26
La mattina che giunse portò un risveglio strano. Yoongi era stato il primo a svegliarsi, e con la sua solita calma era andato a preparare la colazione, quasi ignorando del tutto i due più giovani ancora addormentati sul divano.
Non appena finì, si sedette a tavola, con gli occhi fissi sui due.
Ci volle poco per farli svegliare, sopratutto Taehyung che era abituato a svegliarsi soltanto dopo aver captato con il suo nasino l'odore dolce della colazione che faceva il coinquilino.
Fu infatti lui il primo ad aprire gli occhi, e non appena notò Yoongi seduto a qualche metro da lui sorrise e sussurrò piano un "buongiorno", interrotto dal mezzo urlo che fece non appena si rese conto su che cosa -o meglio chi- era sdraiato.
Con un balzo cadde a terra, sbattendo il sedere contro il pavimento ed il gomito destro contro il tavolino. Iniziò subito a lamentarsi per il dolore, rannicchiandosi a terra quasi in posizione fetale, ancora in dormiveglia. A causa del trambusto anche Jungkook si svegliò, balzando seduto sul divano con i capelli un po' arruffati e l'espressione confusa.
La prima figura che scontrarono i suoi occhi assonnati fu quella di Yoongi, e rapidamente il suo cervello collegò gli ultimi avvenimenti della sera prima. Si erano addormentati.
Taehyung a terra dolorante non sapeva come ci fosse finito, ma si ricordava bene che la sera prima non stava lì, ma comodamente sdraiato su di lui.
<Ti...ti ho buttato io a terra?>, domandò con la voce ancora impastata dal sonno, ignorando Yoongi che, a pochi metri da loro, ridacchiava.
Taehyung scosse il capo, con le guance un po' arrossate, prima di alzarsi e correre in bagno per sfuggire da quella situazione imbarazzante. Aveva dormito con Jungkook. Sopra Jungkook! Come diavolo era potuto succedere? E, per di più, avrebbe anche dovuto passare con lui tutta la giornata. Ci doveva essere qualche forza superiore molto arrabbiata con lui, non c'era altra spiegazione.
Cercò di darsi una calmata, mentre fuori dalla porta sentiva Yoongi e Jungkook parlare pigramente, ma senza toccare l'argomento "divano". Probabilmente avrebbe dovuto sorbirsi un bel discorsetto una volta rimasti soli, ed il solo pensiero lo riempiva già d'ansia.
Anche perché cosa avrebbe dovuto dirgli? Non gli avrebbe mai creduto se avesse detto la verità. Era un tipo molto malizioso, ed il fatto che avesse ammesso da poco che gli piaceva Jungkook non lo avrebbe aiutato affatto.
Cercò di non pensarci e decise di farsi una veloce doccia.
Un'ora più tardi erano entrambi fuori casa, diretti al bar. L'atmosfera tra i due era un po' tesa, un po' a causa di come avevano dormito, ed un po' a causa dello strano sguardo che Yoongi gli aveva lanciato poco prima che uscissero da casa.
Per fortuna Jungkook riuscì a distrarre Taehyung da quello stato una volta che furono giunti alla loro destinazione.
<Oggi ti farò sentire come Bob l'aggiustatutto!>
Taehyung l'aveva guardato stranito dopo aver sentito quella frase, ma poi la sua mente collegò quel nome ad un cartone che aveva visto un po' di tempo addietro per sbaglio, e scoppiò a ridere all'immagine di sé stesso in quelle condizioni. Era esilarante, ed il fatto che Jungkook conoscesse quel cartone per bambini lo era forse molto di più.
<Questa davvero non me l'aspettavo da te>, commentò, ridendo ancora mentre andava ad accendere le luci del retro del locale.
Jungkook lo seguì quasi gongolando, aver fatto ridere Taehyung in quel modo, era una grande vittoria per lui. Non gl'importava di nient'altro.
Così, con un'atmosfera più rilassata iniziarono a sistemare dei cartoni aperti a terra, per non graffiare il pavimento, e poi ci sistemarono sopra il carretto. Jungkook si era subito messo a terra, seduto comodamente in modo da avere la parte inferiore a portata di mano. Taehyung invece restò poco dietro di lui, in ginocchio, pronto a prendere qualsiasi attrezzo che l'altro avrebbe potuto chiedergli. Un'ottimo aiutante, pensò sorridendo mentre osservava Jungkook uscire tutto quello che avevano comprato la sera prima dal ferramenta.
Senza dire altro Jungkook iniziò il suo lavoro, con d'improvviso un'espressione seria. Si stava concentrando come mai prima, e tutto perché voleva fare bella figura con Taehyung, aiutandolo e salvandolo proprio quasi come un'eroe. Magari sarebbe potuto diventare il suo personalissimo eroe, e l'idea non gli dispiaceva affatto.
Taehyung, d'altro canto, non poteva fare a meno di ammirare quanto il minore apparisse diverso in quel momento, l'aveva visto serio molte volte, ma non concentrato come in quell'istante. Le vene delle sue braccia erano ben visibili a causa della forza che stava utilizzando per applicare le piastre, e ad ogni giro di cacciavite, gli ormoni di Taehyung si facevano sentire sempre più.
Tanto che ad un certo punto si sentì costretto ad allontanarsi, per non saltargli addosso così, all'improvviso.
<Vado, uhm...a fare del caffè, sì!>, e detto questo si alzò di corsa, sparendo dietro la porta che separava il retro dal bancone.
Jungkook fissò per qualche istante la porta, chiedendosi cosa avesse fatto e, sopratutto, perché Taehyung aveva agito in quel modo, ma ben presto tornò al suo lavoro, convincendosi del fatto che da solo non avrebbe mai potuto avere delle risposte che fossero veritiere, ed immaginare e farsi prendere dall'ansia era fuori questione.
Taehyung tornò dopo dieci minuti buoni, nei quali Jungkook aveva deciso di mettere un po' di musica con il cellulare, visto che la stanza era troppo silenziosa.
Taehyung, non appena attraversò nuovamente la porta, con due tazze di caffè fumante tra le mani, quasi non si soffocò.
Jungkook stava canticchiando mettendosi in piedi, e poi tirò il carretto in piedi da solo, sforzo che mise in risalto i muscoli delle sue braccia, e Taehyung non ne capì il motivo, davvero, ma sentì le forze venirgli meno a quella scena, per lui, divina.
Si perse talmente tanto ad osservarlo che non si rese più conto di dove stesse mettendo i piedi, ed andò a sbattere contro lo stipite della porta, che gli fece automaticamente cadere una delle due tazze a terra.
Il dolore del liquido caldo che andò a finirgli sul braccio lo fece riprendere immediatamente, infatti iniziò a lamentarsi.
A catturare l'attenzione di Jungkook fu il rumore di cocci a terra, e poi le lamentele di Taehyung che lo fecero spaventare e correre subito verso di lui.
<Che cosa è successo?>, disse, allarmato. Tolse subito dalle mani del maggiore l'altra tazza, poggiandola sul primo ripiano libero che aveva visto, e poi tornò a concentrarsi su di lui, afferrandogli il braccio sporco di caffè.
<Scusa...io...ero distratto>, ammise, con il viso un po' rosato.
Jungkook lo fissò curioso per qualche istante, ma poi si decise a prendersi cura di quel piccolo hyung che lo guardava con occhi così grandi e lucenti da farlo impazzire.
<Non preoccuparti, ti sei tagliato?>, gli domandò dolcemente, portando nel frattempo il maggiore con sé fin dentro il bagno, dove iniziò a sciacquare con cautela il suo braccio e la sua mano con acqua fredda, sperando che il caffè caldo non avesse ustionato la sua meravigliosa pelle bronzea.
Taehyung lo seguì senza riuscire a dire niente, in realtà non provava dolore, ma se Jungkook si prendeva cura di lui in questo modo, fingere un po' non sarebbe stato poi così male.
<Brucia un po', ma tranquillo, sto bene>, mormorò, senza riuscire a staccare gli occhi dal viso di Jungkook.
Lui, però, al sentire quelle parole andò nel panico. <C'è della crema per scottature in questo posto? Perché posso fare un salto in farmacia, non è molto lontana, neanche ti accorgeresti che sono andato via, faccio in un'attim-->
<No!>, lo interruppe subito, Taehyung. L'idea di Jungkook che correva in farmacia soltanto per una leggera scottatura fece svolazzare milioni di farfalle all'interno del suo stomaco, ma non voleva che se ne andasse. Cercò di fare mente locale e si ricordò del kit d'emergenza dentro l'armadietto del bagno, così lo indicò al minore. <Possiamo vedere se c'è lì dentro, Bogum hyung si brucia spesso>
Jungkook non se lo fece ripetere due volte, raggiunse l'armadietto ed iniziò a cercare la crema, girandosi vittorioso dopo qualche istante, con il tubetto tra le mani.
<Dimmelo se ti faccio male, okay?>, mormorò dolcemente, mettendosi un po' di crema sulle dita, prima d'iniziare a passarla su tutta la pelle lievemente arrossata del braccio dell'altro.
Taehyung annuì, completamente rapito da quei gesti e dalla sensazione meravigliosa che gli stavano regalando il calore e le dita di Jungkook sulla sua pelle.
Era dannatamente tentato di sbilanciarsi in avanti e riempirlo di baci e morsi ovunque, e non seppe spiegarsi il perché, davvero. Non gli era mai successo.
Tutti i suoi pensieri e scenari più a luci rosse, per quanto sporchi, erano sempre piuttosto calmi, gentili, lenti. Invece con Jungkook stava provando tutt'altro, immaginava tutt'altro.
Arrossì per i suoi pensieri, per la prima volta davvero troppo sconci, e poi tornò a guardare in viso il minore quando lo sentì mormorare un dolce "finito" con quell'adorabile sorriso sulle labbra.
Labbra che restò ad osservare per minuti interi, talmente con tanta intensità da farsi scoprire subito da Jungkook che, a sua volta, si sentì il corpo attraversare da un milione di brividi.
Quello sguardo carico di desiderio, su Taehyung, doveva essere qualcosa di altamente illegale. Eppure allo stesso tempo era così magnifico da non riuscire a staccare gli occhi da lui, al contrario, intrecciò le dita con quelle di Taehyung; la crema ancora fresca si spalmò nei palmi di entrambi e la mano libera di Taehyung trovò posto sul petto di Jungkook, stringendo quasi con timidezza la sua maglia per avvicinarlo a sé.
Jungkook aveva il cuore a mille, stava accadendo davvero? La gola si seccò del tutto, quando le loro fronti si scontrarono. Taehyung chiuse nell'immediato gli occhi, carico di aspettativa. Quasi tremava tra le braccia del minore a causa di tutto il desiderio che lo aveva travolto, e Jungkook sorrise, stringendo la sua mano libera sul fianco del maggiore per attirarlo più a sé.
Le loro labbra erano ormai a pochissimi millimetri di distanza, i loro respiri si mescolavano in un calore che apparteneva soltanto a loro due, e non appena riuscirono a sfiorarsi, la porta del bagno si aprì con forza, facendoli spaventare ed allontanare immediatamente.
<Ah, siete qui! Come sta andando, è successo qualcosa?>, Bogum era arrivato per controllare l'avanzamento dei lavori, ma nel vedere la tazza rotta per terra si era diretto in bagno, e poi il kit d'emergenza sul lavandino riuscì a dissipare i suoi dubbi.
Jungkook non sapeva come reagire, davvero. Aveva avuto l'opportunità di baciare il maggiore, e non c'era riuscito.
Ad esternare la sua frustrazione fu però Taehyung che, nonostante fosse diventato rossissimo in viso, iniziò quasi ad urlare contro l'ultimo arrivato.
<Cosa diamine ci fai qui?! Hai un tempismo terribile, oddio!>, e con un grugnito quasi disperato si diresse fuori dal bagno, spingendo Bogum con una spallata per farsi spazio.
Jungkook osservò la scena con la gioia che cresceva all'interno del suo petto ogni istante sempre di più.
"Voleva baciarmi, voleva baciarmi davvero", pensò senza smettere di sorridere, ricambiando poi lo sguardo con Bogum, che pareva davvero spiazzato.
<Cosa...cosa è successo?>, gli domandò, infatti, visibilmente confuso e dispiaciuto.
Jungkook in tutta risposta alzò le spalle, uscendo poi dal bagno anche lui, ancora con quel sorriso da vero idiota stampato in faccia.
---
LOL
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro