti la fronte. Forse avrei potuto spostarli in modo che non dessero fastidio agli occhi, no? Scacciai all'improvviso quel pensiero dalla mia mente ed abbassai ancora lo sguardo. Dovevo rimettermi in sesto e andarmene dentro casa in modo da dormire sopra tutta quella pesante giornata.
«Okay, va bene- buonanotte, Taehyung-»
«Tesoro! Chi è il tuo amico?»
La mia testa e quella del ragazzo si girarono di scatto verso l'entrata di casa mia. Oh no. Una donna con il braccio sventolante e un sorriso a trentadue denti attirò la mia attenzione e, probabilmente, quella di tutto il vicinato. Mia mamma. Non era possibile. Dovevo star facendo un incubo o una cosa simile.
Stetti per cacciare Taehyung dentro la sua stessa auto con le mie mani, ma appena mi voltai verso di lui non lo vidi più. Cosa? Spalancai gli occhi nel vedere il castano camminare come un felino verso mia madre. Volli strapparmi i capelli.
«Buonasera signora, è un piacere conoscerla- mi chiamo Kim Taehyung»
Il paraculo sfoggiò uno dei sorrisi più smaglianti e finti che io gli avessi mai visto fare. Allungò la mano verso mia madre e lei, tutta felice, gliela strinse, ma Taehyung pensò bene di portare il dorso della mano alle sue labbra. Maledetto.
«Che bel ragazzo! Sei amico di mia figlia? Lei non mi ha mai parlato di te-»
«Alla dolce Hera non piace vantarsi»
Faccia da culo. Digrignai i denti nel lanciare un'occhiataccia al maggiore e lui allargò il ghigno nel vederla. In quel momento, lo sguardo estasiato di mia madre mi scivolò addosso per poi ritornare su di me. Solo in quell'esatto istante mi ricordai di avere sulle spalle un cappotto non mio, ma di Taehyung. Ero fottuta. Mia madre avrebbe continuato a parlare di Taehyung, a convincermi a sposarmi e fare figli con lui per il resto della vita.
La risatina della donna fu fastidiosa persino alle mie orecchie, ma il ragazzo al mio fianco parve più divertito che mai. Doveva aver capito che la situazione non mi piacesse per niente e ne avrebbe approfittato. Aveva due anni per gamba.
«Perché non vieni a bere qualcosa? Io e mio marito stavamo giusto per-»
«No!»
Urlai senza nemmeno accorgermene e mi guadagnai delle occhiate dai due presenti. Sorrisi a disagio e finsi una rumorosa risata.
«Voglio dire, Taehyung è molto impegnato con il lavoro e domani mattina deve svegliarsi presto, quindi-»
«Accetto volentieri l'invito, signora Bak»
Il castano sorrise prima di lanciarmi un'occhiata con la coda dell'occhio. Voleva morire? L'avrei ucciso con le mie stesse mani. Effettivamente, in questo modo, mi sarei liberata del debito di Hoseok e delle moine di mia madre. Quasi quasi.
I miei pensieri omicidi vennero bloccati quando Taehyung entrò in casa mia. Lo seguii a ruota chiudendomi la porta alle spalle e fui pronta a prenderlo da parte e minacciarlo in qualsiasi maniera possibile, ma le chiacchiere di mia madre furono appiccicose come il miele. Avrei davvero dovuto assistere a quella patetica scena per tutta la serata? Non potevo farla finita?
«Siediti pure caro- cosa gradisci? Un thè caldo?»
«Va benissimo, la ringrazio molto»
Il sorriso di Taehyung mi fece innervosire parecchio. Non lo avevo mai visto così occupato a fingere di provare interesse verso qualcosa. Molto probabilmente il darmi fastidio lo intratteneva parecchio.
Continuai a guardare male il maggiore fin quando si sedette al mio fianco e provai a bruciargli la tempia solo con gli occhi. Non funziona, dannazione. Sbuffai e non mi preoccupai di non farmi vedere infastidita dato che tutti in quella stanza sapevano come io mi sentissi. Mi tolsi il cappotto dalle spalle e lo lasciai cadere sullo schienale della sedia. La nottata sarebbe stata impegnativa.
Appena alzai gli occhi mi guadagnai un'occhiataccia da mio padre. Sollevai le sopracciglia. Cosa avevo fatto?
