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Riconoscenza

PoV Narratore:

Sayzor dopo la battaglia contro i Cavalieri dell'apocalisse e l'incontro inaspettato con l'Unione dei Villain, svenne e finì in coma.
Al momento si trovava in ospedale ed era stato operato d'urgenza.
Tuttavia i medici non garantiscono la sua sopravvivenza senza le cure di Recovery Girl.
La classe 1°B, venuta a sapere della terribile condizione di Sayzor, arrivò immediatamente in ospedale: Kendo era disperata, Sayzor era ridotto veramente molto male, il suo battito era regolare, ma comunque molto debole.
L'intervento sembrava essere riuscito solo a ritardare l'inevitabile.
Anche Tetsuya e Kanon vennero a sapere dello stato di Sayzor: Tetsuya aveva molti dubbi, in ospedale cercava di rassicurare Kendo come meglio poteva, ma sia lui che Kanon sapevano che c'era poco da fare.
Il ragazzo prese da parte la bionda e la portò nel cortile dell'ospedale.

Kanon: Pensi anche tu a quello che penso io?

Tetsuya: Già...i Cavalieri dell'apocalisse. Devono essere sempre loro la causa di tutte quelle morti, adesso potremmo perdere anche Sayzor...

Disse il ragazzo tenendo la testa bassa, si sentiva abbastanza in colpa per quello che era successo.
Non avrebbe dovuto coinvolgere Sayzor nella faccenda: non stava perdendo solo un compagno, ma anche un amico.

Kanon: Gliela farò pagare...

Sussurrava Kanon stringendo il pugno con il cuore ricolmo di odio per quei quattro Villain che avevano ferito Sayzor.
Anche se la bionda aveva un carattere difficile, era molto riconoscete al ragazzo: era stato l'unico che dopo la scomparsa di Eternal l'aveva aiutata insieme alla sorella.

Tetsuya: Mh?

Il ragazzo del terzo anno alzò lo sguardo, notando in lontananza una macchina lussuosa parcheggiare sul ciglio del marciapiede.
La portiera si aprì e ne usciva fuori Hanzo, parecchio agitato.
Tetsuya infatti aveva avvisato anche lui: Hanzo non si riteneva solo un rivale, ma era anche un caro amico e sentire quello che era successo a Sayzor, lo fece spaventare.
Così arrivò più velocemente che poteva, dirigendosi subito da Tetsuya e Kanon.

Hanzo: Accompagnatemi da lui, vi prego!

I ragazzi presi dalla fretta, arrivarono in poco tempo davanti alla camera di Sayzor, dentro era presente solo Eijo Kazumi, suo padre.
Mentre Kendo e alcuni compagni di classe erano nel corridoio con lo sguardo abbassato e pieno di malinconia.
Avevano tutti paura di perdere il loro prezioso amico...
Hanzo si accovacciò davanti a Kendo, sapeva bene quanto ci teneva a Sayzor, in qualche modo voleva far sapere a lei e a tutta la classe che condivideva il loro dolore, ma la vista di Sayzor inerme faceva apparire una sola immagine nella mente di Hanzo: suo fratello, Hayato Kimura.

PoV Hanzo:

-Non preoccuparti, andrà tutto bene.-

Sono le uniche parole che riesco a tirare fuori in questo momento.
Maledetti Cavalieri dell'apocalisse...la pagherete cara per quello che avete fatto a Sayzor!
Guardai dalla finestra della stanza un'altra volta, non ci riesco...più lo vedo in quelle condizioni e più ho in mente l'immagine del mio fratellino.
Tetsuya posò una mano sulla mia spalla, invitandomi a seguirlo: ci condusse fuori, nel cortile dell'ospedale.

Tetsuya: Siamo nei guai, con Sayzor fuori gioco abbiamo perso un importante alleato...
Il lato positivo è che forse abbiamo Endeavor dalla nostra parte, ma ora sconfiggere i Cavalieri dell'apocalisse sarà più difficile.
Non ci resta che trovare un sostituto per Sayzor.

Quelle parole mi fanno arrabbiare...tratta Sayzor come non valesse nulla, o come se fosse già spacciato.
Non lo sopporto!
Lo afferro dal colletto portandolo a pochi centimetri dal mio viso.

-A te importa solo della missione, è così?!
Allora stammi a sentire: non intendo più ascoltarti!
Tratti Sayzor come un vecchio vestito da buttare, non ti importa niente?! Non ti interessa sapere come sta?!-

Mi guardò impassibile mentre Kanon cercò di mettersi in mezzo per dividerci, ma Tetsuya la bloccò.

Tetsuya: Certo che m'importa di lui, sto soltanto dicendo in questo momento è incapacitato a combattere. L'hai visto Hanzo, anche se dovesse sopravvivere, non sarebbe più lo stesso.
Purtroppo per lui in questo momento ci sono poche speranze...

Le sue parole fanno male come coltelli...detesto ammetterlo, ma in fondo ha ragione.
Perdonami amico mio...non ho potuto salvarti, mi sento così inutile. Non come te che hai affrontato il pericolo a testa alta, pur sapendo del rischio enorme.
Mollai la presa da Tetsuya, litigare con lui non serve a nulla.

Tetsuya: Hanzo, so come ti senti, ma dobbiamo rimanere uniti per batterli.
Perché in fondo è anche questo quello che vuoi, giusto?

-Non è più la stessa cosa senza Sayzor. Ormai non ha più importanza...lo potremmo aver perso per sempre e la colpa è solo tua!-

Kanon: State zitti!

Zittì sia me che Tetsuya, è rimasta in silenzio per tutto il tempo. Cosa deve dire?

Kanon: Se voi due idioti aveste usato il cervello un secondo: volevo ricordarvi che io ho una sorella che può aiutarci.

-Dici sul serio?-

Tetsuya: Giusto. Hanako Nakamura ha un potere legato alla guarigione come Recovery Girl.

Kanon: Se riuscissimo a portarla quì da noi: Sayzor potrebbe ristabilirsi nel giro di qualche giorno.

-Siamo sicuri che funzionerà?-

Kanon: Ho fiducia nella mia sorellina, so che riuscirà a salvare la vita a Sayzor.
Poliziotto, passami il cellulare.

Camminò lontano da noi per avere un po' di privacy, evidentemente ha altro da dire alla sorella.
Tetsuya mi guardò per un attimo, non ho il coraggio di incrociare il suo sguardo dopo quello che è appena accaduto.
Non voglio affibbiare lui la colpa dell'accaduto, ma se non avesse fondato questo team, forse Sayzor non sarebbe in ospedale tra la vita e la morte.
Dopo poco fece ritorno Kanon lanciando il telefono a Tetsuya, che prese al volo.

Kanon: Buone notizie gente, Hanako arriverà il prima possibile con Recovery Girl.

Questo mi rassicura un sacco, cerca solo di tenere duro Sayzor...

-Bene, se non abbiamo altro da dirci: io vado.-

Tornai dal mio autista, che mi condusse a casa.
Durante il tragitto mi ritornò in mente la figura di Sayzor sul letto d'ospedale, ho deciso.
Siccome Kanon si sta impegnando meglio che può per far tornare Sayzor come prima grazie all'aiuto della sorella.
Voglio essere anch'io d'aiuto per mio fratello, da questo momento in poi: non mi darò pace finché anche lui non guarirà.
Ad attendermi all'entrata è presente mio padre: Tomoharu Kimura.
Tuttavia non posso chiamarlo "papà" come tutti i ragazzi della mia età, ma per forza "padre".

Tomoharu: Hanzo, dove sei stato a quest'ora della notte?
Pensavo ti trovassi nella tua stanza immerso nello studio.

-Perdonami padre, ho dovuto abbandonare gli studi per una questione della massima importanza.-

Tomoharu: Ah davvero? E quanto era importante?

-Mi dispiace ma non posso parlarne, non capiresti la gravità della situazione.-

Tomoharu: Piccolo insolente...
Se non intendi parlarne, allora non è così importante come affermi tu.

-Ti sbagli.
Ora scusami, ma voglio andare a vedere mio fratello.-

Tomoharu: A quanto pare ho sbagliato di nuovo.
Pensavo che tu, essendo il primogenito potessi diventare un orgoglio per tutta la famiglia.
Non solo ho lasciato che il tuo assurdo sogno di diventare un eroe si realizzasse, ma ora insisti nel ribellarti a me.
Si può sapere che cosa ti è successo?

-Ho semplicemente capito molte cose padre, non è il destino a guidarmi, ma sono solo io a decidere la mia strada.-

Tomoharu: Fai come ti pare, vai pure dal tuo fratellino scartato.

Quella parola che affibbiò a mio fratello mi sta facendo infuriare, mi girai verso mio padre mentre salgo le scale che conducono al primo piano.

-Che cosa hai detto di Hayato?-

Tomoharu: Abbassa la cresta figlio ingrato.

Mi sto avvicinando a passo lento verso di lui, gli dirò in faccia quello che penso veramente.

Tomoharu: Sei diventato un vero ribelle, non sarà colpa del tuo caro maestro Endeavor?

-Non permetterti di parlare così del mio maestro...-

Tomoharu: Con chi credi di parlare?! Ti ricordo che io sono tuo padre e dico quello che voglio.

-Tu pensi che mio fratello sia solo uno scarto.
Ti sbagli di grosso, troverò il modo per curarlo!-

Infuriato, mi diede uno schiaffo, non ho sentito alcun dolore. Lui pensa di essere superiore a tutti, trattandomi così, si atteggia da falso dio che è capace solo di giudicare, il potere da alla testa, lui ne è la prova vivente.

Tomoharu: Mi hai veramente stancato, piccolo ingrato.
Torna in camera tua e rifletti su quello che mi hai detto questa sera.

Risalì le scale, ma non andai in camera mia, bensì in quella di Hayato. Come al solito sta dormendo.

Sacro Zeus, questa camera sembra più una stanza d'ospedale. Mi avvicinai al suo letto osservandolo con il cuore in gola, perché...?
Ha solo nove anni, non merita di soffrire così! Cosa ha fatto per meritarselo?!
Il mio senso di impotenza si trasforma in rabbia, non posso fare a meno di pensare ai bei tempi: quando il suo Quirk non era ancora venuto alla luce.
Giocavamo ogni giorno nel giardino di casa: d'estate, d'inverno, primavera e autunno.
Ad ogni stagione inventavamo un gioco nuovo, lui si divertiva, io ero felice...fino a quel maledetto giorno che non dimenticherò mai.
Il suo Quirk spuntò all'improvviso, togliendo a lui tutte le forze, non potemmo più giocare insieme, mio padre lo segregò come un animale.
Rimanemmo solo io e l'altro mio fratello, Keichi: il quale ha deciso di andare alla Yuuei, trasferendosi dalla mia zia materna.
Non ho più sue notizie da mesi, ma non ha fatto una scelta sbagliata: ha preferito una vita normale ad una dove sei costretto ad eseguire gli ordini di un tiranno.
Io ho deciso di ribellarmi e sfrutterò l'azienda di famiglia per arrivare ai miei scopi, ma nel frattempo cercherò una cura per te Hayato. Puoi stare tranquillo fratellino, non ti abbandonerò mai. E presto sarai liberato dal tuo fardello, farò in modo che quei giorni felici in cui giocavamo insieme tornino, anche se non puoi sentirmi: è la mia promessa.

La mattina dopo...
Agenzia di Endeavor.

Sono arrivato in ritardo, cosa che di solito non accade mai.
Devo essere sempre puntuale, ma ieri sera non sono riuscito a chiudere occhio e non ho fatto nemmeno colazione appena svegliato.
Entrai nell'ufficio di Endeavor, lui mi squadrò dall'alto in basso, sento che ora mi rimprovererà del ritardo.

Endeavor: Sei in ritardo ragazzo.
Si può sapere che cosa è successo?

-Le chiedo scusa sensei, mi sono svegliato troppo tardi, non si ripeterà più.-

Gli diedi le spalle per poi dirigermi verso gli spogliatoi per indossare il mio costume.

Endeavor: Aspetta, non ho finito di parlare.

Mi girai di scatto, cosa vuole dirmi?

Endeavor: Non ti ho chiesto cosa è successo per il ritardo.
Ti sto chiedendo il perché di quella faccia.

-Mi scusi, non capisco dove vuole arrivare.-

Endeavor: Ho come il sospetto che tu mi stia nascondendo qualcosa.
Se ciò influirà sui tuoi progressi, allora questo può diventare un problema. Avanti parla, non abbiamo tutto il giorno.

-Non ho niente che non va, sensei.-

Endeavor: Tsk...non sei bravo a mentire. Non importa, ne parleremo più tardi, ora sbrigati. Oggi avrai l'onore di vedere ogni genere di eroe professionista.

Giusto! Mi sono completamente dimenticato, oggi si terrà l'Hero Billboard Chart JP!
Dove verranno presentati i dieci eroi più forti in classifica, ed è la prima che si tiene senza All Might.
Ovviamente il numero uno di quest'anno sarà Endeavor, mentre il secondo...forse Best Jeanist.
Infilato il costume da eroe, ci dirigemmo verso il Bill Board Charts: un enorme stadio nel quale sono radunati tutti i migliori eroi in classifica, naturalmente ci sono anche quelli meno conosciuti o meno esperti.
Endeavor mi ha ordinato di restare seduto nelle prime file ad osservare.

Presentatrice: Benvenuti alla prima Billboard dopo i fatti di Kamino!
Ovviamente sapete tutti quale grande significato abbia!
Finora in occasione dell'annuncio gli eroi non erano mai saliti sul palco, ma stavolta guardate voi stessi!

Uno ad uno sono stati presentati tutti e dieci gli eroi della top ten.
Nella seconda posizione è presente Hawks, un eroe che non sono mai riuscito ad inquadrare alla perfezione.

Mentre alla prima posizione, come mi sarei aspettato, Endeavor! La sua figura imponente fa capire che in fondo, quel primo posto è tutto meritato.
Non ho mai avuto alcun dubbio su di lui...
Dopodiché prese la parola il Presidente della commissione per la sicurezza  pubblica degli eroi.
Oh miei dei, che titolo lungo...

Presidente: Se abbiamo organizzato un evento come questo: è perché sappiamo di trovarci a un punto di svolta.
Sono passati circa tre mesi dal ritiro di All Might, eppure i discorsi sulla mancanza di un simbolo non si sono ancora placati.
A farsene carico saranno gli eroi quì davanti a me, ai quali chiedo di combattere insieme al fine di costruire una società di pace!

Hawks: Psst...che si prova a essere in prima posizione?

Sta parlando con Endeavor nel bel mezzo di un discorso così importante?
Il presidente lascio la parola agli altri eroi, tra loro solo una attirò particolarmente la mia attenzione.
Miruko, l'eroina coniglietta, è davvero molto carina.
Edgeshot è il prossimo, messo parecchio sotto i riflettori visto il disastro avvenuto ieri sera nella sua agenzia.
Tra le vittime si contano almeno trenta morti e parecchi feriti.
La sala sembra essere diventata un cimitero, un minuto di silenzio per i familiari delle vittime...
Il minuto passò in fretta, Edgeshot sta cercando di rassicurare tutti i presenti, dicendo che riuscirà a catturare i responsabili.

Edgeshot: Sono davvero grato per il sostegno ricevuto, ma non lo faccio per la fama! La cosa più importante per me, è portare la pace!

Hawks: A chi vuoi che gliene freghi qualcosa?

Ehm...magari allo Stermina-eroi?
Questo Hawks è parecchio sfacciato, anche gli altri eroi glielo fanno notare.

Miruko: Grande! Che spavaldo...

Edgeshot: Come al solito ti piace rovinare l'atmosfera...

Hawks: Sai com'è, non riesco a trattenermi.

Prese il microfono alla presentatrice e iniziò a parlare.

Hawks: Allora! Se ci basassimo solo sul sostegno popolare, il momentaneo ritiro varrebbe a Best Jeanist una bella impennata che lo porterebbe in prima posizione.
Al secondo ci sarei io, al terzo Edgeshot, al quarto Endeavor e così via...
Il sostegno popolare, ora come ora è uno dei parametri più importanti, secondo me.
Ma è davvero il caso di rimanere legati al passato?
È lecito attenersi a ciò che abbiamo sempre fatto? Il "simbolo" che ci era tanto caro non c'è più!
In questo giorno di svolta, ci sono persone con risultati peggiori dei miei, che comunque si guardano bene dall'assumersi qualche rischio!
Su...perché non provate a parlare un po' più da eroi?!

È incredibile pensare che un eroe così giovane possa far uscire parole tanto forti e arroganti, ma non c'è da sorprendersi. Dopotutto è il secondo in classifica.

Hawks: Io ho finito! Avanti il prossimo! Con un sostegno popolare inferiore al mio, ecco a voi il numero uno!

Non riesco a capire se il sensei è infuriato o altro.
Andò verso il microfono, ma non proferì parola per qualche secondo, per poi volgere il suo sguardo verso di me.

Endeavor: Prima di parlare, voglio che il ragazzo seduto in prima fila salga sul palco, è il mio allievo.

Direi che è arrivato il momento di confessare il mio peccato.
Non ho idea di cosa potrebbe accadermi, ma è giusto che paghi per quello che tutti vedono come un reato. Non posso dire che era una messa in scena, altrimenti tutti i miei sforzi verranno vanificati.

-Io sono Demetros, l'allievo di Endeavor, ma sono anche l'artefice di un grande reato: la morte di Ades.
Villain che fino a poco tempo fa, portava terrore insieme al resto dell'Unione.
Io insieme ad Endeavor ci siamo impegnati per trovarlo e porre fine a questo regno di paura.
So di aver esagerato con il mio gesto e sono pronto ad assumermi la responsabilità, accetterò ogni punizione mi verrà inferta.-

Diversi eroi discutono tra di loro, sicuramente la decisione sarà quella di farmi espellere dalla Shiketsu...

Fatgum: Ragazzo mio, pensiamo che per un giovane aspirante eroe risolvere un caso così, sia un'ottima cosa.

Lock Rock: Tuttavia hai esagerato nei tuoi metodi, per questo vai punito.

Il resto degli eroi si sta unendo al coro contro di me, è davvero la fine del mio cammino? Questa potrebbe essere l'ultima volta che vedo Endeavor...ma ad un tratto quest'ultimo sbattè il piede e si fece sentire da tutti i presenti.

Endeavor: Allora siete veramente degli idioti!
Guardatevi! Siete patetici sotto tutti i fronti, state cercando di distruggere con le vostre mani il sogno di un ragazzo che in fondo desidera essere come voi!
E per cosa poi? Perché ha risolto un caso che nessuno di voi era riuscito ancora nell'impresa.
Io conosco bene questo ragazzo, se è arrivato fino a quel punto, è perché non aveva altra scelta.
Quel criminale giurò di uccidere tutta la famiglia di Demetros, se fosse uscito di prigione.
Noi sappiamo quanto possono essere subdoli i metodi di un malvagio!

Lock Rock: Ma...ha comunque ucciso una persona, per quanto malvagia sia è pur sempre un omicidio!

Endeavor: Chiudi quella cazzo di bocca! Non ho finito di parlare.
Solo il fatto che Demetros voglia assumersi la responsabilità delle sue azioni, dimostra quanto questo sia un ragazzo maturo.
Distruggere il suo sogno non vi renderebbe un esempio per le generazioni future.
Dategli un'altra possibilità! Mi assumerò io la responsabilità dell'accaduto.

Non posso credere alle mie orecchie...Endeavor si sta assumendo la responsabilità al posto mio...
Come farò a ripagarlo un giorno per tutto quello che fa per me...?
Tornai al mio posto, la mia mente in questo momento è in totale confusione, non so cosa pensare.

Endeavor: Beh, dopo lo sproloquio del novellino Hawks...
A che pro essere forti? La risposta è sicuramente molto semplice, non dirò altro che questo.
State bene a guardare!

Dopo quel breve discorso, Endeavor ed io tornammo in agenzia.
Devo chiederglielo ora, non potrei avere altra occasione...

-Sensei! Perché mi ha difeso? Così facendo se la prenderanno anche con lei!-

Endeavor: Vuoi davvero saperlo, Hanzo?
Tu sei un ragazzo diverso da tutti gli altri: astuto, intelligente, forte, maturo e con un grande spirito di responsabilità.
Che maestro sono, se lascio che il mio allievo abbandoni il suo sogno per un branco di idioti che pensano di decidere cosa è giusto e cosa è sbagliato?

-Ha ragione, io intendo diventare forte come lei!
Giusto...questo non è possibile.-

Endeavor: No, più forte di me!

Quelle parole mi hanno colpito nel profondo, sento qualcosa di bagnato rigare il mio viso, sono lacrime?!
Sto veramente piangendo? È da tanto tempo che non succede...

-Si!-

Endeavor: Anche se per farlo, dovrai metterti sotto.

Mi tolsi la maschera e guardai il sensei, sono davvero felice in questo momento...lui è l'uomo che mi ha salvato, gli sarò riconoscente per tutta la vita.

-Grazie...-

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