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Il primo incontro

PoV Sayzor:

Farsi accettare da Nighteye diventa sempre più un'utopia, per il momento non sembra intenzionato a volerci nella sua agenzia, tuttavia Midoriya sta cercando di sorprenderlo con la sua passione per All Might, una cosa che accomuna entrambi. Anch'io lo amo come eroe, ma non sono informato come loro.

Nighteye: Dunque desiderate fare uno stage con me?

Midoriya: Si signore, abbiamo il modulo proprio quì!

Nighteye: Non interrompermi mentre sto parlando.
È necessario timbrare solamente.

Midoriya: Corretto!

Nighteye: Sappiate che è diverso dal solito spensierato stage, di solito si lavora massimo una settimana.
Ma in questi casi lo stage può durare un mese.
Ed essendo studenti del primo anno, vi sarà difficile rimanere al passo con i vostri compagni.

Non che io sia messo male nelle materie, ma ciò mi preoccupa un po'.

Midoriya: Faremo tutto il possibile!

Ma Nighteye ci prese in giro, timbrando la scrivania.

-Ha una pessima mira.-

Nighteye: Il tuo sarcasmo non è richiesto.

All Might lavorava davvero con questo saccente?

Nighteye: Il mondo ha bisogno di risate, tu incarni l'essenza stessa di emo nel mondo degli eroi, disgustoso.

-Non trovo motivazioni per ridere.-

A parte vedere Monoma volare giù dalle scale, quello è molto divertente.

Nighteye: Non ci siamo affatto, datemi una motivazione per il quale dovrei prendervi.
Dimostratevi che la mia compagnia merita la vostra presenza quì.

-E come scusi?-

Nighteye: Dovrete afferrare il timbro, ovviamente lo farete uno alla volta.
Ed il primo sarai proprio tu.

Indicò Midoriya, invitando poi me, Togata e la sua assistente ad uscire.

-Nighteye sembra sicuro di sé, ho come l'impressione che non sarà facile da superare.-

Mirio: Effettivamente è impossibile stare dietro al potere del Sir, credi nel futuro Kurosaki?

-Il futuro è qualcosa che costruiamo.-

Mirio: Corretto, ma in questo caso il Sir può prevedere ogni tua mossa!

Un potere capace di prevedere il futuro di qualcuno, sembra così fantascientifico, ma in un mondo come questo, nulla mi sorprende.
Ed è anche parecchio potente, se ha già visto il mio futuro...temo che annullarlo sarà impossibile.
Dopo esattamente tre minuti la prova finì, Deku sembra aver fallito, ma Nighteye comunica di averlo assunto.

Nighteye: Avevo già deciso di assumerti, tuttavia non significa che ho cambiato idea.
Tutti i cittadini del mondo hanno bisogno del loro simbolo, non stanno cercando una luce debole, ma una abbagliante.

A quel punto si girò verso di me.

Nighteye: Per te ho in mente un altro progetto, voi uscite.

Rimanevo solo io con lui in quella fredda stanza tappezzata dei cimeli di All Might.

Nighteye: Ti chiami "Sayzor Kurosaki", dico bene?

-Si signore.-

Nighteye: "Kurosaki", da quanto non sentivo questo cognome...

Parla come se conoscesse la mia famiglia da molto tempo.

Nighteye: Ho visto il tuo futuro, la nostra lotta era destinata al finire con la tua sconfitta.
Ma siccome sono venuto a conoscenza del tuo Quirk, ho deciso di farti un discorso.

-Lei...conosceva mia madre?-

Nighteye: Diana Kurosaki? Certamente, penso che tu conosca la storia del Quirk di All Might, o mi sbaglio?

-Mi è stato raccontato tutto da All Might in persona.-

Nighteye: Portati il segreto nella tomba, non deve uscire dalla tua bocca, mi sono spiegato?

-Va bene, ma ora può spiegarmi come fa a conoscere mia madre?-

Nighteye: Perché il tuo Quirk è stato creato per combattere il male, affiancato ovviamente dall'One For All.

-Questo lo so.-

Nighteye: Tua madre è stata una dei pochi successori del Mist Dark a non saperlo usare in combattimento, si vedeva non avesse la stoffa dell'eroina, ma non si può darle torto.
Un Quirk di questo livello va gestito con un certo criterio.
Ora ascoltami attentamente: non avevo intenzione di assumere anche te, ma dal momento che sei una risorsa preziosa, ho intenzione di darti una possibilità, ma tu non sprecarla, chiaro?

-Non la deluderò.-

Alla fine sono stato assunto, certo che a mamma gli piaceva cacciarsi nei guai o conoscere tipi strani.
Ma ciò significa che All Might sapeva tutto già da molto tempo?
Che casino! Se fosse la trama di un manga, non ci capirei un cazzo.

Il giorno dopo...

Primo giorno di stage, nulla di serio a quanto sembra, una semplice ricognizione.
Nel caso ci sia qualche crimine, ci penseranno Togata e il Sir.

Nighteye: Ci divideremo in due squadre, io e Bubblegirl. Mirio, Kurosaki e Midoriya.

Mirio: Ragazzi miei, anche se è una semplice ricognizione occhi aperti, parliamo comunque di un'investigazione segreta!

Nighteye: Esatto, su una piccola organizzazione criminale, chiamata "Otto precetti della morte".
Il loro capo, un uomo noto come "Chisaki" ha effettuato degli strani movimenti.

Una maschera da medico della peste, probabilmente è uno di quei pazzi che crede di vivere ancora ai tempi delle pestilenze.

Midoriya: Ma è un membro della Yakuza, queste persone non dovrebbero essere docili?

Yakuza...è la stessa organizzazione per la quale lavorava Kazuya, forse questo Chisaki lo conosce.
Beh, non mi sorprenderebbe, alla fine Kazuya era un assassino abbastanza influente.

Bubblegirl: Hanno iniziato a riunire questi ragazzi appena il loro mondo crollò, e appena ebbero dei contatti con una nota organizzazione di criminali, non abbiamo avuto più notizie.

-In altre parole non abbiamo una pista da seguire.-

Nighteye: Proprio così, stiamo raccogliendo tutte le prove necessarie per incastrarli.

Ha senso, non possono attaccare senza delle prove.
Appena ci mise in guardia: io, Deku e il senpai eravamo già al lavoro.

Mirio: Avete già fatto missioni pattuglia quando eravate al primo stage?

-Si, ero al fianco di Edgeshot.-

Mirio: Caspita dall'eroe numero 4!
Hai avuto molta fortuna Kurosaki!
Mi stavo dimenticando ragazzi, qual è il vostro nome da eroe?

Midoriya: Il mio è Deku!

Mirio: Deku...sei serio?

Midoriya: Si!

Mirio: Il tuo Kurosaki?

-È Dark Knight.-

Mirio: "Dark Knight"...suona bene!
Il mio invece è Lemillion, non suona bene come "All", ma voglio riuscire a salvare un milione di persone!
Ultima cosa ragazzi, in strada siamo eroi, perciò non abbassate la guardia!

Legittimo, la nostra priorità è sorvegliare la zona, per sicurezza indosso il cappuccio, voglio evitare che mi riconoscano, ma a volte gli imprevisti della vita sono particolari, come quella piccola bambina che urtò Midoriya correndo.

Midoriya: Scusami! Ti ho fatto male?

Ma la bambina non proferì parola, allora mi chinai carezzandole la testa, notando un corno sulla parte destra della fronte.

-Ehi piccolina, tutto bene?-

???: Le mie scuse a nome di mia figlia, eroi.

Per poco il cuore non mi finì in gola, è lui...Chisaki!

Chisaki: A volte si lascia trascinare dai suoi giochi e finisce per ferire qualcuno.

Dalle fasciature presenti sulle gambe e sulle braccia della piccola, dubito che sia lei a ferire qualcuno.
Deku sta facendo un grosso errore a tenere il volto scoperto, si può leggere l'agitazione nei suoi occhi.
Fortunatamente Togata glielo ha fatto notare indirettamente.

Mirio: Dovremmo essere noi a scusarci! La tua maschera è fantastica! Sei uno degli Otto precetti?

Chisaki: Oh non badarci, sono molto sensibile alla terra.

Si certo, ed io sono Babbo Natale.

Chisaki: È la prima volta che vedo voi tre eroi, siete anche molto giovani.

Mirio: Facciamo del nostro meglio! Coraggio compagni, rimettiamoci in cammino!

Continuo a non esserne convinto, dovremmo lasciarlo andare semplicemente?

Chisaki: A quale ufficio siete affiliati?

Mirio: Per il momento siamo ancora dei pulcini, dico bene?

Volse lo sguardo sorridente verso di me, non bisogna nominare il nome del Sir, ora ho capito il suo gioco.

-Esatto, ci hanno affidato la missione di sorvegliare questa zona.-

Mirio: Tra poco è anche mezzogiorno, dobbiamo finire entro pranzo ragazzi, andiamo!

Ma quando pensavamo di averla scampata, la bambina si strinse a Deku con fare spaventato.

Eri: Ti prego...non andartene...

Midoriya: Tua figlia sembra spaventata!

Chisaki: Perché l'ho appena rimproverata.

Mirio: Deku, andiamo! Non c'è motivo di sospettare inutilmente delle persone.

Si vede chiaramente la paura negli occhi della piccola, non capisco.
Conosciamo il loro capo, ma non credevo ci fosse anche una bambina, deve essere qualcosa di serio. Ma di una cosa sono convinto, non la lascerò in mano a questo criminale se è lui il responsabile di quelle ferite.

Chisaki: Le capita spesso di cadere.

Midoriya: Ma non è normale che una bambina così piccola sia spaventata e tremi...

-Sono d'accordo con Deku.-

Chisaki: Non potete imporre la vostra idea di normalità su un'altra famiglia.

Se prova ad avvicinarsi lo attaccherò, qualunque movimento faccia.

Midoriya: Che cosa stai facendo a questa bambina?

Chisaki: Andiamo Eri.

Eri: Non voglio...non voglio venire con te!

Chisaki: Avanti Eri, non fare i capricc-

Ha provato ad allungare la mano verso Deku, ma io glielo ho afferrata e la sto stringendo forte.

-Non hai sentito la bambina? Non vuole venire con te!-

Chisaki: Ti prego di lasciarmi andare.

Non lo farò, è ovvio che sta facendo del male alla bambina.

-Adesso lei viene con noi.-

Mirio: Dark Knight, lascialo andare.

Leggevo chiaramente nel suo sguardo che ha un piano, ma non voglio che porti via la bambina. Anche se scocciato, lo lasciai andare.

Chisaki: Comprendo la vostra disapprovazione, ma vorrei parlarne con voi da questa parte, seguitemi.

Dev'essere una trappola, ma siamo comunque in tre, nel caso andasse male, posso portare Eri lontano da quì.

Chisaki: Vedete, sono molto preoccupato per Eri ultimamente.
Non importa cosa gli dico, si oppone sempre.

È come pensavo, sfrutta la bambina per qualche scopo perverso...

Mirio: Crescere un figlio non deve essere facile, eh?

Chisaki: Infatti, non capiscono subito i bambini.
Specialmente quando devono pensare a che tipo di persona diventeranno...che tipo di persona possono diventare.

Stava per levarsi il guanto, il suo sguardo ci paralizzò completamente, nemmeno io riuscì a muovermi, ci attaccherà!
Ma Eri si staccò subito dopo da Midoriya e corse da Chisaki.

Chisaki: Hai finito con i capricci?

Perché? Perché dovrebbe andare da lui?!

Chisaki: Scusate se vi ho annoiato con le mie preoccupazioni, buona fortuna con il lavoro, eroi.

-No aspetta, Eri!-

Mirio mi fermò, vuole lasciarlo andare così?!
No, non lo permetterò!

-Fammi passare senpai!-

Mirio: Non possiamo farlo, hai visto come stava mostrando il suo istinto omicida? Eri l'ha seguito unicamente per fermarlo.

L'agitazione e l'adrenalina presero il sopravvento, afferrai Togata per il colletto, non volevo farlo...

-Dovremmo rimanere quì a guardare mentre quella bambina torna in quell'inferno?!'

Midoriya: Calmati Kurosaki!

Afferrò le mie mani per poi allontanarmi senza farmi del male.

Mirio: Per il momento dobbiamo rispettare gli ordini del Sir.
Cerca di stare tranquillo, non lasceremo Eri in mano a quei criminali.

Cazzo, cazzo, cazzo! Il mio egoismo rischia sempre di mettermi in pericolo, ma sono certo di non aver sbagliato questa volta.
Poco dopo raggiungemmo Nighteye. E Togata raccontò tutto, raccontai anche la mia versione.

Nighteye: Sei stato un grande incosciente, Chisaki poteva ucciderti in quel preciso istante.

-Che cosa dovevo fare secondo lei? Voleva portare via la bambina con la forza!-

Nighteye: Ma come hai visto è stata portata via ugualmente.
Quest'oggi sei stato molto fortunato, ma la prossima volta potrebbe essere l'ultimo dei tuoi giorni da eroe.

-Sa che cosa le dico? Non mi importa!-

Ma come le altre volte, in un momento di agitazione come questo sentivo il mio petto esplodere.

-Aghhhh!-

Midoriya: Kurosaki che ti prende?!

Nighteye: Portiamolo in ospedale.

-No...non ne ho bisogno...Sir, le voglio dire solo una cosa: io salverò quella bambina, anche a costo della mia vita!-

Nighteye: "Non credevo l'avesse presa così sul personale."
Ne parleremo nei prossimi giorni, pensa a riprenderti.

Diversi giorni più tardi...

È inutile, qualunque cosa faccia per distrarmi, non serve a niente.
Non faccio altro che pensare ad Eri e allo sguardo di Chisaki, poteva uccidermi e non ho potuto fare nulla per aiutare. Anzi, ho solo peggiorato la situazione con la mia imprudenza...
Ma ho promesso che la salverò, qualunque cosa accada.
Purtroppo il mio stato d'animo non passò inosservato, quasi tutti in classe mi hanno fatto la stessa domanda: "Qualcosa non va?"
Non c'è niente che vada bene, niente...mi sento inutile. Posso solo vagare per le strade immerso dai pensieri, ma niente sembra tranquillizzarmi.

Hanzo: Sayzor.

Lui...? Che cosa ci fa quì?

-Hanzo Kimura?-

Hanzo: Ti vedo parecchio perso, non ti andrebbe di parlarne?

-No, voglio restare da solo.-

Hanzo: Le tue parole diranno anche questo, ma il tuo cuore dice l'esatto contrario. Vieni con me, ne parliamo davanti ad una tazza di caffè.

Non posso fare altro che seguirlo, si autodefinisce come mio rivale, ma vuole ugualmente aiutarmi, o forse lui sa già qualcosa sulla questione di Chisaki?

-E va bene, ti seguo.-

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