I miei genitori si sedettero di fronte a me e Taehyung. Potei giurare di vedere mia madre con le pupille a forma di cuore, mio padre che sicuramente aveva già guardato l'auto di Taehyung e lo aveva segretamente preso come figlio adottivo. Come se non bastasse, lo strozzino al mio fianco era pure di bell'aspetto, ben vestito e beneducato. Avrei dovuto sabotarlo in qualche modo magari dicendo che mangiava bambini a colazione. Non mi avrebbe sorpreso scoprire che fosse la verità.
«Kim Taehyung, un nome importante- di cosa ti occupi?»
Mio padre posò i gomiti sul tavolo della cucina e sorrise al castano come se fosse una miniera d'oro. Santo Dio.
«Ammazza le persone- hey!»
Sussultai sul posto subito dopo aver mormorato quando qualcuno colpì la mia gamba da sotto il tavolo. Era stato un gesto troppo violento per poter essere stato Taehyung. Infatti, la colpa andava alla mia genitrice. Se solo avesse saputo che io non stessi scherzando, le cose sarebbero andate diversamente.
«Mi occupo di dirigere e amministrare la Tower, nella Torre di Seul»
Guardai stranita Taehyung e cercai di capire se lui avesse appena detto una sciocchezza o se fosse serio. Era davvero l'amministratore delegato della Tower? Lavorava davvero nella Torre? E nel tempo libero vendeva droga e picchiava la gente?
Il tono del maggiore era educato, rispettoso, le spalle dritte, la schiena posata contro la sedia, il mento alto e il portamento fiero. Sembrava un bravo ragazzo.
«Oh mio Dio! Davvero!? E sei così giovane?-»
Smisi di ascoltare gli urletti di mia madre e chiusi gli occhi per qualche secondo. Avevo freddo, avevo sonno, avevo un po' di fame e decisamente tanta sete ma, cosa più importante, dovevo togliermi quel vestito di dosso. Sarei riuscita a sopportare Taehyung e la sua maschera da dolce e caro ragazzo meglio se avessi avuto una felpa e i pantaloni del pigiama addosso. Altrimenti non avrei potuto farcela.
Mi alzai dalla sedia e misi una mano davanti la bocca nello sbadigliare. Subito, le mie gambe e braccia vennero ricoperte da brividi di freddo che mi fecero tremare. Quella notte avrei dormito con quattro piumini.
«Vado a cambiarmi, torno subito»
Finsi un sorriso e, quando guardai Taehyung, gli mimai un me la pagherai con le labbra. Sperai che avrebbe tremato dalla paura e invece ghignò e basta.
Scossi la testa sotto le prediche e ammonizioni di mia madre fin quando non raggiunsi le scale. Non pensavo che Taehyung fosse il tipo di ragazzo a cui importasse mettere in imbarazzo qualcuno, anzi. Lui non mi sembrava proprio il tipo che parlava volentieri con chiunque. E invece quella sera aveva deciso di stravolgere tutte le supposizioni che io avevo su di lui. Non sapevo cosa aspettarmi da quel tizio, come comportarmi attorno a lui. In un momento sembrava un ragazzino, nell'altro un bimbo e nell'altro ancora un anziano prossimo alla morte.
Passai una mano sui capelli e chiusi gli occhi. Camera mia era sempre stata il mio regno, la mia comfort zone, ma da quando ci eravamo trasferiti, non provavo più quella sensazione. Mi ci sarei dovuta abituare, ad ogni modo.
Tolsi i calzini e li buttai a terra, feci scivolare le calze per le gambe e le scavalcai per togliermele di dosso. Fui veloce a sollevare il vestito sopra le mie spalle e cercare, per l'oscurità della stanza, i pantaloni del pigiama. Eccoli. Erano dei pantaloni larghi, ricoperti da pelo soffice che mi faceva sognare anche gli unicorni. Amavo quei pantaloni. Appena li indossai sentii il caldo circondare le mie gambe prima tremanti. Ora rimaneva da trovare la felpa. Coprii il mio petto con le braccia alla ricerca dell'altro pezzo del pigiama ed iniziai a girare per la stanza. Forse, tornando giù e facendomi vedere ridotta in quel modo da Taehyung, lui avrebbe rinunciato e se ne sarebbe tornato a casa.
«Cerchi questa, tesoro?»
Cosa?
Mi voltai di scatto verso la porta d'entrata e per poco non svenni sul posto. Kim Taehyung se ne stava fermo lì con la spalla posata allo stipite dell'ingresso, le braccia al petto, le gambe incrociate tra di loro nel tenersi in equilibrio e la testa nella stessa posizione del braccio contro la porta. Il suo sguardo stava fisso su di me, gli occhi appena socchiusi nel guardarmi, i suoi denti che torturavano ripetutamente il labbro superiore. Il castano, all'improvviso, fece scontrare gli occhi con i miei e quell'espressione mi colpì in pieno. Era arrabbiato? Era irritato? No, era qualcos'altro. Che cosa?
In quel momento abbassai l'attenzione sulla mano tatuata e piena di anelli del maggiore e deglutii nel vedere la mia felpa. Dov'era stata per tutto quel tempo?
«Taehyung, ridammi subito la-»
Allungai una mano verso il ragazzo, ma quest'ultimo ritrasse la sua. Dannazione. Stavo sudando freddo, le mie gambe molli e improvvisamente gelide. Il più grande si inumidì le labbra nel guardare un'altra volta il mio petto nudo coperto solo da un mio braccio tremante. Cosa voleva fare? Indietreggiai senza pensarci due volte appena il ragazzo fece un passo avanti. Lo fissavo dal basso con un'espressione che doveva essere di paura, di terrore e di imbarazzo. Lui amò quella visione. Io lo vidi.
«Non dici per favore?»
Il sussurro che uscì dalle sue labbra umide mi parve di sentirlo fin dentro le ossa. Osservai la felpa ancora nelle mani del ragazzo e deglutii. Come aveva fatto a salire al piano di sopra? Cosa aveva detto ai miei genitori?
Taehyung avanzava ed io indietreggiavo. Il mio sguardo rimaneva sulle gambe lunghe e magre del maggiore, le mie spalle ghiacciate, le braccia gelide. Non sapevo nemmeno cosa volesse fare, ma non mi sarebbe piaciuta qualsiasi cosa fosse stata.
«Taehyung, per favore, ridammi la felpa-»
Sussultai sul posto quando la mia schiena toccò la parete. Il mio bacino non aderì al muro a causa del comodino alle mie spalle che mi fece inarcare. Avevo di fronte gli occhi taglienti del maggiore, il suo sguardo serio, severo ma che di severo non aveva nulla.
«Sai, non so se voglio farlo- mi piaci parecchio così»
Il suo sussurro mi colpì dritta in viso e fui costretta a chiudere gli occhi per qualche secondo. Il mio braccio stringeva sul mio petto come se da quello dipendesse la mia vita, il respiro debole e tremante come il resto del mio corpo.
«Cosa direbbe il tuo fidanzatino se ci vedesse in questo momento, tesoro?-»
«Taehyung, per favore-»
«Non credo che ne sarebbe molto contento»
Lo sbuffo divertito scappò dalle labbra del ragazzo per poi finire su tutto il mio viso. L'unica cosa che ci divideva era un sottile strato d'aria, il suo naso che sfiorava il mio, la sua testa leggermente inclinata di lato. Quel suo sguardo buio, nero mi stava guardando ancora e ancora senza mai stancarsi e pungeva i miei occhi, la mia bocca socchiusa in continuazione.
«Se ti vedesse praticamente nuda, attaccata ad un altro uomo, con le gambe in questo modo-» una mano di Taehyung si intrufolò sotto il mio ginocchio e sollevò la mia coscia per poi metterla sopra il comodino alle mie spalle. Fui costretta a sedermi con la schiena contro la parete, un braccio ancora a coprirmi il petto, gli occhi lucidi e il respiro che oscillava. «-cosa direbbe, tesoro?»
L'avambraccio del ragazzo si posò al lato della mia testa, il suo busto si inclinò in avanti per avvicinare il viso al mio e rimanere fermo così per interi secondi. Il suo sguardo vagava per la mia faccia, i miei occhi imbarazzati, il mio petto nudo.
«Scommetto che non sa neanche che siamo usciti stasera, mh? Sa almeno che abbiamo un rapporto speciale?» il maggiore si inumidì le labbra, prese un grosso respiro come se si dovesse trattenere dal fare qualcosa. In quel momento sollevò anche l'altra sua mano che prima stava sulla mia gamba e la sistemò al lato della mia testa. Ero in trappola. Una bellissima trappola.
«Non so di cosa- Taehyung, i miei genitori sono-»
«Mi piace il mio nome quando esce dalla tua bocca»
Un altro sussurro, un altro mormorio che mi fece venire la pelle d'oca. Rimasi scioccata da quelle parole, ferma immobile. Dovevo svegliarmi.
Posai la mano sul petto del ragazzo e volli spingerlo via in modo violento, ma a malapena riuscii a fare pressione. Cosa mi prendeva? Perché non stavo reagendo?
Taehyung fu veloce ad afferrare il mio polso e ad ancorarlo al lato della mia testa.
Saltai sul posto colta alla sprovvista e tentai di liberarmi tenendo il mio petto coperto, ma il maggiore, anche senza mettere troppa forza, rimase fermo con gli occhi puntati sui miei, il naso che ormai toccava il mio, il respiro sul mio viso.
«Attenta, tesoro- potrei fare lo stesso anche con l'altra mano»
Lo sguardo del ragazzo si assottigliò di poco, la testa ancora inclinata di lato. Quella era una vera e propria minaccia. Una minaccia che la me interiore avrebbe volentieri affrontato con tutta se stessa.
«M-mi metto ad urlare se non mi lasci»
Quasi supplicai invece di sembrare temeraria e questo Taehyung lo capì. Il castano scoppiò in una risata divertita, ma contenuta. Abbassai lo sguardo e cercai nuovamente di togliere la mano da quella del maggiore, ma fu tutto inutile.
Sussultai quando qualcosa sfiorò il mio viso. Alzai gli occhi per vedere il dito indice di Taehyung sulla mia tempia che spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Il ragazzo seguiva quel suo stesso movimento come se ne fosse attratto, come una falena con la luce, un'ape con i fiori.
«Hai detto che non posso toccarti, ma posso sfiorarti, giusto?»
Quella sembrò più una domanda che lui fece a se stesso piuttosto di una che lui fece a me. Si riferiva a quando gli avevo detto di non toccarmi? Era un po' paradossale che lui non mi avesse toccato con le mani, ma mi avesse bloccata al muro e fatta sedere sul mio comodino.
Approfittai di quel momento di distrazione per strattonare la mia mano dalla presa di Taehyung e raggiungere la mia felpa fra le sue dita, ma il ragazzo fu più veloce. Mi bloccò un'altra volta al muro e questa volta mugugnai dal dolore a causa dell'impatto, ma cercai di mantenere lo sguardo sul maggiore. Lui ghignò.
«Taehyung, voglio solo dormire, per favore»
Cercai nuovamente di strisciare via da quella posizione e credetti di avercela fatta quando scesi dal comodino, ma non quando sollevai lo sguardo. Taehyung stava ancora a pochi millimetri di distanza da me, le braccia lungo i fianchi, la mia felpa che penzolava accanto una sua gamba, l'attenzione rivolta su di me.
Sebbene lo fossi per metà, sotto lo sguardo di quel ragazzo mi sentii nuda, fragile, perennemente in imbarazzo e non un imbarazzo da cui scappare, ma a cui andare incontro. Quel ragazzo mi incuriosiva, mandava scariche elettriche a tutto il mio corpo impedendogli di reagire a qualsiasi cosa lui gli facesse.
«A domani, tesoro»
Taehyung si inumidì le labbra prima di puntare nuovamente l'attenzione sui miei occhi. Non seppi se essere felice oppure no.
«Non vedo l'ora di rivederti»
×××
oh well buona sera😏
allora, vi aspettavate che taehyung conoscesse la famiglia di hera così presto?
ma, cosa più importante, vi aspettavate ciò che è successo dopo?💃
chissà Taehyung a che gioco sta giocando, se fa sul serio oppure no o se ha in serbo qualche sorpresa per la nostra povera hera. anche se non possiamo di certo dire che hera sia sfortunata, insomma💅💅
btw, fossi in voi mi preparerei per il capitolo di lunedì prossimo perché ci sarà un po' di dramma and🦦🦦
seguitemi su insta (@louisian__a) dove pubblico le anteprime dei capitoli♡♡
spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un voto e un commento💜
al prossimo,
J××
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro